COPPA FISHERIES 2017: LE SEMIFINALI DELLE VARIE ZONE

Con la gara di domenica 21 maggio sul lago Lo stagno di San Bonifacio si è conclusa la seconda prova di semifinale della coppa fisheries 2017 zona 2.

Come ci riferisce la nostra Natascia Baroni al termine della gara raggiungono la qualificazione alla finale di Molinella del 1 luglio solo 10 concorrenti su 58 .

Il pesce in gara due ha mangiato meno e gli assoluti sono stati fatti sugli stessi picchetti di gara 1 confermando la scarsa regolarità di questo lago per la pesca a feeder.

I dieci agonisti qualificati, insieme a tutti gli altri dei vari gironi, si sfideranno nel lago bolognese e vedremo chi sarà il concorrente che riceverà lo scettro del migliore dalle mani del campione 2016 che è stato Francesco Di Veronica.

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Nella giornata di domenica 14 maggio è stata riservata alle semifinali della coppa fisheries 2017 prima della finalissima che si svolgerà sul lago di Molinella.

Semifinali Coppa Fisheries Lago Mallone:  Su tutti Domenico Panata

La semifinale per la Zona 1 si è disputata sul lago Mallone ed ha visto la partecipazione di una cinquantina di concorrenti.

Anche qui come su tutti gli altri laghi c’è stata l’inversione del picchetto tra la gara del sabato e quella della domenica.

Domenico Panata della Montanarese Shimano conquista il pass per la finale grazie ad una bella prestazione da oltre 100 chilogrammi.

Secondo posto del podio per Daniele Livraghi della Garisti Lodigiani Tubertini con quasi 90 chili e al terzo posto assoluto Paolone Zaffani della Tre Colli con oltre 60 chili.

Semifinali Coppa Fisheries Lago di Bezze:  Un super Angelo De Pascalis vince la semifinale

Dopo due prove sul lago di Bezze a Parma Angelo De Pascalis il forte agonista del Team LBFItalia sbaraglia la concorrenza e fa sua la vittoria con oltre 57 chili di carpe.

Al secondo posto, con quasi 40 chili di pescato, si piazza Marco Manni che del feeder è grande protagonista anche con la sua squadra campione d’Italia 2016 dell’Alto Panaro.

Terzo il romagnolo Andrea Sassi del lenza Club Ravenna Matrix che precede di un soffio l’amico della stessa società Marco Taglioli.

Il primo fa fermare l’ago della bilancia a 36370 e il quarto classificato a 36100.

 

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Semifinali Coppa Fisheries Toscana:  ed è ancora Andrea Canaccini

Nel momento in cui sto scrivendo, l’uccellino di WhatsApp cinguetta in continuazione per segnalare i tanti messaggi che mi stanno giungendo riguardo le semifinali della Coppa Fisheries, sia per quanto riguarda le due gare svolte presso il Lago Borghese, sia per qualche lamentela filtrata dalla zona dei Laghi di Faldo, dove la fitta lanuggine dei pioppi e l’esigua distanza fra un concorrente e l’altro, hanno molto influito sugli accadimenti delle due prove svolte presso il bellissimo impianto umbro.

Partiamo subito da Monsummano Terme, dove un Lago Borghese davvero prodigo di catture ha caratterizzato una gara combattuta e incerta fino alla fine dei salmi, ma dove il carattere mordente degli agonisti più assatanati ha fatto la differenza, soprattutto nel corso della seconda tornata di gara, quando alcuni “cavalli” favoriti si sono trovati a dover rincorrere una classifica iniziale difficile da scalare, mentre altri, che pareva avessero ormai messo il loro sigillo sulla qualificazione per le finali di Molinella, sono tristemente scivolati su delle maledette “buccie di banana” lasciate sui picchetti meno blasonati e che gli hanno precluso il gusto saporito della promozione in finale.

Già dai giorni precedenti l’attesa semifinale, la pesca del Borghese era stata decodificata nei minimi particolari e praticamente tutti sapevano che due soltanto erano i percorsi di gara, alternabili fra le distanze dei 40/50 m. e la linea corta, a pochi metri da riva, dove potevano uscire meno catture, ma con dimensioni molto più interessanti rispetto a quello dei pesci agganciati sulla lunga distanza.

