VER DE VASE: DALLA CONFEZIONE ALL’AMO

Prosegue con il secondo capitolo questa nostra serie di servizi alla scoperta delle “larvette rosse”.

Questa volta parliamo di ver de vase, in particolare della fase finale, quella più importante. E forse dicendo “quella più importante” sono anche stato riduttivo.

Infatti possiamo avere la lenza migliore del mondo, ma se al pesce offriamo un boccone per niente appetitoso le nostre mangiate saranno sicuramente scarse.

Partiamo dalla prima fase che può sembrare banale ma non lo è affatto: separare le larve dalla torba.

Per svolgere questa operazione in maniera impeccabile è necessario evitare di bagnare la torba.

Mai quindi mettere larve e torba nel colino e versarci sopra l’acqua ma fare il contrario: mettere un po’ d’acqua in una magic box, il livello del liquido deve superare di un dito circa il livello del colino in esso inserito.

A questo punto possiamo metterci le larve sporche facendo attenzione che la torba non si bagni.

In questo modo la torba rimarrà a galla e le larve nuoteranno verso il fondo passando dai fori del setaccio.

Una volta che tutte le larve vive avranno attraversato il setaccio potremo sollevare quest’ultimo dall’acqua ed in esso rimarranno le larve morte e la torba lasciando sul fondo tutte le larve perfettamente vitali.

 

 

Ripetendo l’operazione una seconda volta otterremo poi delle larve  perfettamente pulite e assolutamente vitali.

 

E qui inizia il lavoro…nel senso che ora possiamo cominciare a pescare, ma la gara dura tre ore e la grande quantità di larve in così poca acqua non ha vita lunga.

Spesso abbandoniamo la nostra magic box sulla pedana del paniere, sotto il sole, magari sporcando l’acqua con le mani sporche di terra e quando superiamo la metà gara (solitamente il momento dove le mangiate si fanno più difficili) ci ritroviamo con un gruzzoletto di larve ormai esauste e che di vitale hanno ben poco.

Per evitare tutto questo sarà sufficiente cambiare di tanto in tanto l’acqua del ver de vase, magari ri-setacciandolo per eliminare le larve che nel frattempo sono morte.

Introdurre acqua gelata non è il massimo poichè lo sbalzo di temperatura farebbe soffrire il ver d vase, è sufficiente aggiungere acqua a temperatura ambiente o addirittura acqua del canale.

In questo modo avremo larve perfettamente vitali dal primo all’ultimo pesce!

 

Ed infine un  piccolo accorgimento: quando ci capita di disputare gare in inverno è bene evitare di introdurre il ver de vase in acqua che, a causa della temperatura esterna, sfiora lo zero termico. Se la temperatura dell’acqua che abbiamo nella nostra bacinella è inferiore ai sei/sette gradi sarebbe meglio lasciare il ver de vase nella confezione in mezzo alla torba dove starà sicuramente meglio.

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