LE TIGRI AZZURRE PRONTE PER IL MONDIALE OLANDESE

Manca un mese al campionato mondiale di pesca al colpo femminile che quest’anno si svolgerà in Olanda.

La nostra federazione ha deciso, a causa di forza maggiore, di concentrare lo stage di selezione in due giorni sul campo di gara Fissero a Formigosa vicino a Mantova.

Due giorni intensi, sotto un sole africano, durante i quali le 12 donne della lenza si sono cimentate con le due tecniche a più consone alla pesca delle breme, la roubaisienne e l’inglese.

Il compito del CT Giampiero Barbetta era quello di lasciare fare e di trarre le sue conclusioni dopo avere visto all’opera le contendenti con la canna in mano.

Le nostre donne hanno dato tutto, sfinite nel fisico e nella mente per carpire l’attenzione del Capitano Barbetta, nella speranza di aggiudicarsi se non la maglia da titolare almeno la canche di poter far parte del gruppo.

Ma l’agonismo femminile in Italia sta vivendo una fase di stanca con una sensibile riduzione delle partecipanti al campionato italiano femminile rispetto agli anni passati e se consideriamo che la partecipazione è dettata sempre da stimoli allora qualcosa che non torna probabilmente c’è.

Dove sono finite persone del calibro di Stefania Conforto e Veruska Zanobini, già nazionali in passato?

In ogni caso queste sono solo riflessioni dettate da un evidente calo di partecipanti e sarebbe un vero peccato se la schiera di donne agoniste della pesca al colpo dovesse restringersi ancora di più.

Abbiamo giovani promettenti che stanno dando l’anima per essere protagoniste e queste non devono essere trascurate e non sarebbe stato male se nel gruppo che parte per l’Olanda fossero state inserite anche le giovani speranze come fu fatto l’anno scorso a Firenze con Anna Sgobbo e Federica Brilli.

Ma restando allo stage dello scorso fine settimana, avendo seguito da vicino le donne in pesca, abbiamo notato un ottimo livello tecnico con alcune eccezioni sopra la media come la Simona Pollastri, Milena Camporesi, Silvina Turrini e Claudia Marchiodi, che non potevano non figurare come sicure della maglia azzurra per quanto hanno fatto vedere non solo nello stage ma durante tutto l’anno.

Avrei visto molto bene nel gruppo anche la Veruska Zanobini ma probabilmente la sua assenza sarà stata condizionata da fattori esterni alla pesca.

In ogni caso subito dietro sono state selezionate alcune donne di sicuro valore come la Franca Tagliaferri e la Veronica Visciglia quest’ultima in continua crescita tecnica.

Rimangono fuori alcune donne brave che avranno altre opportunità per mostrare il proprio valore per sfruttare le eventuali occasioni che possono capitare in futuro.

Ho visto bene Anna Sgobbo, una ragazzina terribile abituata da sempre a mangiare pane e pesca in famiglia, poi la Clara Micheli tenace e vogliosa di arrivare, Federica Brilli tra l’altro, medaglia di bronzo ai campionati italiani 2011, e altre ancora.

Ma la nazionale deve essere formata da sei persone e siamo sicuri che il CT Giampiero Barbetta, che non è uno sprovveduto, siamo certi che abbia scelto le persone giuste, dopo attente valutazioni, per essere competitivi nel prossimo mondiale in Olanda.

L’Italia femminile della pesca al colpo è pur sempre la squadra campione del mondo in carica e la responsabilità di difendere il titolo è molto grande.

Siamo certi che questa squadra saprà farsi valere e per questo gli auguriamo un grande in bocca al lupo.

Sul Fissero abbiamo rivolto alcune domande al CT Giampiero Barbetta che vi proponiamo in esclusiva assoluta su Match Fishing Italia.

Allora Giampiero siamo nello stage che dovrà determinare scelte importanti e di grande responsabilità per quanto riguarda la scelta delle ragazze che faranno parte della nazionale femminile, andrete in Olanda con gli occhi puntati addosso perchè siete i campioni del mondo in carica, come vedi tu la situazione alla luce di questo stage?

Mah ti dico che la situazione è buona, le ragazze sono preparatissime, tutte stanno prendendo molto bene e se la scelta fosse basata su questo solo aspetto la scelta sarebbe difficile perchè ripeto sono tutte molto brave.

Purtroppo quando si deve scegliere si accontenta qualcuno e si scontenta qualcun’altro e per me è sicuramente la parte più difficile da affrontare.

Però io devo scegliere e devo guardare non solo la bravura che ripeto è eccelsa in tutte le partecipanti allo stage ma anche allo stato di forma di ogni ragazza.

Mettere insieme un gruppo e doverlo gestire è una grande responsabilità come dici tu e quindi con i miei collaboratori valuteremo anche questi aspetti.

Tra le presenti abbiamo visto le così dette veterane che hanno la competizione nel sangue come la Pollastri, la Camporesi e la Turrini ma stiamo notando anche alcune giovani che si stanno comportando molto bene anche nel campionato italiano femminile e che sicuramente saranno le nuove colonne portanti del futuro del nostro agonismo femminile.

Come vedi queste giovani che stanno crescendo?

Io le vedo molto bene, sono molto brave, e se continuano così sapranno farsi spazio, ma qui oggi devo tenere in considerazione solo una scelta che riguarda sei persone e lo devo fare sulla base dei requisiti tecnici e la preparazione del momento.

La scelta di Formigosa è casuale o è dettata dal fatto che in Olanda ci troveremo un campo di gara simile dove disputare il mondiale?

Si il campo di gara è similare e anche qui troviamo le breme come ci saranno in Olanda e su quei pesci si costruirà la vittoria del mondiale.

Quindi questo campo di gara si adatta perfettamente al campo di gara olandese, poi nella pesca ci vuole anche fortuna e speriamo di averne una piccola dose quel tanto che basta per far bene.

Qual’è il vostgro programma per la trasferta in Olanda?

Si noi partiremo la domenica prima del mondiale per avere tutta la settimana a disposizione per provare il campo gara e arrivare alle due manche pronti e competitivi.

Bene Giampiero allora non mi rimane altro che augurarti un grande in bocca al lupo e guardati le spalle perchè siete i campioni del mondo e gli avversari saranno pronti ad azzanarci..

Certamente lo farò ma le nostre tigri sono certo che tireranno fuori gli artigli per difendere il titolo che abbiamo vinto duramente e con merito a Firenze dopo la sfortunata parentesi sud africana dell’anno prima.

 

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