C.I.S. COLPO: dopo Umbertide, la parola ai protagonisti Sorti, Genovesi, Gelli, Bacci, Sebastiani e Falciani.

Archiviate ormai la quarta prova di Umbertide, vinta dai ragazzi dell’Albiatesi Maver con 10 punti e la quinta, annullata a causa della pericolosita’ del campo di gara e di cui in questo sito abbiamo parlato ampiamente, esponendo ognuno il proprio pensiero, è ora di “voltare pagina”.

Ora primeggiano in testa alla classifica provvisoria i forti ragazzi della Lenza Emiliana Tubertini con 37 penalita’, seguiti dai Campioni d’Italia in carica dell’Oltrarno Colmic con 50,5 e dall’Amo Sartarcangiolese Colmic con 51.

A pochissimo distacco troviamo a sorpresa i terribili toscani della Valdera Colmic,neo-promossi quest’anno, e la societa’ di Soresina: la Ravanelli Trabucco ,la quale ci ha abituato negli ultimi anni a belle rimonte,entrambe a 59 punti.

Siamo a meta’ campionato ed è ancora tutto in gioco!

Anche questa volta noi di Match Fishing,vi proponiamo l’interviste ad alcuni dei protagonisti della gara del Tevere,i quali gentilmente mi hanno svelato i “loro segreti” per vincere in questo campo di gara.

Natascia
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GIANLUIGI SORTI – RAVANELLI Trabucco

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Gigi, gara difficilissima quella di sabato ad Umbertide, specialmente nel tuo settore dove ci sono state poche catture?

Pochissime!!! Credo sia stato il settore meno pescoso della quarta zona e forse di tutto il tratto del campo di gara, persino di quello con l’acqua già sporca.

Comunque riesci a vincere con 2.645 kg.,tutti cavedani?

Si. Quattro cavedani di cui due vicini al kg e gli altri due di 3 etti l’uno.

In che settore ti trovavi e come mai hai scelto questa zona?

Ero al primo settore in zona “disabili”, il primo sotto la briglia al n. 3. Era la zona nuova in cui lo scorso anno, essendo in meno, nessuno aveva pescato. Mi sono offerto volontario per la comodità del tratto e perché i miei compagni gradivano ritornare nelle loro zone dello scorso anno.

Il giovedi’ delle prove, passando, ho notato che stavi preparando minuziosamente la pesca all’ inglese?

Giovedì è stato il mio primo giorno di prova sul campo ed ho preparato tutte le possibili soluzioni di pesca. Quella dell’inglese a tre quarti del fiume, dove arrivano i bigatti a fionda, poteva essere una delle possibili soluzioni per catturare qualche piccolo cavedanello nel  momento difficile della gara.

Che galleggianti hai montato per la pesca a “passare” e per quella “stoppata” sulla roba? Ci sveli anche gli ami che hai utilizzato ed i fili?

Per la pesca con i vermi ho utilizzato i mitici “SPINNAKER” da 2 e 3 gr. Per quella a passare i “SUPREME 10”. Nailon “XPS Power Plus” 0,121 con “TFK 16” per i vermi e nailon 0,72 e 0,84 con ami “Tef Tek 3320” del 23 e del 21 con i bigattini.

Ho visto che tanti garisti avevano scelto di pescare con i lombrichi ed altri con il classico bigattino,secondo te, quale tra i due inneschi ha reso di piu’? 

Credo che la maggior parte dei pescatori abbia utilizzato entrambi gli inneschi. I vermi nella parte iniziale della gara per insidiare i grossi cavedani presenti nel fiume e poi i bigattini, soprattutto quello rosso tanto amato da sempre dai cavedani.

La cosa che ti piace di piu’ di questo campo di gara?

Umbertide ed il suo Tevere hanno un fascino speciale. Una pesca unica in Italia, che non esiste in nessun’altra parte. E’ un po’ come il Mincio a Peschiera del Garda, ci sono solo pesci che non esistono più in nessun altro campo di gara.

C’è un po’ di rammarico per non aver potuto svolgere la gara  della domenica? 

Peccato veramente!!! Il tempo non ci ha aiutato e l’acqua sporca ha guastato la festa. Probabilmente la gara avrebbe potuto essere svolta, ma sicuramente l’esito della pescosità non avrebbe reso onore a questo campo meraviglioso. Noi pescatori siamo quelli che hanno avuto la peggio, dopo giorni di prove con notevoli sacrifici economici non abbiamo potuto effettuare la V prova. La decisione presa non è stata facile e avrebbe sempre scontentato qualcuno ma va accettata. Al raduno non ho sentito o visto nessuno esprimere la propria opinione, soprattutto prima della decisione finale. In queste situazioni forse qualcuno  dovrebbe esprimerle, in modo civile, prima di criticare sul web le decisioni prese.

Grazie mille ed un grosso in bocca al lupo per il proseguimento del campionato a te ed a tutta la Ravanelli

 

MARCO GENOVESI – A.d.p.s. LE GROANE Maver

Genovesi con un bel barbo

Marco, bellissimo barbo quello che hai catturato sabato e che ti ha portato alla vittoria del tuo settore, con un totale di 5.050 kg.?
In effetti un pesce determinante che mi ha fatto sudare non poco per portarlo a guadino. Un barbo di questa dimensione, era circa 2.6 kg., in gara non lo avevo mai preso.

Come lo hai catturato e che attrezzatura avevi in uso in quel momento?
Ero ancora nella fase iniziale della gara e stavo pescando con una lenza con galleggiante a vela “ Flash” da 1 gr., passando lento sulla pasturazione iniziale. Elastico cavo “ Dual Core Pro” da 1,8 mm., terminale “SLR” 0.12 e amo “KM10” del 14.

A parte questo barbo quanti cavedani avevi gia’ preso?
Questo pesce è stato il secondo che ho catturato. Avevo già in nassa un cavedano da circa 800 gr.

Hai effettuato la classica pescata con la fionda a passare?
In verità ti dico che avevo deciso di fare una pesca classica con lenze leggere, variando molto la linea di pesca per andare a filo lungo quasi subito, ma visto il colore dell’acqua che si stava velando mi è venuto di partire a vela ,su 6-8 palle di terra con vermi e caster, e due palle di incollato. Dopo solo 1 minuto ho sbagliato una mangiata e questo mi ha dato fiducia per cercare la seconda che è arrivata poco dopo. Quando sono andato fuori con la lenza leggera, ho sbagliato alcune fulminate, ma ho preso solo un cavedanello all’inglese, per poi prendere un altro bel pesce e slamarne altri due a vela. In totale ho preso sette pesci.

Quante punte avevi preparato e che galleggianti avevi montato?
In totale ho aperto dieci kit: due vela “Flash” da 1 e 3 gr. realizzate con il “Genesis” dello 0.16, due lenze per pescare non troppo appoggiato da 0,30 e 0,50 e,due con più filo e più appoggio da 0,40 e 0,60 tutte con galleggiante “Star”, che è un nuovo modello studiato per queste pesche. Quattro kit a filo lungo da 0,75-1-1,5-2gr. Tutte queste lenze le ho realizzate con il filo “SLR” del 0.09, terminali del 0.08 e 0.07 sempre “SLR” con ami “ KM11” numero 23 e 25.

Nelle quattro ore di gara le abboccate erano costanti o sei stato costretto a cambiare continuamente pescata?
Devo riconoscere con onestà che sono stato molto fortunato, dopo i primi due pesci la mia gara è stata tutta in discesa, questo mi ha consentito di rimanere in pesca con il vela per molto più tempo di quanto non mi fossi prefissato, catturando altri tre pesci che mi hanno messo al sicuro il risultato.

C’e’ chi ha trovato la vittoria grazie all’utilizzo dei vermi, e tu?
Si, anch’io sono uno di quelli che ho trovato i pesci importanti a verme.

