TROFEO SERIE B EMILIA ROMAGNA GIR. C: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Il campionato di serie B Emilia Romagna finalmente è partito con il suo plotone di 50 squadre, a contendersi le vette della classifica che significherà, al termine delle cinque prove, non solo promozione al livello superiore ma anche, per chi vincerà, il diritto a partecipare nel 2013 alla competizione COPPA ITALIA.

La prima prova si è disputata sul Cavo Lama nelle due zone denominate Ponte Ascona e Ponte Ferro.

A differenza di quanto si stava verificando nel tratto centrale, dove la pescosità risultava fin dai giorni di prova, molto scarsa, nella Lama alta, al contrario, i pescatori sia nei giorni di prova che in quelli della gara hanno catturato molto più pesce anche se non ai livelli degli anni migliori, lasciando tutti comunque soddisfatti.

La Lama è sempre la Lama con l’impostazione di pesca che rimane la stessa da diverso tempo anche perchè i carassi, che non hanno cambiato abitudine, sono gli stessi da sempre e vanno pescati sempre nello stesso modo.

Pescare le breme è una cosa, pescare i carassi è un’altra cosa.

Questo canale è comunque imprevedibile e spesso capita di avere difficoltà ad entrare subito in pesca nonostante si siano rispettate le regole fondamentali.

Cosa c’è da preparare dunque di particolare in Lama?

Presto detto…. lenze da 0,50 a 2 grammi con galleggianti a ovetto con deriva in carbonio e antenna o di vetro o di plastica. Molte mangiate si vedono in starata e quindi è sempre bene avere galleggianti che rispondono bene in alzata. La lenza deve essere costruita su 4 pezzi di punta con filo del 0,12 e per terminale filo del 0,10 e anche 0,90 per amo si può usare il 14 o 16 per innescare i vermi oppure del 18, 20 fino al 22 per il cagnotto.

La partenza in questo canale va fatta mettendo a 12 metri di canna 4-5 palle tipo mandarino di pastura scura o nocciola mentre sotto la punta a 13 metri scaricare 3 noci di ghiaia con pochi bigattini incollati.

La pesca a galla non è un’alternativa, tutt’altro, spesso si vince con una lenza da 1 grammo ben stesa fuori lontano dall’ombra della canna, e ad 1 metro di profondità i carassi non disdegnano sia il verme che i due classici bigattini.

Come detto, la pescosità non è sempre uguale, si passa da giornate di super pescate a giornate difficili.

I giorni che hanno preceduto la prima prova del regionale est sono stati molto positivi ma come sempre succede il tempo ci ha voluto mettere lo zampino portando pioggia che è caduta per tutta la prima ora di gara.

Il giorno precedente la gara, a far dannare i pescatori, ci hanno pensato i piumini dei pioppi che non permettevano neppure di calare la lenza in acqua tanto era sporca la superficie.

In ogni caso per saperne di più Match Fishing ha avvicinato, dopo la gara, il concorrente Campanella Mirco, della società garisti Dario Albieri Tubertini, il quale non solo ha vinto la gara con la sua squadra ma ha anche realizzato il peso maggiore individuale di giornata.

Peccato che questo trofeo non abbia anche una classifica individuale perchè sarebbe stato interessante a fine campionato premiare il vincitore individuale.

IL COMMENTO DI MIRCO CAMPANELLA

Mirco raccontaci come hai fatto a fare il primo assoluto…

si certo molto volentieri…. io ho pescato in seconda zona a Ponte Ascona ero il numero 8 dell’ultimo settore, ho fatto il fondo iniziale con 5 palline di pastura, corte diciamo sulla distanza di 11 metri. Ho usato la pastura Gold Medal Browne della Tubertini e ho messo in acqua tre palline di bigattini incollati, pochissimi bigattini.

Le mangiate non sono state subito veloci e frequenti ma sono andate in crescendo man mano che la gara camminava.

Ho usato un amo del 18 innescando un solo cagnotto e sono partito con un galleggiante da 1,5 grammi.

La pescosità non è partita immediatamente così ho continuato, di tanto in tanto a dare durante la gara piccole palline di ghiaia incollata con pochissimi bigattini dentro.

L’ultima ora di gara l’ho fatta con un 4×18  perchè l’acqua era quasi ferma. La mia lenza pescava fuori non sotto la punta della cana e quando mungevo la lenza il galleggiante partiva.

