F.LLI CAMPANA TUBERTINI: GIOVANI CAMPIONI CRESCONO

 

Ci sono Società, ben strutturate e gestite, che hanno tra le loro peculiarità proprio la cura con cui gestiscono il settore giovanile, andando a stimolare sul territorio le giovani, potenziali leve del nostro sport mediante iniziative di vario genere.

Tra queste ricordo i Pescatori Padovani dell’amico Paolo Bettella o la F.lii Campana gestita da Ivano Campana; ma queste sono solo alcune, naturalmente.

Nei giorni scorsi ho avuto l’opportunità di incrociare il registratore proprio con il Presidente della F.lli Campana Tubertini, Sodalizio brianzolo che da anni abbina con maestria la partecipazione delle sue rappresentative alle maggiori competizioni federali con la cura di un vivaio giovanile che ha già dato diverse soddisfazioni.

Tra i gioiellini di casa Campana, quel Matteo Faletra che ha vinto il Campionato Italiano Giovanissimi 2017 e il Club Azzurro di categoria.

Ma prima di parlare con questo diciassettenne di grandi potenzialità ho voluto tratteggiare con il Presidente Ivano Campana un breve profilo dell’omonima Società.

Presidente, la F.lli Campana é una delle poche, grandi Società rimaste nel nostro settore che portano un nome proprio… Da dove viene la F.lli Campana?

“Io lavoro nel campo dell’automobile ed ho sempre avuto la passione per la pesca e l’agonismo. Militavo in una piccola Società di paese, con la quale ci togliemmo anche delle soddisfazioni ai tempi; purtroppo spesso eravamo pochi, anche solo tre, così un giorno mi sono detto che avrei creato una Società, almeno per andare a gareggiare in quattro! E da lì é nata la F.lli Campana, Società che ha lo stesso nome della attività commerciale di famiglia…”

 

Ivano, parlare della F.lli Campana vuol dire fare riferimento a quanti anni di agonismo?

“Noi esistiamo da 38 anni come Società e da subito abbiamo partecipato all’attività federale, arrivando a disputare campionati a tutti i livelli, con diverse soddisfazioni. Io provengo dal mondo del commercio da molto prima e da sempre ho puntato sui giovani, dapprima nell’attività di famiglia e poi ho portato questa mentalità anche nella Società di pesca che fondai con un piccolo gruppo di amici. Abbiamo sempre creduto nei giovani, una visione che mi ha dato tante soddisfazioni e anche qualche delusione, ma questo fa parte del gioco!”

 

Qual’é il palmares e l’organico della F.lli Campana Tubertini?

“Abbiamo vinto diversi Campionati Regionali lombardi e vantiamo da anni una presenza massiccia di squadre in A1, che abbiamo vinto alcune volte. Abbiamo circa una cinquantina di agonisti attivi ed una ventina di simpatizzanti che forniscono una collaborazione fondamentale alla Società, con il loro lavoro volontario nelle iniziative che allestiamo…”

 

…e poi avete diversi giovani talenti…

“In questo momento ci coccoliamo quelli che abbiamo, perché i giovani sono merce rara in questo mondo, che attira poco i ragazzi. In questo momento abbiamo una squadra di 5 ragazzi molto in gamba ma alcuni altri stanno arrivando dietro di loro. Si sta formando un gruppo molto interessante: i ragazzi ne richiamano altri, che si avvicinano così al mondo della pesca. Una componente fondamentale in questo ambito sono i genitori, che debbono collaborare ed essere disponibili ad assecondare la passione dei figli, altrimenti tutto si blocca. I genitori dei nostri ragazzi, per questo, sono formidabili!”

 

Come fate a trovare questi ragazzi sul territorio? Come li coinvolgete?

