COPPA ITALIA FEEDER 2013: IL COMMENTO DI GIUSEPPE TRANI

Come promesso ad Alessandro, a cui vanno sicuramente i complimenti per aver saputo trasformare questo suo debutto nel mondo del Feeder Fishing in un vero e proprio successo, conquistando una strameritata medaglia d’argento da protagonista, avendo appunto portato alla sua squadra appena 3 penalità, eccomi qua a raccontare la prima ed in considerazione dell’enorme successo riscosso, forse l’ultima Coppa Italia, nulla di più scontato che dal prossimo anno la Federazione, che segue con molta attenzione questo movimento, trasformi appunto questa prima edizione della Coppa Italia per Squadre di Società in un vero e proprio Campionato Italiano.

Stavolta però, a differenza degli altri miei report pubblicati su questo seguitissimo sito, vorrei raccontarvi questa manifestazione sportiva da agonista, avendo l’onore di rappresentare una delle più prestigiose società di pesca sportiva la Lenza Emiliana Tubertini.

Come nello stile di questa società alcune settimane prima avevamo organizzato delle uscite per provare il campo gara in questione il Valle Lepri anche conosciuto come Ostellato Vecchio, ed alcuni di noi avevano partecipato, anche con successo alle garette organizzate nei weekend precedenti, limitatamente agli impegni lavorativi e familiari che ognuno di noi ha, essendo questo uno sport non professionistico, comportando quindi enormi sacrifici, superati solamente dalla passione che ci lega alla pesca, quella passione che non ti fa dormire la notte prima della gara, quella passione che si tramuta in pura adrenalina che ti fa stare con il cuore in gola ad ogni cattura, placata solo quando finalmente vinti, i nostri amati amici pesci si fanno adagiare nel nostro guadino, facendoci tirare un sospiro di sollievo.

Certo i nostri amati amici pesci, ma spesso anche odiati, soprattutto quando si ostinano ad evitare le nostre esche, quando dopo un duro combattimento a pochi centimetri dal guadino, sembrano quasi prendersi gioco di noi e con un sarcastico quanto beffardo arrivederci ritornano nel loro habitat, lasciandoci a mani vuote, ad imprecare a volte, regalandoci altre notti insonni, soprattutto, quando poteva essere la cattura che ci avrebbe garantito la vittoria.

Il fascino del nostro sport sta appunto nella imprevedibilità dei nostri avversari, capaci di stravolgere qualsiasi strategia vincente, almeno sulla carta, capaci di farci rivivere ogni volta una gara diversa dalle altre, ecco questi sono gli elementi che rendono spettacolare il nostro sport, in questo caso il Feeder Fishing, ma tutto ciò può calzare a pennello anche alle altre svariate tecniche di pesca, e chi come il sottoscritto ha avuto la fortuna di praticarle, quasi tutte, senza alcun pregiudizio, non può che confermarlo.

Torniamo alla gara ed alla nostra strategia della prima prova, sulla base delle prove sul campo, ma soprattutto anche in considerazione di quanto notoriamente e più volte ribadito, anche su questo sito da affermati campioni della pesca al colpo, in inverno e comunque nei periodi freddi sono da preferire le pasture di colorazione scura, soprattutto per non insospettire le breme di considerevole taglia, di solito più diffidenti. La nostra scelta non poteva che ricadere su uno dei mix più usati Turbo Black con aggiunta di Green Marine o Expanda Gold della VDE

Purtroppo non si rileverà la strategia giusta, ed i risultati migliori l’ottengono quei garisti che hanno optato per una pastura pur sempre salata al fish ma di colore decisamente più chiara, color nocciola per intenderci.

Solo la Squadra A limita i danni che con un secondo di settore di stefano Mariotti e tre 5° posti con Manuel Marchese, Capoccia Michele e Scartabellati Marco si attestano al settimo posto della classifica provvisoria, mentre le squadre B e C occupano quasi le ultime posizioni.

In questo caso la cosa migliore è non trovare alibi, anche se nel risultato negativo della mia prima prova, ha sicuramente influito la presenza di alcuni siluri, riuscendo ad allamare un over size ad un’ora dalla fine, però dopo la terza capovolta su se stesso, a pochi metri dal guadino e riuscito a liberarsi del mio amo, facendo franare ogni possibilità di risalire la classifica di settore, ma sarebbe stato ingiusto verso coloro, come il bravissimo garista della Longobardi Milo Lombardi Gianmario, che ha costruito la sua vittoria bremona dopo bremona.

Alla fine sono stato salvato da un disonorevole BB (busta bianca) udite… udite…. grazie ad un esemplare ormai rarissimo (sinceramente non so quante ne sono state catturate negli ultimi anni) di Scardinius erythrophthalmus Linnaeus, comunemente nota come Scardola, di poco superiore ai due etti.

Preso atto della deludente prova, confortati anche dalle parole del nostro patron Glauco Tubertini, nel briefing pomeridiano, abbiamo deciso di cambiare tattica, in base alle impressioni di tutti i membri del Team ed in considerazioni delle previsioni meteo per niente rassicuranti, confermate purtroppo l’indomani con pioggia e forti venti, in primis abbiamo optato per una linea di pesca corta, compresa tra i 30 ed i 40 metri e come pastura in sostituzione della Turbo Black la Classic ed in alternativa la Gold Medal Brown sempre con l’aggiunta dell’ ottima Green Marine

Strategia risultata vincente, nella seconda prova, infatti, riusciamo a portare a casa 4 primi di settore con Manuel Marchese, Stefano Mariotti, Paolo Zaffani e Andrea di Benedetto, il mio secondo posto ottenuto in un settore tecnico in cui riesco a tenere testa, in una gara all’ultima breme ai bravissimi Angelo Pizzi del Team LBFItalia e Scalco Andrea della Lenza Club Mogliano, purtroppo completiamo il settore con Andrea D.B. che vince il suo con circa 16 Kg., ed il terzo di settore di Andrea Berzacola.

Risultati che fanno avanzare la squadra A di una posizione, ma soprattutto permettono alla squadra B e C di abbandonare le ultimi posizioni attestandosi a metà classifica, e la mia squadra con il primo di Paolo Zaffani, il quarto di Strocco Davide ed il 6° di Stefano Nonni con 13 penalità raggiunge la quarta posizione nella classifica di giornata, lasciandoci un po’ di rammarico per la deludente prima prova.

Concludo con il giusto tributo alle tre squadre che hanno conquistato il podio e che hanno ottimamente interpretato entrambe le prove, in ordine di classifica l’ASD Team LBFItalia vincitrice a pieno merito della Coppa Italia Feeder, l’ASD Città del Rubicone e la SPSD Lenza Mantovana.

Per Match Fishing Giuseppe Trani

Film fotografico delle giornate di prova

 

 

IL 9 NOVEMBRE AD OSTELLATO

 

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