ASSEMBLEA DEGLI AGONISTI IN FIERA A FORLI’

Come previsto sabato 29 novembre si è svolta l’assemblea degli agonisti in occasione del Caccia & Country alla fiera di Forlì.

Puntuali alle 17 si sono presentati numerosi agonisti pronti a chiedere delucidazioni ed offrire proposte ai vertici federali, presenti per l’occasione nell’intento di offrire tutte le risposte ai numerosi quesiti che spesso si leggono nei commenti di questo sito oppure si vociferano nei negozi di pesca.

La discussione è stata a tratti anche aspra ma questo è proprio il bello di questi incontri, si possono affrontare anche argomenti scomodi ed avere un confronto diretto con chi prende le decisioni e chiedere il motivo di certe prese di posizione.

La discussione è cominciata alle 17 e si è protratta fino oltre le 19 quando la direzione della fiera ci ha bonariamente “cacciato” fuori dalla sala riunioni.

Gli argomenti trattati sono stati diversi ed è davvero impossibile ricordarli tutti, qui di seguito proverò a farne un breve riassunto sapendo che sicuramente qualcosa verrà dimenticato e per questo invito chi ha partecipato a ricordare nei commenti eventuali mie dimenticanze.

Tra gli argomenti trattati il discorso sponsor/federazione che anche nei commenti a volte ha generato momenti di discussione. E’ stato contestato che questo meccanismo porterebbe in qualche modo ad una sudditanza nei confronti degli atleti che rappresentano tali sponsor e che comunque potrebbe non essere apprezzato il fatto di dover “nastrare” , o meglio, coprire i marchi non sponsor durante le competizioni della nazionale. La Federazione nella persona di Maurizio Natucci ha risposto che la selezione degli atleti viene fatta dai commissari tecnici e non è in nessun modo influenzata dai vertici federali che non intervengono nelle decisioni del CT. Per quanto riguarda invece le “aziende sponsor” viene pubblicato un bando pubblico e qualsiasi azienda può diventare sponsor della nazionale italiana, un po’ come avviene in tutti gli sport.

E’ stata inoltre affrontata la questione nazionali giovanili dove a detta di alcuni presenti le scelte tecniche finirebbero col penalizzare alcuni giovani atleti ed è stato chiesto se non fosse possibile attenersi esclusivamente a quelli che sono i risultati della classifica. E’ stato risposto che per contenere i costi ed evitare impegni troppo gravosi per ragazzi così giovani la Federazione ha deciso di fare un club azzurro articolato su un numero ridotto di prove per poi affinare le scelte durante gli stages dove la federazione copre i costi delle esche ed i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi e crescere sotto la supervisione del commissario tecnico che alla fine sceglie quelli che ritiene migliori anche in funzione del campo gara dove si andranno ad affrontare i mondiali.

Una proposta interessante è arrivata da un pescatore ovvero la divisione di alcuni campi gara in zone fouilles e zone “no fouilles”. Siccome in molti sostengono che la domenica successiva ad una gara a fouilles un campionato minore dove l’utilizzodelle larvette rosse sia proibito rischia di avere un grosso calo della pescosità si è proposto di riservare alcune zone dedicate a queste esche ed altre dove l’utilizzo delle stesse sia interdetto. Da parte della Federazione la proposta è stata accolta e sicuramente ne verrà valutata la fattibilità anche sulla base delle leggi alle quali la Federazione stessa si deve attenere.

A proposito di leggi è stata bocciata la proposta di un agonista che per contenere i costi aveva richiesto di proibire l’accesso al campo gara nei giorni antecedenti le prove ufficiali. A parte le Vallette di Ostellato dove vige una particolare convenzione con la Fipsas nelle regioni Toscana ed Emilia Romagna alcune leggi regionali non permettono in nessun modo di poter impedire di pescare in determinati corsi d’acqua se non durante le gare quando ne viene concesso l’uso alla Federazione (spero di non aver detto inesattezze perché purtroppo questi dettagli burocratici mi sono particolarmente indigesti). Purtroppo in Italia la burocrazia esiste ed anche la Fipsas spesso si trova a doverla affrontare accettando a malincuore quello che viene dettato per legge.

Sono state anche proposte nuove formule per i campionati di vertice come ad esempio un ritorno ai gironi di eccellenza o ai trofei di serie A con successive semifinali e finali. Questa soluzione affascina qualcuno ma a qualcun altro non piace poiché rischia di lasciare troppi spazi ad eventuali componenti di fortuna rischiando di non rispecchiare pienamente i valori in campo.

Si è anche affrontato il discorso rinvii che ha riguardato alcune gare di questa stagione 2014 particolarmente cattiva dal punto di vista climatico. Regolamento alla mano la Federazione ha dimostrato di aver agito nel rispetto dei regolamenti stessi, ovviamente di fronte a queste scelte ci sono sempre pescatori contenti ed altri che invece non condividono le decisioni prese. Da parte della Federazione è stata ribadito con forza il concetto che queste scelte vengono prese negli interessi degli agonisti anche se purtroppo a volte non si riesce ad accontentare tutti e si finisce con lo scontentare qualcuno.

Sono state fatte anche domande di chiarimento su episodi specifici che hanno ottenuto risposta da parte dei rappresentanti federali.

Purtroppo il tempo è letteralmente volato e si sarebbero voluti affrontare tantissimi altri argomenti ma “il suono della campanella” ci ha bruscamente interrotto lasciandoci sicuramente con alcuni interrogativi che non hanno ricevuto risposta. Peccato, ma siamo comunque contenti che questo importante passo è stato fatto e l’augurio da parte di tutti è che si possa cominciare un percorso comune tra agonisti e Federazione che porti a creare quelle sinergie necessarie per continuare a competere in un ambiente che sia il più sereno possibile.

 

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