LA BUONA PASTURA? PASSA DALLA QUALITA’ E FRESCHEZZA DEGLI INGREDIENTI…

Siamo a Borgosatollo, alle porte di Brescia, in un magazzino di lavorazione ha sede la ditta Pan & Company che da più di 30 anni produce pasture da pesca mantenendo alti standard nella scelta delle materie prime.

COLLEGATI AL SITO DI PAN&COMPANY

Uno dei soci è Roberto Agnelli, noto pescatore con la società i Pilastroni Trabucco, con il quale ci siamo soffermati a fare una bella chiacchierata sulle pasture.

L’esposizione di Roberto e le risposte date lasciano trapelare una grande competenza e una alta conoscenza della materia che per questo meriterebbe il titolo di “maestro delle pasture”.

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Per fare una buona pastura occorre sapere di zootecnia, ittiologia, farmaceutica, e chimica, perché solo con la conoscenza di questi temi si può creare uno sfarinato perfetto ed efficace per pescare.

Credo sia proprio per questo che la ditta Pan & Company è molto ricercata , e noi che abbiamo trascorso un pomeriggio nel laboratorio abbiamo potuto vedere, annusare e toccare con mano la grande varietà di ingredienti e farine che servono per diventare pasture per pesci.

Pan & Company oltre alle rinomate pasture da acque interne e mare produce anche pellet, micropellet ed ingredienti singoli per il fai da te.

La ditta Pan & Company per soddisfare le numerose richieste dei clienti ha allargato la gamma dei prodotti per pesca con tutte le colle e i rinomati piombi i quali escono dalla torneria aziendale.

La gamma dei piombi si distingue per precisione nelle grammature sia nelle torpille, per la pesca alla trota, che nei pallini spaccati.

Particolare attenzione viene inoltre riservata alla cura dell’estetica dei prodotti che vengono realizzati tutti al tornio e non per estrusione.

Sempre al passo con i tempi, la politica aziendale di Pan & Company punta al miglioramento e perfezionamento dei prodotti, in sinergia con le esigenze e richieste dei clienti.

Siamo stati di recente nel laboratorio di Borgosatollo Brescia dove ha sede la Pan & Company e li abbiamo incontrato Roberto Agnelli , uno dei soci, che ha accettato di rispondere alle tante domande curiose che gli abbiamo fatto.

Ecco l’intervista a Roberto Agnelli:

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Allora Roberto finalmente siamo nel tuo laboratorio artigianale dove produci le famose pasture per la pesca sportiva. Qui tutto viene curato nei particolari e abbiamo potuto vedere con i nostri occhi gli ingredienti che utilizzi, da assemblare attraverso  formule segrete. Ci presenti la tua azienda?

La Pan & Company nasce intorno agli anni ’70 da Giulio Pan ed all’epoca era presente anche Enrico Bonzio negli anni ha sviluppato tutti i prodotti, selezionando gli ingredienti per creare tutte queste pasture. Abbiamo degli zootecnici che studiano appositamente questi prodotti. L’azienda produce pasture da pesca, sia per conto terzi sia a nostro marchio.

Siete sul mercato da tanti anni, siete sicuramente riusciti a perfezionare i prodotti in funzioni alle acque italiane, alle tipologie dei pesci ed alle stagioni. Nelle fantasie dei pescatori italiani si dice che per vincere, serve una pastura segreta vogliamo sfatare questo “falso mito”?

Vince chi ha una pastura con gli ingredienti selezionati, che non contengano muffe o prodotti acidi che allontanano il pesce.

Qual è l’ingrediente che crea muffa o acidita’ in un sacchetto di pastura?

Potrebbero essere anche tutti gli ingredienti se sono lavorati male, stoccati in magazzini non idonei, oppure insacchettati in modo sbagliato. L’importante è che questi prodotti siano selezionati nella filiera a monte.

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Quale puo’ essere la vita media di una pastura?

Nei nostri sacchetti, doppiati come plastica, puo’ durare tranquillamente anche 5 anni.

Si parlava della qualita’ degli ingredienti, voi acquistate le materie prime in Italia oppure anche all’estero?

Noi siamo riusciti negli anni a selezionare delle aziende molto particolari, anche all’estero. Questi ingredienti hanno un costo leggermente piu’ elevato perche’ appunto selezionati per la pesca sportiva.

In questo momento stanno andando molto di moda i canali come ad esempio Adria a Loreo. C’è una pastura standard da utilizzare in questo canale, oppure ci sono delle modifiche da fare, visto che in questi tipi di campi di gara bisogna fare i conti con le breme e le maree?

Noi abbiamo la pastura Artis, ideale per questo canale che spesso si presenta con acque sono molto veloci, gli accorgimenti si possono fare anche in base alla stagione.  Sono dei piccoli accorgimenti da fare, non in valore proteico, ma solo meccanico, per farla lavorare in un determinato modo, come ognuno preferisce.

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La pastura base è fatta solitamente dal pane belga e poi ci sono tutti gli ingredienti. Ci vuoi svelare un segreto per i tanti  lettori che ci seguono?

Un’ottima pastura deve contenere almeno il 40% di pane, belga o tostato.

L’ingrediente magico che fa’ la differenza in una pastura, tutti pensano sia la canapa , invece?

Possono essere diversi gli ingredienti che fanno la differenza, io preferisco utilizzare i pastoncini, perche’ hanno una lavorazione particolare, che contiene grassi vegetali come la canapa.

Pastura dolce o pastura salata, perche’?

Preferisco sempre utilizzare pasture dolce, anche se negli anni abbiamo utilizzato un glutamato zootecnico che va’ ad insaporire tutti gli ingredienti. Pero’ io sono sempre sulla linea di utilizzare pasture dolci.

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C’è chi aggiunge alla pastura anche dello zucchero per alimentazione?

Questo zucchero va’ aggiunto per non far fare il fumo alla pastura,è un ottimo legante, rendendola gommosa.

La pastura fiore all’occhiello della vostra azienda è sicuramente la CARPA TINCA?         

Questa e la SUPREME sono sicuramente le piu’ vendute, ottime pasture. La prima lega tantissimo e va bene per il pescatore normale, invece la seconda è stata ideata appositamente per l’agonista e per catturare pesci di taglia importante, ottima anche per la pesca all’inglese.

Queste pasture belga hanno dei segreti particolari, visto che in Italia se ne fanno un gran uso?

Sono convinto che siano delle ottime pasture quelle utilizzate in Belgio, dolci, invece quelle che arrivano in Italia sono diverse, piu’ di natura commerciale che da gara.

Quel caratteristico odore di fumo che hanno alcune pasture belga, da cosa è dovuto?

E’ dovuto ad un cocco belga che viene tostato, ha un profumo particolare quasi di bruciato.

La Pan & Company è un’azienda storica che si è distinta negli anni, i suoi prodotti vengono esportati anche oltre il confine italiano?

Si, in Europa dell’Est e nel Nord Europa, consegnando le pasture sia con il nostro marchio che con altri.

Abbiamo uno dei campi di gara piu’ belli d’Europa: il Mincio. Tutti hanno parlato benissimo della vostra pastura al formaggio. Cos’ha di particolare per essere cosi’ richiesta da tutti gli agonisti?

E’ un’insieme di certi ingredienti che non vengono piu’ utilizzati quasi da nessun altro produttore, come la crisalide ed un formaggio appositamente selezionato per questa pastura.

 Roberto ti ho visto in giro sui campi di gara, anche tu pratichi la pesca a livello agonistico oppure dilettantistico?

Ho fatto gare fino ad un paio di anni fa’, ora devo seguire l’azienda ed ho fatto un leggero passo indietro. Ricomincerò il prossimo anno, appena avrò sistemato al meglio la gestione della ditta.

A livello organizzativo ti aspettano delle novità, nei prossimi giorni ti trasferirai in un nuovo stabilimento?

Ci trasferiamo in via Montirone nr.10 , abbiamo acquistato un capannone di fianco a quello della produzione.

Voi macinate anche i cereali per il vostro utilizzo?