La difficolta’ del Tevere di Umbertide?
Questo campo gara è molto affascinante, i pesci sono difficili da prendere, va letto il fiume, non tutti i picchetti sono uguali. Le difficoltà maggiori per me, e questo è soggettivo, sono la difficoltà nel presentare l’esca perché questi pesci mangiano solo come vogliono loro, e la conoscenza del fiume per sfruttare al meglio il picchetto in cui si capita.

Mille grazie ed in bocca al lupo per le prossime gare.
Grazie mille e crepi il lupo. Un saluto a tutti voi di Match Fishing.

ANDREA GELLI – A.s.d. L.P.VALDERA L. PONTEDERESE Colmic

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Andrea, ritorni a casa con un altro primo di settore ad Umbertide, nonostante la quinta prova annullata ed un po’ di delusione, comunque sei soddisfatto?
Mi dispiace per questa quinta prova che è stata annullata ,peccato che il tempo non ci ha dato una mano, nonostante siamo a metà luglio. Della prova del sabato sono contento , finiamo la gara con 14 penalità ,posso solo che essere contentissimo !

Hai portato alla pesa 5.760 kg, ma erano tutti cavedani?
No, quasi tutti cavedani , nel mezzo c’era un bellissimo carassio da mezzo kg .

Per la precisione in che zona eri?
Ero in terza zona , nell’ultimo settore , al picchettò 9 , davanti al campo sportivo . Nonostante che le zone fossero attaccate , un buon picchetto .

La tua societa’ Valdera è sponsorizzata Colmic, che prodotti avete utilizzato di questo marchio nella “costruzione” delle varie lenze?
Per i galleggianti abbiamo usato i “Carpina” e per pescare con le vele abbiamo usato i “Navy” . Lenze fatte con il 10 ed il 14 del “X5000”, finale del 0,8 e del 0,11 del “Mimetix”, amo del “WB400” dal 21 al 25 e del “145 Hajabusa” ,elastici cavi COLMIC del 1,2- 1,5 e 2,1.

Avevi anche preparato bene la pescata all’inglese?
Certamente, perché una gara di 4 ore dove la pescosità a ruba dopo un paio di ore poteva calare , con l’inglese si riusciva e vedere delle mangiate più franche , continuando a prendere del pesce .

Ora pero’ sono curiosa di sapere come si è svolta tutta la tua gara?
Sono partito a vela con i vermi ,curando molto attentamente la pasturazione,avendo un picchetto che me lo permetteva. Dopo due ore di gara ,sempre sotto punta, con una banda di un metro e mezzo, sono passato ad un galleggiante di 4×14 appoggiando poco, e l’ultima ora ho finito la gara con una banda di tre metri con un galleggiante da 0,75 ,appoggiando sempre poco e finendo con un pesce in canna

Tu credevi nella pesca con i lombrichi o con il classico bigattino?
Ho dato importanza a tutti e due. La pesca con il lombrico, con un buon picchetto poteva durare da mezz’ora a due ore circa, dopo sicuramente il bigatto era di regola .

Con i tuoi soci chiudete a 14 penalita’ e siete li’ tra le prime squadre,ma dove volete arrivare quest’anno?
Sicuramente, essendo il primo anno la salvezza e’ la prima aspirazione, dato che in questo campionato se ne salvano davvero molto poche . Per quanto riguarda la voglia e la passione e tutto quello che comprende l’aver creato un groppo forte e affiato, se i risultati arrivano, più sono e meglio è . Comunque sono contento che riusciamo a stare attaccati alle grandi,e’ già una soddisfazione !!! Forza e coraggio e vediamo dove arriviamo !

Grazie mille.
Grazie a te !

GINO BACCI – A.s.d. CASTELMAGGIORE Maver

 

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Sabato Gino, hai fatto una grande gara vincendo il settore con 6.280 kg, ma tutti cavedani?
Si, ho pescato solo cavedani.

