LA POSTA DEI LETTORI: I BIGATTINI MORTI

Spett.le redazione di Match Fishing, mi chiamo Marco Gennari e sono di Pavia. Leggo sempre nei vostri articoli che i pescatori di fama nazionale da un po’ di tempo nella pastura mettono le larve morte.

Come è nata questa moda che prima mai si era sentita in Italia?

Quale è la differenza tra larve morte o vive ai fini della pesca?

Inoltre so che alcuni negozi le vendono già preparate nei barattoli di vetro ma se io volessi prepararle da solo come posso procedere per ottenere il miglior prodotto?

Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete riservarmi.

Vi faccio i complimenti per il sito che conosco da poco e lo giudico formidabile.

Continuate così. Marco

confezioni di bigattini stirati pronti per l’uso

RISPONDE MASSIMO VEZZALINI

Caro Marco,

effettivamente il bigattino morto o stirato da alcuni anni è parte essenziale delle esche che ogni garista prepara per affrontare qualsiasi gara.

Come sono arrivati i bigattini morti sul piatto delle esche dei pescatori?

Si sono sempre usati ma la sua esplosione c’è stata in occasione dei mondiali seniores a Spinadesco quando la nazionale inglese vinse quella edizione utilizzando come esca proprio i bigattini morti.

Gli inglesi ci insegnarono che pasturando con i bigattini morti in mezzo alla pastura sullo scivolo, a sei pezzi di canna, questi si adagiavano sul fondo inclinato e li rimanevano attirando così i pesci soprattutto le carpe.

I bigattini vivi sarebbero spariti dopo pochi minuti nella fanghiglia.

I bigattini morti rendono molto bene anche come esca perchè pare che il pesce diffidi sempre più dei bigattini vivi che non trova in natura mentre quelli morti li trova perchè i pescatori finito di pescare, soprattutto in estate quando il caldo cuoce i bigattini anche sotto l’ombrellone, buttano le rimanenze in acqua.

Le larve morte si usano in pastura o nella terra per un motivo molto semplice, essendo morte non rompono le palle!!!!!.

Scherzavo, ma in effetti quando si compattano le palle di pastura o di terra in attesa della pasturazione pesante se al loro interno mettiamo larve vive, queste sfalderanno le palle prima che noi possiamo effettuare la pasturazione.

Ma anche nelle palle di pastura che si usano durante la gara e consigliabile usare il morto per non cambiare la meccanica della pastura.

Per la preparazione ci possono essere molti modi: io personalmente metto le larve in un sacchetto di plastica la sera prima, faccio scorrere l’acqua del mio rubinetto fino a farla venire bollente e poi la metto nel sacchetto avendo cura di metterla a piccole dosi per non scottare troppo le esche, lo chiudo con un elastico e alla mattina le larve sono pronte.

Fai attenzione a non mettere acqua troppo calda se no invece di farli morire li stiri e quindi li rendi meno appetitosi.

Puoi anche prepararle sul campo gara facendo scaldare l’acqua con un fornellino da campo.

Qualcuno prova anche a salarli ma personalmente li uso al naturale.

Ricorda sempre i bigattini devono essere morti ma pieni e soffici.

palla di pastura farcita con varie esche

Massimo Vezzalini

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