I CAVEDANI DEL VOLTURNO

Una meravigliosa domenica dei primi di Febbraio è stata testimone di una abbondante pescata di cavedani, teatro il tratto di Volturno dietro il campo sportivo a Capua (CE).
Mattinata fredda cielo terso e acqua eccezionalmente limpida e veloce, per questa uscita i pescatori erano veramente ben assortiti; capeggiati da Nicola Canzonieri (vincitore dell’eccellenza individuale 2010), Pino Santoro e George della società il Cavedano di Santa Maria C.V, poi il grande Umberto Di Tella e Gennaro Conte della società Lenza Club Brezza ed infine Emilio Lupicacci detto il barone dell’A.P.S Capua.
Quindi panieri posizionati e tutti intenti a preparare la pastura adatta alla pesca dei cavedani che in questo periodo al Volturno abboccano con estrema disinvoltura; quindi sfarinato per la maggior parte di colore rossiccio a base salata al formaggio con aggiunta di terra per appesantire il tutto. Bigattino incollato a tanta ghiaia, e qui dalle nostre parti ognuno ha il suo segreto per far venire bene l’incollato che poi durante la pescata diventerà realmente determinante.
Diciamo che di solito si incollano con la destrina all’inizio per poi asciugarli con la colla arabica durante l’arco della gara o della pescata in genere. La tecnica usata da tutti è stata la roubaisienne con lenze montate a vela con grammature variabili tra i 20, 25 e 30 grammi tarati quasi tutti con le ormai insostituibili sfere.
Dei sei impavidi pescatori nessuno aveva lo stesso galleggiante tutti a vela ma con fattezze e marche diverse. Dopo una decina di minuti dalla pasturazione si sono iniziate a vedere le prime ferrate e qualche cattura con cavedani veramente belli pieni zeppi di pastura e bigattini portati a guadino.
Emilio il barone, che agiva a valle di tutto il gruppetto, ha iniziato a dare spettacolo con una lenza specifica che a suo dire gli aveva già dato risultati eccezionali quindi andava sul sicuro, e prova né era il suo sorrisino beffardo ad ogni cattura.
Anche Umberto e Pino prendevano bene mentre George e Gennarino erano alle prese con degli attacchi sul fondo che disturbavano la pescata non poco con Nicola, primo a monte, che aveva l’ingrato compito di pasturare il doppio più degli altri.
Intanto sulle sponde si iniziava a formare un nugolo di spettatori sempre più numeroso (ovviamente tutti pescatori scoraggiati dal freddo) con i quali è iniziato un dialogo a distanza fatto di sfottò.
Ma si è anche sfiorato il dramma quando al Barone si è sganciata la lenza da un vetusto apicale (si dice che gli sia stato regalato da Barbetta nel 1992 all’indomani di una finale dei campionati italiani) e a nulla è servito il repentino inseguimento alla montatura che veniva trascinata via dalla corrente e che scompariva inesorabilmente tra i vortici della corrente del fiume.
Il barone provato dall’accaduto, visibilmente attapirato, ha comunque continuato la sua pescata ma con risultati assai più modesti…
Poi è arrivata una telefonata che ha fatto ridere tutti, pare che una cinquantina di colleghi pescatori recatisi sul lago di San Giorgio la Molara (BN) per una garetta tra amici purtroppo hanno dovuto desistere a causa del lago completamente ghiacciato (la scelta del Volturno stavolta aveva pagato).
Insomma il vecchio e caro Volturno, che in passato ha ospitato le più importanti manifestazioni agonistiche nazionali, ancora una volta anche in condizioni climatiche difficili ha saputo regalare una pescata copiosa ed anche tecnicamente difficile.
Grazie agli improvvisati attori ed arrivederci alla prossima avventura nel prossimo meraviglioso scenario sempre al sud Italia.

Per Match Fishing dalla Campania Clemente Carlino

foto di gruppo

nicola canzonieri ed enrico cittadini

una piombatura tipica da Volturno con acqua corrente

george nadyalkov

umberto di tella

canzonieri e cittadini

gennaro conte

pino santoro e geroge nadyalkov

umberto di tella , gennaro conte , emilio lupinacci

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