In gara uno, sabato, tutte le previsioni della vigilia sono state perfettamente rispettate e chi ha pescato corto ha sfilato dall’acqua delle carpe capaci di far salire vertiginosamente l’ago della bilancia verso pesi a “due nasse”, mentre chi non aveva niente sotto i piedi e ha giostrato la sua gara sui 50 metri, si è dovuto accontentare delle briciole, fermo restando che stiamo comunque parlando di “briciole” sempre molto pesanti, come nel caso di Andrea Canaccini (Oltrarno Colmic) che chiude la prima giornata in decima posizione, con oltre 30 kg. di pesce preso tutto sui 50 m., mentre c’è da segnalare la superba prestazione degli uomini dell’A.P.S. Ombrone, capaci di monopolizzare la classifica di giornata, con ben quattro atleti nelle prime cinque posizioni, interrotte solo da Stefano Pacciani (Oltrarno Colmic), un dispettosissimo intruso che si appropria della seconda posizione.

Nonostante i risultati, i primi cinque classificati sanno bene di non poter dormire sonni tranquilli, punzecchiati come sono dalla vicinanza di due terribili padroni di casa come Alfonso Arminante e Paolo Pistolesi, entrambi della neonata Lomcer Montecatinese i quali, dalla loro sesta e ottava posizione fanno sentire il fiato sul collo alla testa del plotone, aiutati nell’impresa anche da un osso duro del calibro dell’aretino Ferderico Ermini (Fishing club Free Fishing), settimo in graduatoria.

Com’è noto, la seconda giornata di gara prevede l’inversione dei picchetti e quindi ,chi ha fatto il peso maggiore durante la prova di ieri, oggi pesca nel picchetto dell’ultimo: una soluzione che garantisce a tutti una pari opportunità di vittoria.

Oggi, esattamente come ieri, l’impostazione di gara è stata la stessa e chi ha trovato, o si è costruito la pesca corta ha veramente strafatto, come nel caso del grande (è proprio il caso di dirlo) Andrea Canaccini (oltrarno Colmic) che con oltre 60 kg. di pescato conquista la testa della classifica, con un chilogrammo di scarto (su 100 kg.) da Federico Ermini (Fishing Club Free Fishing), protagonista di una cattura da manuale e che precede a sua volta uno stratosferico Modesto Niccolai (Montecatinese Lomcer) il quale, con la grinta predatoria che lo contraddistingue, è stato capace di scalare la classifica dal fondo fino ai vertici, conquistando così il suo posto in finale, insieme anche al buon Stefano Pacciani (Oltrarno Colmic), quest’oggi penalizzato da un pessimo picchetto e dal quale è riuscito a cavarne le gambe solo grazie alla sua grande esperienza agonistica.


L’ultimo biglietto a disposizione per le finali di Molinella l’ha timbrato l’altro aretino della Fishing Club Free Fishing, Christian Moretti, anche lui protagonista di una gran bella nassata di carpe, che gli ha consentito di passare dal nono a quinto posto, confermando la sua costanza di rendimento.

Semifinale zona 5 Laghi di Faldo: vince Damiano Pennazza

Le notizie che invece mi sono giunte dai Laghi di Faldo e che vi riferisco solo per sentito dire, quindi tutte da verificare, sono quelle di due giornate di gara fortemente influenzate dalla concomitanza di due eventi che pare abbiano alterato non poco lo svolgimento della competizione.

La massiccia presenza della lanuggine dei pioppi che si incastrava fra gli anelli delle canne e la vicinanza fra un concorrente e l’altro (c’è chi dice meno di 6 m.) hanno permesso una corretta azione di pesca solo a chi si è potuto dotare di canne munite di anelli abbastanza larghi da lasciar passare i grumi di “lana” di pioppo e di conseguenza ha potuto pescare sulla lunga distanza, mentre chi non era adeguatamente attrezzato in tal senso si è dovuto accontentare di una pesca alternativa che (ri-pare) non era assolutamente all’altezza della situazione.

Ripeto che queste sono solo notizie giunte e quindi ne parlo senza alcuna presunzione di verità, certo è che molti nomi illustri della pesca in laghetto sono rimasti al palo e per una volta tanto…….

Undici su 66 partecipanti i promossi alla fase finale di Molinella con il podio finale di queste semifinali che è stato conquistato da Damiano Pennazza della Cannisti Prima Porta con oltre oltre quarantacinque chili di pescato, secondo Manuel Giovannangeli del Team LBF Centro Italia mentre al terzo posto il romagnolo Domenico Salvatori della Lenza Club Riccione Artico il quale ha optato per una pesca di soli carassi.

Nello scusarmi per lo scarso corredo fotografico, ma ero in altre faccende affaccendato, porgo il mio più caloroso saluto a tutti gli amici di Match Fishing.

Marcello Corbelli

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