TROFEO SERIE A 5: 1° PROVA – IL RUGGITO DEI GRIZZLY HYDRA

La carovana dell’A5 riparte dal bacino di Celletti lago in provincia di Viterbo, inserito anche quest’anno nel calendario con la formula dell’esclusivo utilizzo del fouille e ver de vase.

Le premesse che hanno accompagnato la gara non erano delle migliori, la pesca rispetto allo scorso anno sembrava in netto in calo, le breme di taglia apparivano qui e la a macchia d’olio, mentre a galla poche e piccolissime blicchette stavano a testimoniare che almeno i pesci riescono a riprodursi.

Addirittura, nelle gare precedenti, dei grossi carassi di lontana memoria apparsi come fantasmi in tutta la loro timidezza, riescono a rubare la scena alle poche breme.

Il clima volubile, ancora caratterizzato da ondate di venti freschi, di certo non ha aiutato la pesca a decollare, ma alla fine la gara si è svolta regalando un minimo di regolarità in quasi tutti i settori.

Di certo, l’utilizzo del fouille, riesce a mettere in moto il pesciolame lasciando, almeno, qualche chance di difesa in quasi tutti i picchetti. La gara era a tecnica libera, ma la canna regina è stata la roubasienne.

Evidentemente, i test effettuati in precedenza hanno convinto tutti gli agonisti a non prendere in considerazione l’alternativa inglese, molte tre pezzi, infatti, sono rimaste chiuse appoggiate in terra tra le borse o appese come suppellettili sulle rastrelliere.

Una sola apparizione per la canna fissa in prima zona, dove Pizza riesce a sfruttarne l’efficacia, almeno nella prima parte di gara, approfittando della giornata poco ventosa.

Le scelte tecniche sono state diverse, in particolar modo per quel che concerne la distanza di pesca, anche se, soprattutto in prima zona e nei numeri alti della seconda zona, quasi tutti sono partiti con la pesca a galla con lenze molto leggere ed ami piccoli alla ricerca delle bricchette di peso medio intorno ai 30 gr..

Le variabili più accreditate sono state quella a fondo corta con da 4 a 7 pezzi di canna e quella a fondo a 13 mt..

Dopo la prima ora sono cominciate ad uscire catture interessanti sia di breme di taglia che anche di carassi nelle zone 3 e 4, convincendo i più ad abbandonare la peschetta per andare a tentare il pesce di taglia sul fondo.

Oltre a questi pesci, sono apparse anche molte carpe che sono state la variabile impazzita della gara rimanendo appese lenze ed elastici calibrati per la regina d’oltralpe, con conseguenti lunghe evoluzioni sui panchetti finite, il più delle volte, con esiti disastrosi.

Come nel caso dello sfortunato Cecchini che, oltre a perderne tre, rimane con tutta la canna in mano appeso ad un bestione per più di mezzora, che alla fine lo lascia con un palmo di naso quando ormai sembrava fatta.

Santori, invece, ha avuto la bravura e la fortuna di trovarla con la punta e l’eleastico giusto e non ha lasciato scampo alla regina che si è fatta tentare dal bel fiocco di ver de vase.

Incredibile la tranquillità del teramano, abituato da anni a palcoscenici importanti, che l’ha lavorata con la sola punta per un buon quarto d’ora inchiodandola ad un metro da riva senza tentare di salparla. Solo quando a capito che stava cedendo, con un guizzo l’ha aggallata e messa nel coppo, risolvendo così la sua gara nel modo migliore.

Classifica

 

Classifica

Alla fine, con un perentorio 9 frutto delle vittorie di Pochi e Dandini e dei piazzamenti di Ponziani e Bompadre, la spuntano i romani dei Grizzly Hydra, appena retrocessi, che mettono subito in chiaro la loro intenzione di tornare nel campionato d’eccellenza.

Dietro di loro ad una spanna, aiutati dai buoni picchetti in zona 3 e 4, i neo promossi abruzzesi del Free Time Fishing Maver con la squadra A mentre, il 18 della squadra B, conferma comunque la loro buona interpretazione del campo gara.

Il resto delle squadre piazzate, a partire dal PC Teramo Milo che chiude il podio appesantita da un 10, deve incassare un buco da parte di uno dei componenti della squadra, segno della oggettiva difficoltà di alcuni picchetti del lago.

I GGianty pagano lo scotto dell’esordio in un campionato impegnativo come lo zonale, i ragazzi di Ardenti, infatti, affondano con la squadra A e si salvano con la squadra B grazie all’ottimo secondo posto di De Luca in seconda zona.

Da Roma per Match Fishing, Andrea Romanelli

LA FORMAZIONE DEI GRIZZLY HYDRA VINCE LA PRIMA PROVA

Free Time Fishing Maver
P.C. Teramo Milo

 

1 ZONA

ANTICO

 

Campagnaro

 

Campagnaro

 

Campagnaro

 

Carpa

 

Cecchini

 

De Luca

 

Diamantini

 

Diamantini

 

Gargano

 

Greco
Laureti

 

Marziani

 

Orlazio e Andrea

 

Pochi

 

Ponziani

 

Santori

 

Vagnarelli Alberto

 

Vitorchiano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *