CAMPIONATO ITALIANO SOCIETA’: LA PAROLA A SANTONI E GABBA

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A margine della 2° prova del campionato italiano di società abbiamo intervistato alcuni protagonisti per conoscere le loro impressioni sulla gara effettuata sul canale Fiuma a Mandria di Boretto.

Al microfono abbiamo Andrea Santoni della squadra B della Polisportiva Oltrarno Colmic di Firenza.

Allora Andrea oggi sei stato protagonista di una bellissima pescata ce la vuoi raccontare?

Nella gara di ieri avevo notato che sottoriva c’erano delle belle breme e una pesca a carassi non capita benissimo, onestamente parlando.

Ieri fortunatamente sono uscite queste breme a cinque pezzi di canna mentre oggi per come si erano messe le cose nelle prime tre ore di gara ho aspettato a farla e ci sono andato solo nell’ultima mezz’ora, e infatti sono riuscito a prenderne solo una.
Però fortunatamente ad inizio gara ho agganciato una bella carpa con la canna inglese sui 4 chili che mi ha dato una grossa mano per vincere il settore ma ho preso anche qualche carassio.

Insomma pochi pesci a roubaisienne, pochi pesci all’inglese, ma io avevo in testa le breme visto la soddisfazione che mi avevano dato nella prima manche pescandole con la canna corta.

Devi sapere che qui in Fiuma le breme sono molto grosse da uno a due chili e in una pescata parca ti aiutano molto.

Per questa pesca alle breme hai usato un’impostazione a senso uni co oppure ne hai fatta una mista visto che ci sono anche molti carassi?

Si, io ho cercato una impostazione che mi permettesse di raccogliere tutto e quindi la pastura che ho preparato è stata un mix per  carassi e breme ovvero la WONDER BLACK e la MIRAGE ed ho fatto metà e metà.

Ho pasturato di continuo con caster e pastura morbida, e tre bigattini a mano per tutta la gara, poi ci buttavo una pallina sul galleggiante a rompere quando il galleggiante entrava in pesca.

Fouille e ver de vase?

Si al pronti via ho dato li sotto sponda tutto quello che avevo tenendone un pò da parte in caso di bisogno.

Tu conosci molto bene questo canale visto che sei della zona, questo è un canale, da quello che ho potuto vedere, molto difficile, e si presta a diverse tecniche di pesca, inglese fuori, bolognese al centro del canale, roubaisienne lunga e corta insomma una bella varietà di opportunità; qual’è secondo te la tecnica giusta per affrontare questo canale?

Guarda la tecnica giusta è quella che ti convince di più al momento, non c’è una tecnica a senso unico, certamente con la roubaisienne in situazioni normali si è più precisi ma anche l’inglese quando l’acqua è ferma lanciando attaccato alle cannelle può dare dei buoni risultati.

In un settore da venti come oggi, e con una pescosità così bassa tutte le tecniche diventano importanti perchè quando occorre raccattare qualche pesce qua e la bisogna provarle tutte.

Così si prendono due pesci fuori all’inglese, altri tre con la roubaisienne a 13 metri, e altri pesci sul finire di gara con la canna corta. Ecco questa è la mia interpretazione di pesca in questo canale.

Bene Andrea complimenti per questa vittoria, adesso vi aspetta il Fisserto tra 15 giorni e poi la finalissima di Ostellato e allora in bocca al lupo per il proseguio del vostro campionato.

Grazie e crepi il lupo.

E adesso abbiamo incontrato il campione della Lenza Emiliana Tubertini Ferruccio Gabba, un pescatore, se così si può dire, nato sulle rive della Fiuma e la perfetta conoscenza di questo canale ce l’ha dimostrata vincendo sia la prima che la seconda manche.

Una prestazione di grande rilievo la sua e quella della sua squadra che la vede subito in testa alla classifica di questo campionato italiano di società.

Allora Ferruccio una Fiuma senza segreti visto i piazzamenti che hai ottenuto in queste due gare. Ci speghi come nasce un successo?

Beh diciamo che nella pesca serve sempre anche un pizzico di fortuna, ieri sono partito male ma poi sono riuscito a tirare fuori dal cilindro dei bei pesci che mi hanno fatto vincere. Oggi abbiamo impostato la gara sulla base dell’esperienza che abbiamo avuto ieri con la differenza di avere usato molto più fouille non tralasciando comunque certe basi che servono per pescare in questo canale.

Qui bisogna stare sempre molto scarsi nella pasturazione perchè il pesce è molto diffidente, come si dice non bisogna uccidere il picchetto, e poi bisogna stare sempre con gli occhi aperti e cambiare spesso sia con l’inglese che con la roubaisienne perchè spesso quando si lascia una pescata si fa riposare il posto di pesca e magari poi ci si ritorna con il pesce che è tornato tranquillo e prendere qualche pesce che diversamente non si sarebbe preso.

Un canale difficile, come hai detto anche tu, ma una gara di quattro ore è molto lunga e ci possono essere diverse pesche, qual’è la tecnica che ti ha dato maggiore soddisfazione?

Guarda sono state due gare diverse tra loro, ieri non andavamo bene con la roubaisienne perchè sinceramente avevamo sbagliato qualcosina anche nella pasturazione e abbiamo risolto la gara sia io che Carraro che Prandi pescando con la canna inglese.

Però la pesca all’inglese l’abbiamo raddrizzata durante la gara perchè inizialmente l’avevamo inpostata molto vicino al canneto invece i pesci mangiavano più staccati.

La pasturazione prevedeva il lancio di palline di pastura dura con fouille dentro.

Oggi abbiamo raddrizzato il tiro sulla roubaisienne perchè ieri avevamo buttato poco fouille mentre oggi ne abbiamo dato di più, abbiamo fatto una terra molto più legante con la colla addirittura dentro la terra e anche nella pastura abbiamo messo della terra per renderla più legante e abbiamo messo in mezzo più fouille.

Oggi a livello di squadra siamo andati meno bene di ieri però l’abbiamo impostata paradossalmente meglio perchè abbiamo preso pesci sia all’inglese sia a roubaisienne.

Ho visto la classifica, siete già in fuga, con l’Oltrarno che vi insegue a poca distanza e mi ritorna in mente la cabala che vige in questo campionato che vuole “chi vince il trofeo di Eccellenza non vince il campionato italiano di società”, siete su questa strada?

Non dico cosa mi sto toccando… però diciamo che le cose sembra che stiano proprio così, infatti l’anno che abbiamo vinto il titolo italiano è stato l’unico anno che non abbiamo vinto l’Eccellenza.
Però diciamo che la strada è ancora molto lunga, siamo solo alle prime due prove ne abbiamo altre davanti e cercheremo al di la di tutto di fare bene fino alla fine.

Vedi con i settori da 15 nelle prossime due gare e con i coeficienti da 1,5 tutto può essere rimesso in discussione.

Comunque chi ben comincia è a metà dell’opera e allora in bocca al lupo per il proseguoi del vostro campionato.
Grazie a te Alessandro.

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