Si, maciniamo tutto noi, abbiamo tre mulini grandi con i relativi miscelatori ed altri piu’ piccoli, in base alla pastura che dobbiamo consegnare al cliente.

Con il marchio Pan & Company copri tutta la gamma di tipologie di pesci?

Certamente i nostri prodotti sono adatti a cavedani, carpe, tinche, carassi, barbi, alborelle, ecc… tutte pasture specifiche per la pesca sportiva.

Siete un marchio di qualita’ che si rivolge ad un grande pubblico, con produzioni anche su misura?

Si noi soddisfiamo tutte le esigenze anche nella quantita’ di pastura inserita nei sacchetti. Consegniamo in circa 15 gg. per 20/30 quintali di pastura.

Garantisci la certificazione della qualita’ di tutti i vostri prodotti?

Garantisco la certificazione tutti i prodotti, quando entrano in azienda sono controllati in base alle normative.

Grandi marchi, negozi ma voi vi rivolgete anche a tutte le societa’ di pesca che vogliono utilizzare le vostre pasture?

Se ci sono delle societa’, tramite i negozi, interessate ai nostri prodotti, saremmo favorevoli a gestirli direttamente, passando sempre dal negoziante con prezzi speciali tramite sponsorizzazione.

La pastura da feeder fishing pare diversa da quella della pesca al colpo, c’è effettivamente la necessita’ di avere per questa specialita’, una pastura differente?

Con una meccanica diversa si, io pero’ consiglio di utilizzare le pasture che si conoscono bene, apportando delle piccole modifiche, per poterla lavorare nel caso in cui si usi una gabbietta od un method.

Nel feeder si usa molto il pellet per la pesca a method, e voi?

Siamo attrezzati bene, anzi abbiamo un tipo di pellet messo a punto dopo innumerevoli test che ci permette di pescare a method senza aggiunta di colle strane che costano parecchio ma che nella realtà sono di fatto semplici destrine. Il nostro pellet è ricoperto di una gelatina particolare e una volta bagnato bene si lascia inumidire e dopo 10 minuti già si presenta pronto per essere usato. Il nostro pellet lega perfettamente e rimane sullo stampino senza che si disperda. Ovviamente il nostro pellet è prodotto con farine di grande qualità e lo commercializziamo in diverse misure.

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Vogliamo parlare del tortue di mais?

Deriva dalla lavorazione del germe di mais, che è una spremitura al 75% e gli resta il 25% di tutti i valori proteici, dagli zuccheri, alle vitamine ecc. Venendo lavorato al caldo questo tipo di mais acquisisce anche gli amino acidi, molto ricercati dai pesci.

Mentre invece il pannello di mais è tutt’altra cosa, seccato dove gli vengono estratti tutti i valori nutrizionali e resta solamente cenere, che nelle pasture si utilizza sono meccanicamente, non interessando i pesci.

Io consiglio sempre di mettere del tortue del germe di mais, perche’ è molto attrativo per i pinnuti.

La vostra azienda si caratterizza anche per le colle in tutte le varie forme?

Partiamo da quelle piu’ semplici: la malto destrina bianco e gialle, abbastanza economiche da utilizzare per tutti i tipi di pesci e per ogni tecnica.

Poi passiamo alle gomme arabiche, noi ne produciamo tre diversi tipi: una pura inpalpabile come fosse talco, poi un’arabica scura ed un’arabica stabilizzata, usata appositamente per i cagnotti.

Questi sono prodotti utilizzanti nella produzione alimentare?

Li troviamo anche nei dolci per esempio.

In un campi di gara come Pisa o come il Mincio, dove l’acqua tende a muoversi velocemente, che colla consigli di utilizzare?

Io consiglio sempre di utilizzare la Magica, di cui non ho parlato in precedenza, ma che noi abbiamo. E’ un’ ottima colla che lavora perfettamente in questi campi di gara.

Una colla invece per acque ferme e basse profondita’?

Addirittura si potrebbe utilizzare anche solo l’arabica stabilizzata, che sfalda velocemente.

Producete non solo pasture per acque interne ma anche per il mare?