Di preciso in che zona e settore ti trovavi?
Ho gareggiato nel primo settore della terza zona, picchetto A2.

Di solito Umbertide è un campo di gara a te congeniale?
Il Tevere di Umbertide mi è sempre piaciuto molto, ed ho sempre ottenuto dei buoni risultati.

Quali dei tuoi tanti galleggianti hai utilizzato in questa occasione ed in che grammature?
Per la pesca con i vermi ho usato il galleggiante “Apache”, prima da 6 gr. e poi da 2 gr.
Mentre invece per la pesca con i bigattini ho usato il “Lago” (quello a pera rovesciata),da 0.50 gr. a 2 gr. ed il gallegginate “Luna” (goccia classico) da 0.20 a 0.50 gr.

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Tu avevi puntato molto sulla pesca con il verme e sei stato ripagato?
A dire la verita’, sulla pesca con i vermi, non ci avevo puntato piu’ di tanto, perche’ nelle prove avevo visto che non durava molto a lungo (circa mezz’ora).
Invece sabato mi sono dovuto ricredere, alla fine questo tipo di pesca l’ho fatta per circa due ore,mettendo in nassa quattro cavedani che passavano il chilo di peso.
Dopo sono uscito, prima con la bolognese,poi con l’inglese,catturando altri quattro pesci.

Sei stato daccordo nel non aver disputato la gara 2 della domenica, con l’acqua cosi’ sporca soprattutto in carpina alta?
Non mi pronuncio sulla sospensione della gara di domenica, sono cose che vengono decise dal giudice di gara, io vado in gara perche’ è uno sport che amo e mi diverte, quindi se la gara non fosse stata sospesa avrei pescato volentieri.
Vorra’ dire che ci rivedremo a Spinadesco!

Ancora complimenti e grazie per la disponibilità.
Grazie per l’intervista.

ROBERTO SEBASTIANI- P.C TERAMO Milo

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Roberto,sabato ti trovavi nell’ultimo settore del Tevere al n° 10 e riesci a vincere con 4.810 kg., una pescata a cavedani oppure in nassa hai messo anche qualche carpa o barbo?
Ho vinto il settore pescando a cavedani ad eccezione di 2 carassi da 150 gr .

Quali sono le difficolta’ che hai trovato nel gareggiare in questo tratto di fiume?
Sapevamo che la quarta zona sarebbe stata un tratto di fiume molto più difficile da interpretare, visto che avevamo due settori sopra alla briglia ed altri tre sotto, chiamata “disabili”. A dire il vero ho dovuto preparare diverse canne all’ inglese,bolognesi e 14 punte !!!!

Avere un buon picchetto è fondamentale, ma anche prendere i pesci lo è, e spesso non si vince solo grazie al primo fattore?
Certo un buon picchetto non guasta mai, tanto che i miei compagni mi dicono:”un primo è sicuro!”. Non è proprio così, a metà della gara non ero( credo) nemmeno nei cinque ,ho avuto a che fare con dei barbi enormi ed a dire il vero un buon filo del 14 non è stato sufficiente per poterne cavare uno. A quel punto dovevo cambiare tipo di pesca :dalla vela al galleggiante leggero per insidiare i cavedani,avendo due ore sapevo che potevo recuperare considerando il picchetto, ma è anche vero che nel nostro detto si dice” i pesci bisogna metterli in nassa!!!!!”.

Ora pero’ devi svelarci come hai preparato questa gara importante:dalle lenze, ai galleggianti ed anche i fili utilizzati del tuo sponsor Milo?
Avevo tre tipologie di lenze: la prima filo madre lenza del 14 del “ Kreepton” con galleggiante a vela “Heart” da 1 a 4 grammi,partendo con dei pallini del 12 a salire verso il bulk, aumentando di 4 in 4 le misure dei pallini, tutto su 60 cm.; la seconda tipologia di lenza l’avevo preparata su del 10 filo sempre “Kreepton”,per la pesca a filo lungo dal 4×14 a 1 gr., con galleggianti “Steefy”, filo passante ed antenna cava, partendo con pallini del 13 a salire verso il bulk di 7 in 7 ,sempre aumentando le misure dei pallini su 60 cm.; la terza tipologia di lenza era del filo diretto del 7.4 “Kreepton Toray”, da 4×10 a 4×14, pallini tutti del 13 , su 45 cm. Per quanto riguarda gli ami ho deciso di pescare con il “ Koi” serie 1113 dal 21 al 27, a secondo delle necessità, un amo veramente eccezionale per Umbertide: il 21 per pescare con il mais, il 23 per l’ inglese e per il bigatto i numeri 25-27.

Che tipo di pasturazione iniziale hai fatto?
Con la roubaisienne ho effettuato la pasturazione iniziale con tre scodellate di canapa , due di caster e tre di bigattino incollato .

Come sei partito al “pronti , via” della gara?
Sono partito con un galleggiante a vela di 1 grammo e come innesco un bigattone, alternando anche con due caster ,sapevo che le alborelle mi rendevano la vita difficile .

E nelle ore successive, sei passato a pescare con lenze piu’ leggere?
La prima ora e mezza, ho preso tre cavedani ed un carassio, strappando sei pesci che a mio parere erano barbi,poi ho girato la gara pescando a passare 4×18-4×16-4×14, mano a mano che finiva la gara tutto a bigattini a fionda.

Hai optato per la pesca con i vermi oppure solo bigattini?
Nella zona dei “disabili” abbiamo deciso di non usare il verme, sapendo che nei giorni antecedenti non avevamo riscontrato il bisogno,anche se nelle altre zone sono stati determinanti.

Anche a squadra con il tuo club il P.C.Teramo, siete andati molto bene, chiudete con 15 penalita’ e siete settimi in classifica generale?
Ora ci godiamo questa settima posizione, che a mio avviso fa’ onore ad una società del centro! E cosa dire, abbiamo un meraviglioso gruppo che stà crescendo e stiamo facendo del tutto per portalo sempre più in alto, dando credibilità ai giovani !

Bene, ti ringrazio e faccio i complimenti a te ed ai tuoi ragazzi, buona fortuna per le prossime prove.
Forza PC TERAMO MILO!!!!!!!!!!!! Ed infine ringrazio Milo e Roberta, i miei datori di lavoro da venticinque anni !!!Che mi hanno dato questa opportunità di potermi togliere qualche soddisfazione……Ciao a tutti!!!!!

STEFANO FALCIANI – A.s.d. APO La peche Preston

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Quanta soddisfazione c’è dietro a questa bella vittoria di settore, ottenuta sabato ad Umbertide con 5.200 kg.?
Davvero tanta, soprattutto perché ottenuta in un campo gara al quale sono molto affezionato. Poi sul Tevere ci sono da pescare i cavedani che sono dei pesci che noi fiorentini abbiamo nel DNA. Non ti nascondo, che quando pesco ad Umbertide ,ripenso all’Arno di non tanto tempo fa’ e mi prende una grande malinconia.

In che zona eri?
In seconda. Carpina bassa, picchetto 4 del settore B, cinque picchetti sotto l’alberone.

Ci vuoi raccontare le tue quattro ore di gara?
La maggior parte dei pesci sono venuti fuori nelle prime due ore e mezzo di gara. Come tutti avevo fatto il fondo a terra e vermi ,ma non avevo tralasciato i bigatti in colla e la fionda. Magozzi alla mia sinistra è stato il primo a mettere in nassa un bel pesce. Io ho visto subito un paio di rifiuti e solo dopo un po’ di aggiustamenti ho cominciato a vedere le prime vere mangiate. Non grandi affondate ma delicate e flebili tocche. Ho catturato con una discreta continuità e con il peso dei pesci che via via, che la gara andava avanti è aumentato. Chiudo la serie con un cavedano da oltre un kilo. Poi sotto la punta, i pesci hanno chiuso la bocca e da li’ in avanti ho provato in vari modi ma nulla è cambiato.

