CAMPIONATO ITALIANO SENIORES: intervista a Marco Genovesi

Appena conclusa questa prima prova, Federico Cirilli ha intervistato per noi il campione Marco Genovesi.

Buona lettura….

 

[FEDERICO]- Ciao Marco…. inizio complimentandomi per la vittoria di oggi. Dopo l’edizione 2012 che ti ha visto tra i protagonisti, hai subito iniziato alla grande questo Campionato Italiano Seniores 2013.
Cosa ci dici di questa prima prova disputata al Cavo Lama, quali sono le tue impressioni e quelle che hai raccolto tra i tuoi amici ?
[MARCO]- Guarda Federico, come avrai notato anche tu che hai gareggiato forse nella zona più difficile (Pozzi), abbiamo tutti trovato un Cavo Lama sofferente, questo per cause diverse dall’acqua al periodo di frega e per ultima anche a causa di quella fastidiosissima patina verde in superficie che ha creato non pochi problemi soprattutto in alcune zone. Sicuramente la maggior parte dei commenti non sono stati positivi ma se si fosse pescato senza il disturbo di queste micro alghe in alcune zone si sarebbe preso sicuramente di più. Per il centrale e tutti i campi collegati che soffrono la mancanza di acqua c’è poco da dire, purtroppo ci stiamo portando dietro i traumi del terremoto anche sul canale, speriamo che il tutto si possa sistemare al più presto. Questo campo di gara è un bene per la pesca è speriamo si possa utilizzare nel pieno delle sue possibilità anche se forse il lama da 80-100 pesci è solo un ricordo.

[FEDERICO]- Entriamo nella tua gara… Tu eri nella zona “Ponte di Ferro”, dove fin dai giorni antecedenti la gara, si è registrata una buona pescosità, come hai impostato la gara e di conseguenza come hai impostato la pasturazione ?
[MARCO]- In questo tratto non ci avevo mai pescato, e nelle giornate di prova l’ho trovato molto interessante dal punto di vista della pesca. Ci sono diverse alternative che permettono di trovare quei pesci nelle varie fasi della gara che possono fare la differenza. Personalmente devo dire che sono stato abbastanza fortunato perché nella prima fase della gara ho preso una carpa che sicuramente mi ha aiutato non poco, soprattutto perché dopo si pesca sicuramente più tranquilli. Devo dire che in maniera abbastanza positiva, la pesca sul fondo a roubaisienne avrebbe reso abbastanza bene, come la pescata a galla nella seconda parte della gara. Purtroppo queste due impostazioni hanno subito molto la presenza di tantissimo sporco sull’acqua, ma sicuramente la possibilità di pescare sulla sponda opposta all’inglese è stata la più penalizzata. Durante la pasturazione iniziale ho scodellato quattro palline di pastura scura, Carassius Dark mescolata a Winter crash a tredici metri, assieme a due palline piccole di bigattini incollati. Sulla linea corta, davanti alle cannine sempre 4 palline di pastura farcite di bigattini morti ma leggermente più bagnata in modo che tenesse di più. Sul gradino dalla parte opposta ho dato 6 palline di pastura morbida a scoppiare e quattro palline piccolissime di bigattini incollati. Durante la gara ho alimentato con qualche fiondatina di bigattini a 13 e ho riscodellato due volte una pallina di pastura con all’interno una di colla.

[FEDERICO]- Regalaci qualche segreto, spiegando qualche lenza risolutiva ?
[MARCO]- Io ho pescato con una lenza da 1gr e poi 0.75 e 0.50 queste sul fondo, appoggiato circa 5cm all’inizio poi 15cm. Come amo e terminale ho usato un Katana serie 1171 del 18 con filo Smart SLR 0.10 innescando uno o due bigattini alternando spesso. Secondo me uno degli aspetti importanti è leggere bene come i carassi vogliono essere pescati, il tipo di invito che serve per procurarsi una mangiata, cosa che in queste condizioni di pesca lenta e difficile, sicuramente è l’aspetto fondamentale per tutte le tecniche che si potevano utilizzare in questo tratto. Se si aspetta solo che il galleggiante affondi si prende sicuramente meno.

[FEDERICO]- Tu rappresenti nella pesca al colpo la Paioli Sport S.p.a. – MAVER Italia, quali prodotti hai usato per disputare questa gara ?
[MARCO]- Come pasture ti ho già detto Carassius Dark e Winter Crash con tortue di mais, mentre per pescare all’inglese avevo preparato Carpa Carassio e Winter Crash. Per le lenze ho montato i galleggianti Flow con deriva in acciaio e antenna in plastica, lenza costruita su filo Genesis , terminale SLR e ami 1171 sulla ruba e 1130 sull’inglese.

[FEDERICO]- La prossima gara è nel Canal Bianco ad Adria, quatto consigli per chi non ci ha mai ancora pescato…..
[MARCO]- Il Canal bianco è un bellissimo campo di gara, non ho disputato tantissime gare e quindi dare dei consigli sul tipo di pesca nel periodo della seconda prova non mi è facilissimo. Sicuramente è un canale dove occorrono tante lenze da 2-3 grammi fino a 30-40, questo a causa della variabilità della corrente dovuta principalmente alle maree. Sicuramente nelle attrezzature indispensabili ci sono una buona pedana per posizionarsi ed una nassa lunga almeno 3,5 o ancora meglio 4 metri. Come galleggianti consiglierei i Flow fino a 8-10 gr come galleggianti normali e le vele River 2 e Sonar per pescare più fermi con grammature più alte. Pasture Abramis Black mescolata a Fondo competition o alla Belge Classic, una nuova pastura inserita quest’anno veramente ottima per le breme. Come terra un mix di terra di Somma nera e terra di fiume con l’aggiunta di bentonite grigia in quantità variabile in funzione della velocità dell’acqua.

[FEDERICO]- Béhh Marco, sei come al solito gentilissimo e disponibilissimo, grazie di questa chiacchierata e un grande in bocca al lupo per questo Campionato Italiano !!!
[MARCO]- Grazie a voi di Match Fishing Italia ed un saluto a tutti i lettori da Marco Genovesi.

Per MATCH FISHING ITALIA
Federico Cirilli

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