Parlaci dell’appoggio…

Sono partito con un appoggio di pochi centimetri (4-5 cm) e poi mi sono steso di più sul fondo circa 20-25 cm.

In questo canale ci ho fatto altre gare ed è sempre molto bello, in passato ci ho fatto gare dell’A2 e quest’anno ho provato il canale solo alla vigilia.

Voglio dire che in questo canale se si sbaglia qualcosa si paga poi in termini di risultato.

Che campo di gara hai trovato?

guarda, qui si pesca molto bene, quando sei posizionato la pesca è bella, ma ancora vedo qualche problema per le auto in caso di cattivo tempo.

Bene Mirco complimenti per questo successo e buon proseguimento del vostro campionato.

IL COMMENTO DI CLAUDIO MAGLI

 

Ho pescato in Cavo lama nella gara del regionale e nel settore trovo gente che ci si conosce con qualcuno da anni e con altri da meno ma sono tutti amici e con qualcuno è bello anche scherzare.. prima, durante e dopo la gara.

Nel settore ho trovato Claudio Magli della Castelmaggiore Hydra di Bologna, persona squisita, con il quale ho trascorso diversi giorni nel 2011 in Serbia in occasione dei mondiali per clubs al seguito di Armiraglio e soci.

Li ci siamo divertiti e abbiamo pure pescato le rane in un laghetto e Claudio Magli ha provveduto non solo a pulirle ma ha anche curato la cottura ..una delizia che ricordo ancora bene..

Alla fine della gara, Claudio vince il settore e non posso non chiedere come ha pescato…

Ciao Claudio, anche oggi mi hai suonato e mi pare che hai preso un pesce mica male…

Si devo dire che oggi la fortuna mi ha dato una mano. Mi ha fatto prendere un pesce importante che è stato decisivo per vincere la mia gara.

Una bella carpa che sei riuscito a tenere… come eri armato?

guarda sono uscito con lenza da mezzo grammo, visto che la corrente era quasi ferma, e avevo un filo del 12 per terminale con un amo del 16 e per innesco dei bigattini.

L’ho presa a 13 metri di canna e devo dire che quando prendi un pesce così all’inizio della gara tutto rimane in discesa..

Sono convinto che un pesce così nella Lama non sia stato facile da guadinare…

ah proprio di no… per la verità mi ha dato da fare più del solito perchè qui in Lama le carpe tirano da matti e questa per guadinarla l’ho lavorata a tutta canna. E poi…. ehm…

Racconta Claudio racconta.. che volevi dire?

Beh  a te non posso non dirlo…  ma oggi ho capito cosa vuol dire essere baciati dalla fortuna..

racconta…

la carpa… l’avevo guadinata dopo tanta fatica e poi una volta nella testa del guadino, mentre stavo per metterla nella nassa, ha fatto un salto e il pesce mi è volato in acqua fuori dalla nassa…

noooooooooo…e poi..?

ah niente… superato l’attimo di smarrimento, quando ho collegato il tutto, mi sono prodigato per recuperarla dall’acqua. Quando ho visto che stava ferma immobile nell’acqua vicino a riva mi sono avvicinato e l’ho ripresa e stavolta l’ho rimessa nella nassa..

Un film che uno spettatore che era sulla sponda a seguire le mie inconsuete operazioni di recupero del pescione quasi quasi stava male lui per me. E meno male che l’ho ripresa perchè cosa avrei raccontato ai miei vicini di picchetto ai quali avevo detto una piccola bugia che il pesce era finito subito nella nassa? e a quelli della mia società cosa avrei raccontato?

Insomma una disavventura finita bene…

si si a volte mi è capitato di perdere un carassio, una breme che ti scivola dalle mani e finisce per terra oppure tra l’erba vicino l’acqua, e quasi sempre questi pesci con una scodata ritrovano la via della fuga ma questa carpa è rimasta li ferma e immobile e chiedeva di essere raccolta di nuovo..

Beh allora complimenti per la bravura a catturarla questa carpona e per il fondoschiena in splendida forma..

mi raccomando non metterlo sul sito questo episodio…

no no Claudio stai tranquillo, non ci penso proprio..

ah bene bene.. ciao alla prossima.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *