TROFEO ECCELLENZA SUD 1991: LA 1° PROVA SUL VOLTURNO

L’ora dei Poker’s Blu Devil alla riscossa in questa prima prova del trofeo eccellenza sud resa difficile dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti che però non hanno compromesso l’esito della competizione.

di Antonio Farro.

Articolo fonte PESCA IN del mese di giugno 1991

(archivio storico MF)

RBS e inglese, le tecniche di pesca obbligatorie previste per due delle sei gare in programma, sono la grossa innovazione che caratterizza l’eccellenza sud 1991, ulteriore salto che si doveva necessariamente spiccare per poter dare un altro taglio alle distanze che ancora ci separano dal nord.

Ulteriore salto, ma non certo l’ultimo: resta, infatti, ancora molto da fare, anche se ci rendiamo perfettamente conto che non tutto è sempre possibile.

Le prove tecniche, che, già da tempo, più di qualcuno auspicava, non sono state istituite prima, in quanto non erano ancora maturi i tempi, appena l’anno scorso, per la realizzazione del progetto.

Alcuni dei grossi problemi che ancora restano irrisolti sono strettamente connessi, purtroppo, ai campi di gara di cui si dispone, alle loro caratteristiche tecniche e alla loro dislocazione, che, vuoi o non vuoi, comunque ci condiziona.

Ci sono ancora troppe gare a pesce piccolo che frenano la nostra crescita sarebbe, quindi, opportuno valutare più attentamente le scarse alternative di cui si dispone.

In questo senso sono solamente le società, che, con una ed univoca manifestazione di volontà possono correggere un po’ la rotta.

Anche la federazione e le sezioni provinciali debbono cercare, però, di fare qualche cosa, perché la soluzione c’è e si chiama Tevere: è una soluzione che risolverebbe, nel contempo, sia problemi di ordine tecnico quanto quelli di natura logistica.

E veniamo ora alla gara di oggi, caratterizzata da un acquaccia che non promette niente di buono già dalle prime ore del mattino e che neppure di pomeriggio accenna a migliorare.

Per far restare la prova il più possibile nella tecnica specifica, bene ha fatto la commissione tecnica optare per i due turni piuttosto che far picchiettare Brezza e al campo sportivo: Quest’ultima zona, volendo, si poteva pure fare, ma ne sarebbe comunque mancata una quarta, in quanto Brezza non offre, per una gara a Rbs, sufficienti garanzie, né per quello che riguarda la gara in sé, né per quanto attiene alla sicurezza dei concorrenti.

La bassa pescosità non ha comportato, comunque, un apprezzabile scadimento del tenore tecnico, se non per un unico aspetto; per quello che riguarda, cioè, la remissione in acqua del pesce sottomisura, che, trattandosi di carpe, in una gara come questa altri sensi non è se non quella di alterare, in alcuni casi sensibilmente, gli esiti finali.

Una cosa è, infatti, rilasciare una carpa, anche se grossa, quando già sia qualche chilo di pesce nella NAS e la prospettiva di prenderne altrettanti; ben altro e, invece, quando si tratta di rimettere in acqua tre o quattro pesci, magari i più grossi che si riesce ad allarmare sui 20 o 30 in totale, così come capitato, per esempio, a Stefano Cerrone.

Ammesso che si riesca a stabilire quale è, perciò che riguarda il merito dei singoli concorrenti, la differenza fra 31 e 29 cm! Se è vero che certe cose sono da evitarsi, e anche vero, però, che Giovanni Spera sè visto negare dall’amministrazione provinciale la concessione di una deroga per il giorno della gara.

Precise scelte indicate dalla commissione tecnica hanno fatto concentrare, come abbiamo già accennato, la gara nei due campi cittadini e in due turni di pesca.

Non vogliamo anticipare, qui, considerazioni che saranno poi fatti in maniera compiuta e con maggiore cognizione di causa nelle interviste che seguono e preferiamo illustrare un attimo lo schema che pubblichiamo insieme alle classifiche e nel quale riportiamo, per ciascuno degli 80 posti gara, i risultati della mattina (sopra) e quelli del pomeriggio (sotto).

Più di una volta s’è detto che sul Volturno il risultato è in diretta dipendenza col posto di pesca: sono teorie, queste, che abbiamo sempre cercato di ridimensionare con argomentazioni più o meno convincenti; ora disponiamo di dati concreti, dall’esame dei quali ciascuno può trarre più attendibili conclusioni, senza sottovalutare, ovviamente, che essi si riferiscono ad un fiume.

Tre primi di settore è un settimo sono i piazzamenti realizzati dalla squadra a dei Poker blu Devils, che incoccia con pieno merito questo primo centro: la società romana è avvezza, come già sappiamo, a questi ed altri più clamorosi risultati ed il maggior merito lo vogliamo accordare, pertanto, all’esordiente P.C. Bastia Colmic, che si presenta in eccellenza con questo biglietto da visita: 10 penalità anche per loro e speriamo, soprattutto perché non abbiamo motivi per ritenere il contrario, che non si tratti solo di una meteora e che anche nel prosieguo di questo campionato i ragazzi di Bastia vorranno dare altre dimostrazioni della loro bravura.

Buona partenza anche per la Garisti club CMPS di Sparanise e per il Lenza club Brezza Milo, che non perdono l’occasione casalinga per mettere da parte dei punti preziosissimi.

Disfatta più che completa per la Sele Persicus, che, favorita più di tutte, rovina, con la squadra A, addirittura al penultimo posto in classifica.

POKERS BLU DEVILS

PC BASTIA COLMIC

 

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