ITALIANO MASTER: VINCE IL TRICOLORE MAGISTRI GIOVANNI

E’ stata una Fiuma davvero difficile quella che si sono trovati ad affrontare i 50 finalisti di questo campionato italiano Master 2014.

Difficile per diversi motivi, su tutti la pescosità che è stata sufficiente ma non elevatissima e quindi ha costretto gli agonisti ad utilizzare ogni astuzia conosciuta per riuscire a catturare questi pesci.

E di astuzie ne hanno messe in campo davvero tante visto che (e questa è l’altra grossa difficoltà) stiamo parlando di agonisti che non hanno la benché minima intenzione di appendere le canne al chiodo e che possono vantare grandissima esperienza.

Per affrontare questo campionato era necessario affrontare pescatori di livello assoluto, su tutti i nostri nazionali Master capaci di portare a casa cinque medaglie (di cui tre d’oro) nelle ultime cinque edizioni dei campionati del mondo.

Queste difficoltà sembrano non aver spaventato per nulla Gianpiero Magistri della Con. Pe. di Verb. Shimano, capace di partire alla grande in questo campionato e di difendere le posizioni di testa fino alla fine.

Campionato Italiano Master 2014

E dopo un campionato disputato da assoluto protagonista è giusto sentire le impressioni ed emozioni:

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Gianpiero, quattro prove difficili dove hai dovuto affrontare agonisti di fama nazionale ed internazionale, immagino che stare davanti a tutti sia una grande emozione e soddisfazione…

Certo, soddisfazione grandissima, vincere il campionato italiano credo che sia un po’ il sogno di tutti. Sono tanti anni che pesco ed arrivare a questo titolo è sempre stato il mio obiettivo primario. La soddisfazione è immensa proprio perché ho affrontato pescatori pluricampioni del mondo, un livello assolutamente al top e questo, insieme al fatto di essere stato davanti sin dalle prime battute, dà ancora maggiore soddisfazione.  Due primi e due secondi, un percorso quasi netto, meglio di così non poteva andare.

Un primo ed un secondo in un canale difficile, passiamo alla parte tecnica…

I carassi erano davvero difficili e in più c’erano delle carpette frutto di una recente semina che non erano distribuite in modo omogeneo. Era davvero importante riuscire a mettere in nassa qualcuna di queste carpe perché al peso finale facevano la differenza. Ieri ne ho presa una sui sette etti e un paio sui due etti, oggi ne ho prese due da circa quattro etti l’una, con pesi relativamente bassi capisci che oltre ai carassi dovevi puntare a prendere qualche carpa per arrivare davanti agli altri.

Quindi la chiave di volta?

Aumentare la quantità di bigattini incollati per invogliare le carpe ad entrare senza però esagerare per evitare di imballare i carassi. Credo che sia stata questa la chiave per riuscire a vincere.

Beh che dire, non ci resta che farti tanti complimenti per questo titolo davvero meritato…

Grazie mille.

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