Ora però ci devi anche svelare tutta l’attrezzatura che avevi preparato per Umbertide?
Hai un’ora di tempo a disposizione? Sto scherzando. Senti Natascia ,le cose sono quelle che preparano un po’ tutti. Madri lenza molto sottili. Grammature a passare sotto-punta da 0,10 a 0,30. Lenze per pescare a galla. Bandiere lunghe dai 5 ai 7 pezzi. Velette più o meno armate per la pesca sulla roba. Inglesine con piombature più o meno morbide. Punte per pescare sotto. Un po’ di tutto insomma.

Durante i giorni di prova, avevi ben chiaro cosa fare nella gara?
No, assolutamente. Ovviamente avevo preparato tutte le tecniche ed un paio, pensavo e credevo, fossero quelle vincenti ma, quando si ha a che fare con dei pesci come i cavedani in un campo così poliedrico, ci si deve aspettare di tutto.

Hai avuto mai un momento di difficoltà?
Nell’ora finale mi avevano detto che ero in testa ed avevo paura che venisse fuori un grosso pesce. Una carpa o magari un grosso barbo come quello che ha fumato lo 0,20 diretto al mio compagno di squadra Lori, nel primo settore della “Carpina alta”.

Che catture hai fatto?
Una decina di cavedani. Un etto e mezzo il più piccolo, un chilo e mezzo il più grosso.

Ti è dispiaciuto non poter effettuare la seconda prova la domenica a causa dell’annullamento della competizione per impraticabilità del campo di gara, soprattutto in carpina alta?
Ci sono rimasto di sasso, perché le condizioni delle sponde erano tali e quali, se non migliori di quelle del sabato. Sai Natascia, quando ti viene comunicato che: “Noi non ci sentiamo di prenderci la responsabilità e quindi la gara è annullata”, c’è poco da fare e da dire. C’è una commissione composta dai rappresentanti delle più blasonate compagini che decide e Loro .. non se la sono sentita. Diciamolo senza ipocrisia: non se la sono sentita di pescare in un fiume velato o torbido, visto che gli era andata bene il giorno prima. Su questo mi viene da fare qualche piccola considerazione. Primo: che l’elemento fortuna nella pesca c’è sempre stato e sarebbe giusto che rimanesse anche per dare una minima chances a chi solitamente non arriva al piazzamento. Secondo: sottostare ai veti minacciosi delle società e di conseguenza degli sponsor, alla lunga svuota di valori etici tutto il campionato. Terzo: le piazzole sulle sponde del Tevere erano di gran lunga più sicure degli irti, spigolosi e viscidi sassi sui quali posizionare le pedane ad Adria. Li’ davvero si rischia tutte le volte una gamba o l’osso del collo, ma nessuno dei dirigenti federali o della famigerata commissione ha mai fatto problemi. Quarto: persone come Sandro Zucchini dovrebbero essere valorizzate e tenute in massima considerazione dalla Federazione e non umiliate come è stato fatto nell’ultimo weekend. Quinto: ho l’impressione che i dirigenti federali siano come tanti “Don Abbondio”, vasi di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro. In un astruso e paradossale meccanismo ideato da Loro cercano di districarsi fra i veti incrociati delle aziende del settore. Persone magari capaci, che però così come operano non asservite più al movimento ma ad una ristretta cerchia di persone. Infine credo che se la gara del Tevere verrà recuperata, come sembra, in un canale ,il C.I.S. ,più che un Campionato Italiano di pesca al Colpo in acque interne diventerà, al pari del Campionato Italiano alla Carpa, un Campionato Italiano in canale alla Breme. Il tutto alla faccia di quelli che credono, o vogliono farci credere, che un weekend alla Breme costi molto meno di una gara singola a bigatti. Io non ho l’anello al naso…a intenditor poche parole.
Grazie mille ed ancora complimenti.

Falciani2

Falciani3

CIS

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