Abbiamo una linea di pasture per tutti i pesci di mare, come ad esempio la Mare Cefalo, una pastura molto bianca studiata specifica per il cefalo; poi abbiamo la Mare Cefalo all’aglio; la Mare Occhiata con due tipi di farine di pesce; la Mare Gambero che contiene il krill e poi ancora la Mare Nera, creata appositamente per al crescente richiesta di pasture scure come nella pesca al colpo. Inoltre abbiamo anche la linea delle pastelle sempre per il mare.

Negli ultimi anni, soprattutto nella pesca con il feeder, si parla sempre più spesso di pasture a base di pesce, alla betaina, al krill, insomma ingredienti che sembrano rivoluzionare e differenziare le pasture dal colpo al feeder. Sei in grado di darci qualche consiglio sul come andrebbero utilizzati questi ingredienti?

Allora, la farina di pesce ha un valore proteico abbastanza elevato, una farina di pesce ha almeno il 72% di valore proteico. Consiglio sempre di metterne veramente poco , un massimo 3%, perché utilizzando poca pastura nel feeder, un 3% porta ad una consistenza elevata di valore proteico. Di conseguenza il pesce mangerebbe solo quel poco di pastura messa dentro al feeder fino a sentirsi sazio .

Betaina si, come quando e perche’?

La betaina è un aminoacido presente gia’ in tutti gli ingredienti, e questa betaina viene estratta da tutti gli ingredienti che se aggiunta alla pastura fa ben poco. La betaina che viene estratta è in Hcl, non è idro- solubile quindi il pesce non la sente. Allo stesso tempo se la betaina fosse idro-solubile, avrebbe una dispersione infinitesimale  in acqua. Per cui vale di più avere un prodotto selezionato che contiene già aminoacidi, presenti nel prodotto dopo le varie lavorazioni come nel tortue di mais o nel glutine di mais, che mettere questa betaina in Hcl.

Il krill è un ottimo ingrediente da aggiugere, l’unica cosa è che andrebbe messo in percentuali molto basse nelle pasture perche’ anche lui ha un valore proteico molto elevato, e non si potrebbe mettere prima, ma andrebbe utilizzato come la crisalide che viene fatta bollire . Quindi anche il Krill andrebbe cotto prima e poi aggiunto alla pastura .

PAN & COMPANY non è solo pasture?

Si è anche una torneria di piombo, che puo’ sembrare banale ma questo materiale riveste un’importanza fondamentale nella preparazione della lenza.

Produciamo una selezione particolari di pallini, con un taglio per la pesca sportiva che utilizzano dei fili dallo 0.08/0.09 fino al 0.18/0.20. Questa tipologia di taglio a U rende il piombo piu’ tenero ed è talmente perfetto, che il pallino resta in linea senza scendere nel fondo e non schiaccia il filo.

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Come si caratterizza il vostro piombo?

Con una lega molto particolare che viene prodotta in un’unica azienda che fanno pallini da caccia che lo rende questo taglio piu’ morbido, facilmente schiacciabile sul filo. Il pallino non si ovalizza, ma resta rotondo.

I piombi sono prodotti in tutte le misure?

Certamente fino al nr.13 e da una selezione di questa misura si puo’ avere un nr.14.

La particolarita’ dei vostri piombi è che sono tagliati direttamente da voi, grazie ad una macchina apposita?

Utilizziamo una macchina per ogni misura che ha questo taglio particolare.

Inoltre producete anche sfere e torpille?

Facciamo sfere ovali ed a rugby, anche un tipo particolare che non fa’ intrecciare la montatura per la pesca all’inglese con un tubetto appositamente studiato; poi abbiamo tutti i tipi di torpille sia lunghe che corte; dei saltarelli per la pesca alla trota; micro slim; super slim; short. Tutti materiali perfettamente torniti e calibrati, grazie ai torni che lavorano a coppia, perche’ il peso è fondamentale.

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Una forma particolare ovale ed a palla da rugby che garantisce una idro-dinamicita’ migliore rispetto alla classica sfera?

Sicuramente, dalle nostre prove abbiamo visto che utilizzando questa sfera si puo’ utilizzare addirittura due misure in meno di elastico.

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