“Per quanto ci concerne, tutto é iniziato alcuni anni fa con Giorgia Tartabini, una ragazzina molto brava che ha saputo coinvolgere altri ragazzi in poco tempo, tra i quali Matteo Faletra che é qui con me, oggi. Allora era un bimbetto timido, non parlava quasi mai, ma in pochi anni é cresciuto moltissimo ed é esploso tecnicamente e caratterialmente fino ad oggi, fino ad arrivare a vincere un Titolo italiano e un Club Azzurro con pieno merito.”

 

Veniamo a te, allora, Matteo. Dopo questa bella presentazione del tuo Presidente a te la parola…

Vorrei innanzitutto ricordare i miei compagni di squadra, che sono Riccardo Pavanella, Federico D’Angella e Alessandro Marangon. Ci sono poi due componenti della Nazionale Esordienti, più piccoli, Giovanni Tirino e Gabriele Galbiati e altri ragazzi in arrivo, oltre a Giorgia Tartabini naturalmente. Poi non voglio tralasciare Gianluca Corradi, fratello di Marcello, più grande di noi ma ancora impegnato con le Giovanili. Venendo a me, sono figlio di un agonista ma non ho sempre seguito molto la pesca; da quattro/cinque anni ho iniziato a seguire mio papà, nei laghetti, la prima roubaisienne da 10 mt, la pesca delle carpe… ed ho cominciato ad appassionarmi facendo alcune garette nella C.C. Bareggia; poi, visto il gruppo che si andava formando alla F.lli Campana, mi sono iscritto ed oggi la mia passione ormai credo sia superiore a quella di mio padre, che sempre più spesso non pesca ma fa il mio accompagnatore nelle gare.

 

Vogliamo ricordare i tuoi risultati sino ad oggi, Matteo?

“All’inizio ho partecipato ai Regionali, arrivando una volta secondo e due volte primo. Quattro anni  fa ho fatto gli Italiani per la prima volta e nel weekend ho collezionato due 10; al ritorno ero molto demoralizzato, come puoi immaginare! L’anno seguente ho terminato il Campionato a metà classifica; nel 2016 e quest’anno, invece, sono riuscito a vincerli. Quest’anno sono andato bene anche nel Club Azzurro, che ho vinto con 7 penalità su sei prove, con lo scarto. Voglio fare i complimenti ai miei avversari Cristian Corradi ed Alessandro Lorenzini con cui ho combattuto fino all’ultima prova e solo con il peso sono riuscito a prevalere.”

 

Anche con i nuovi assetti delle categorie giovanili, vincere il Titolo vuol dire andare in Nazionale…

“Si, il primo del Club Azzurro va di diritto in Nazionale, come i primi due della categoria superiore, con la quale saremo riuniti dal prossimo anno; i restanti Azzurri saranno Scelte Tecniche. Sono contento ulteriormente della maglia Azzurra perché il Mondiale sarà in Cavo Lama, un campo gara che amo in modo particolare e nel quale ho pescato molto, anche quest’anno. Ci si pratica molto la pesca corta, una specialità che mi é molto congeniale.”

 

Per questo tuo exploit di risultati nell’ultimo biennio, oltre alla tua indubbia crescita personale e tecnica, chi ritieni di dover ringraziare?

“Innanzitutto mio padre e mia madre, che mi hanno dato e mi danno tutto il supporto possibile ed i consigli derivanti da tanti anni di gare; abbiamo poi, in Società, alcune persone molto importanti che seguono il settore giovanile, tra le quali Fabio Ruggeri, che sono il nostro riferimento in ogni momento della preparazione della gara. Quest’anno, poi, abbiamo avuto la fortuna di avere un contatto aperto direttamente con la Lenza Emiliana e Ferruccio Gabba, tramite la Società e Mauro Belloni, che ci ha dato dei consigli preziosissimi in diverse occasioni.”

 

Qual’é la tua tecnica preferita, Matteo?

“Essendo un amante della pesca in velocità, sicuramente la canna fissa; inglese e roubaisienne le metto sullo stesso piano mentre la bolognese, che pratico sicuramente di meno, é quella che mi é meno congeniale.”

