SIGNORE E SIGNORI… GORAN RADOVIC: IL RE DEI BARBI !

Si è da poco concluso il mondiale per nazioni di pesca al colpo in Croazia che, come ben saprete, ha visto gli agonisti gareggiare in un canale davvero difficile alla ricerca soprattutto grossi barbi.

A livello individuale il campione è stato Goran “Gica” Radovic, atleta serbo che ha stupito tutti per la facilità con la quale si muoveva in mezzo a condizioni tanto estreme.

In tutte le sue competizioni utilizza solo prodotti Trabucco e grazie ai materiali della famosa ditta italiana è riuscito a vincere l’oro individuale.

Siamo riusciti a contattarlo e gli abbiamo fatto qualche domanda…

Goran, una lunga carriera calcando i campi gara di tutto il mondo e dopo tanti successi questo campionato del mondo davvero difficile che i vede conquistare il bronzo con la tua squadra ed uno strepitoso oro individuale, immagino una grande emozione…
Da bambino avevo un sogno, ed era quello di diventare il miglior pescatore al mondo. Oggi quel sogno si è avverato, ed io sono molto felice per questo.

Quando ti sei reso conto che tu e la tua squadra avevate la possibilità di fare davvero bene?
Tutti i miei compagni di squadra sono abituati a pescare in questi grandi fiumi a corrente impetuosa, e noi sapevamo che questo era perfetto per noi. Già durante le sessioni di prova il livello dell’acqua saliva costantemente, e noi ci adattavamo rapidamente alle nuove condizioni.

Come hai pescato? quale è stata secondo te la chiave di volta per arrivare a questo successo?
Nella prima ora ho pescato i Vimba (ciprinidi simili a savette), innescando 3 bigattini bianchi e 3 ver de vase; la mia pasturazione è stata costante, perché ogni 7-8 minuti ho introdotto 2 palle di pastura al formaggio (Trabucco XP3000 Fiume con aggiunta di terra XP3000 River Leam e ghiaia, oltre al fouillis) della taglia di un uovo, più una palla di bigattini incollati con molta ghiaia.
Nelle tre ore successive ho messo da parte il fouillis e mi sono concentrato sui Barbi, pasturando sempre ogni 7-8 minuti, ma le mie 3 palle – in quella seconda fase – erano tutte di bigattini incollati con ghiaia. L’innesco era privo di ver de vase, essendo costituito soltanto da 5-6 bigattini bianchi. Dopo tutto, gli amici mi chiamano “L’uomo dei Barbi” e io so quanto il bigattino sia gradito ai pesci di fiume!

Che prodotti hai usato? Quali caratteristiche hanno questi prodotti che li rendono ideali per queste condizioni di pesca?

Ho utilizzato una robustissima canna Trabucco Match Carp GNT715, le vele Spinnaker di Trabucco nelle misure di 40 e 50 grammi, diversi fili Trabucco, gli elastici XPS di Trabucco e gli ami Pro Sword Serie 110 (misura 8). Quella è stata la combinazione vincente: qualità e affidabilità!

Riguardo agli ami, ho dato la preferenza alla sagoma della Serie 110 perché la sua punta ad artiglio è meno esposta alle abrasioni, rispetto ad una punta diritta, quando l’innesco è destinato ad urtare continuamente gli ostacoli sul fondo. Nelle sessioni di prova ho colto l’occasione per testare alcune varianti sullo stesso tema, ami molto robusti ma con una pronunciata affilatura, perché – nonostante la pesca potesse apparire tutto sommato rude – il bigattino doveva comunque essere innescato con cura per non ledere la sua vitalità. Ami fantastici che Trabucco presenterà prossimamente, ma che per il momento devono restare coperti dal segreto professionale. Il mio lavoro è anche questo!

Sono stato dietro di te e la tua vela sembrava pescare diversamente da quelle dei tuoi avversari, correva più lentamente e meglio, quale è il segreto per farla lavorare così?
Innanzitutto, ho dedicato molto tempo ad individuare la distanza giusta di pesca, osservando attentamente le onde causate dal flusso d’acqua. La distanza poteva variare da picchetto a picchetto, e la scelta era veramente cruciale agli effetti delle catture di pesci importanti. Nessuna scelta a tavolino, ma un mix di esperienza, di sensazioni e di obiettive valutazioni. Poi sono passato alla delicata operazione del sondaggio, che ho condotto con un piccolo galleggiante e una sonda di 100 grammi. Questa è stata la chiave del successo, e ho notato che gli avversari non facevano altrettanto.

 

Quale è stata la geometria delle tue lenze?
Ovviamente, sapevo che per affrontare i Barbi avrei dovuto impiegare fili molto robusti, e così mi sono affidato al Trabucco T-Force Super Cast dello 0,25 per le madri lenza e al Trabucco XPS Power Plus dello 0,25 per i terminali: stesso diametro, ma differente elasticità; identica e importantissima la resistenza allo sfregamento con il fondo. Per chiarezza allego lo schema della montatura perché credo che agli agonisti che seguono il vostro sito faccia piacere conoscere dettagli che spesso vengono taciuti.
In una giungla di incagli e di molluschi che aggredivano le lenze, i miei fili hanno resistito a meraviglia, grazie alla protezione superficiale contro l’abrasione, uno speciale procedimento produttivo giapponese che contraddistingue gran parte della gamma Trabucco.

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Ed ora passiamo a qualche  domanda un po’ più personale… quanti anni hai e che lavoro fai?
Ho 44 anni e produco accessori per la pesca, come galleggianti e pasture. Mi occupo di distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di attrezzature per la pesca e bigattini nell’ambito di un’azienda che rappresenta il marchio Trabucco per il territorio della Serbia.

A che età hai cominciato a pescare?
Ho iniziato all’età di 5 anni, e ho preso parte alla prima gara a 14 anni.

Cosa rappresenta per te la pesca nella vita?
La pesca è tutto per me; ogni settimana vado a pesca almeno 3 o 4 giorni.

Conosci l’Italia?
Sono stato diverse volte in Italia, per lavoro e per le competizioni internazionali.

Il tuo piatto preferito?
Il mio piatto preferito è la pizza, anche se in generale preferisco la cucina Serba.

Oltre alla pesca segui anche altri sport?
Seguo altri sport oltre alla pesca; in particolare il basket.

Esiste nella pesca un campione al quale ti ispiri o che comunque consideri in qualche modo “un idolo”?
Certamente Roberto Trabucco è stato per me un grande punto di riferimento, un agonista che ha saputo eccellere nelle tecniche più raffinate, senza mai dimenticare le sue origini di pescatore sul fiume, che sa usare le maniere forti quando le condizioni dell’acqua le rendono necessarie, proprio come è successo qui in questo Mondiale.

Grazie mille Goran, ti facciamo davvero tanti complimenti perché hai davvero meritato questa vittoria e il numeroso pubblico che hai avuto alle spalle dimostra che sei stato davvero un esempio e ha dato letteralmente spettacolo… ci vediamo al prossimo mondiale…
Grazie per il vostro interessamento e per i complimenti. Arrivederci al Mondiale 2015 in Slovenia!