 

I tuoi prossimi impegni per il 2018 e cosa ti auguri?

“Come augurio quello, magari, di ripetere i risultati di quest’anno, anche se non sarà facile. A livello di squadra, dopo aver fatto il regionale lombardo, dovremmo aver guadagnato il passaggio in A1, quindi spero di fare una bella figura a quel livello. In generale mi auguro di ripagare la fiducia che mi é stata accordata dalla mia famiglia e dalla Società con dei risultati buoni; voglio approfittare di questa possibilità di oggi per ringraziare anche lo sponsor Tubertini per l’aiuto che mi ha dato a livello tecnico e di materiali di primo livello.”

 

All’intervista con Ivano Campana e Matteo Faletra era presente anche Ferruccio Gabba, nella veste di delegato della Tubertini alla gestione dei rapporti con le Società.

Ferruccio, vorrei anche da te un’opinione su questa Società e su come ha impostato il lavoro con i giovani agonisti..

“Non ti nego che per l’Azienda e per me personalmente, é un grandissimo piacere ascoltare e collaborare con ragazzi di questo livello e verificare come si stanno inserendo nel nostro sport tramite Società importanti come la F.lli Campana e altre, Società che fanno un lavoro importantissimo sul territorio.

Già da qualche anno, sia come Azienda che come Lenza Emiliana, abbiamo ampliato il nostro fronte di intervento verso il settore giovanile, che guardiamo con grande interesse. A mio parere stiamo andando verso un cambio generazionale molto importante, un cambio che vedrà la sostituzione di una generazione di atleti che hanno fatto e fanno la storia del nostro sport ma che inevitabilmente dovranno essere sostituiti nel prossimo futuro da ragazzi come Matteo e tanti altri che stiamo osservando. Abbiamo già una generazione intermedia, quella dei trentenni circa, tre dei quali sono già in Lenza Emiliana, che stanno già facendo cose molto buone; alle loro spalle sta crescendo un bel gruppo di giovani tra i 15 e i 22/23 anni che sta già dimostrando ottime qualità agonistiche ed umane. Saranno loro il nostro riferimento per il futuro. Personalmente, poi, sto scoprendo da un po’ di tempo la soddisfazione di trasmettere a ragazzi di qualità come Matteo e diversi altri, le mie esperienze di trent’anni di gare, un’esperienza che mi dispiacerebbe andasse perduta senza trasmetterla a qualcun’altro. La vittoria della nostra squadra B, nel CIS 2017, nella quale militano tre ragazzi che sono già parte integrante dell’agonismo ad alto livello del nostro sport e lo saranno nei prossimi anni, io la vivo con grande soddisfazione anche per questi motivi.”

 

Vorrei concludere con te, Ivano, questa bella chiacchierata sulla F.lli Campana e i suoi giovani campioni…

“Lo faccio molto volentieri ricordando che nelle ultime cinque stagioni agonistiche, abbiamo avuto 4 Campioni italiani nelle categorie giovanili: Arturo Missaglia, Marangon Alessandro e due volte, appunto, Matteo Faletra; parallelamente abbiamo già dato alle Nazionali giovanili 5/6 atleti che ci hanno fatto onore. Voglio ringraziare il nostro C.T. delle giovanili, Fabio Ruggeri, per il grande lavoro che ha svolto e svolge. Sono anche molto contento di come, questi ragazzi, partecipano alla vita di Società, di come si stanno integrando nel tessuto del grandi, con le loro caratteristiche e con i modi di fare tipici dell’adolescenza: con i loro telefonini ed il loro linguaggio si scambiano informazioni e pareri ed interagiscono con noi adulti, e questo é il fine ultimo di ogni attività giovanile, creare i nuovi adulti, con dei valori sani e degli ideali di sportività. Con questi risultati sportivi ed umani e con i ragazzi che mi trovo in Società, come non potrei essere soddisfatto della scelta fatta di costituire un settore giovanile alla F.lli Campana?”

 

Angelo Borgatti

 

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