FEEDER FISHING SELETTIVE NORD: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Domenica 2 giugno si è svolta sul Canale la Fiuma Mandria Nuova la seconda prova valevole per il girone Nord di qualificazione per la Finale del Campionato Italiano Individuale di Feeder 2013.

Prima di trattare la parte relativa al commento dei risultati e delle classifiche, permettetemi di iniziare questo reportage raccontandovi un gesto che ci riconcilia con quello che dovrebbe essere patrimonio di ogni agonista, in qualsiasi genere di sport, stiamo parlando di etica e lealtà sportiva.

Il protagonista di questo gesto è un mio compagno di squadra della Lenza Emiliana Tubertini Paolo De Guidi, è questo ci rende ancora più fieri di averlo con noi.

Paolo de Guidi

 

Paolo a pochi minuti dal suono della sirena di fine gara aggancia un bel pesce, un carassio stimato intorno al mezzo chilo, inizia il recupero ma quando è a pochi centimetri dal guadino suona inesorabile il segnale di fine gara, quindi veramente ad una manciata di secondi dalla fine il pesce è nel guadino, a questo punto Paolo potrebbe, in considerazione che nessuno può contestargli la validità del pesce, in quanto nessuno ha potuto vedere se il pesce era stato guadinato prima o dopo la fine metterlo in nassa e portarlo alla pesa, invece senza nessuna esitazione si alza in piede sul suo panchetto, richiama l’attenzione dei concorrenti alla sua destra ed alla sua sinistra (vista la fitta vegetazione di canne era impossibile vedere il proprio vicino di picchetto), e rimette in acqua il carassio, ecco quando me lo ha raccontato ho proferito due sole parole “SEIIII UN GRANDEEEEE”.

Quel pesce poteva dire ottenere un piazzamento migliore e potersi giocare le ultime chance nell’ultima gara, nonostante tutto Paolo De Guidi non ci ha pensato un solo istante ed ha fatto la cosa più giusta, un vero Campione non è sempre colui che vince, ma è colui che sa trasmettere quegli ideali di cui si fa promotore lo sport in generale.

Giuseppe Trani

 L’INTERVISTA A MARCO MAZZETTI

CITTA’ DEL RUBICONE DAIWA FC

 

Abbiamo intervistato Marco Mazzetti un new entry nel mondo del feeder ma che sta facendo tanto rumore visto che dopo due gare (Canalbianco e Fiuma) si trova in testa alla classifica con due penalità.

Marco Mazzetti è di Bologna, è un enfat prodige della pesca tant’è che in passato ha indossato anche la maglia della nazionale giovanile ed ha scritto il suo nome addirittura nell’albo d’oro del campionato italiano individuale risultando così il più giovane agonista ad avere vinto lo scudetto tricolore seniores.

A Marco abbiamo chiesto di svelarci i segreti della sua gara in Fiuma.

Si la Fiuma si è presentata molto difficile tanto che per vincere la diffidenza dei pesci ho dovuto pescare quasi tutta la gara con un amo del 22 e terminale del 0,10 e ho lanciato sempre giù dallo scalino dalla parte opposta e riesco a realizzare un peso di 4100 grammi. Ho rotto due volte e altre volte ho slamato per via dell’amo così piccolo e poi ho sbagliato una decina di mangiate. Ho usato un pasturatore da 20 grammi tipo SMALL e dentro ho sempre messo della pastura con qualche bigatto morto.

Ma per fare la taglia che soluzione hai escogitato visto che io per esempio faccio 16 pesci e chiudo a  1760 grammi mentre tu con 15 pesci fai 4100 grammi…

Considera che dentro ci ho messo anche una carpa da mezzo chilo e io ho pescato sempre con i bigatti morti.

Io per esempio con il verme non ho visto una mangiata a differenza di altri che hanno preso pesci a vermi mentre io ho sempre messo due bigatti bianchi a penzoloni sull’amo del 22.

Posso dire che il tuo settore è stato anomalo visto che si sono contati ben tre assenti pensi di essere stato favorito da questo fatto?

Non è una bella cosa e non aiuta la regolarità perché in una selettiva per il campionato italiano avere tre assenti è un fatto da criticare e bene ha fatto Molinari sul nostro sito a raccomandarsi con i concorrenti di segnalare l’eventuale rinuncia.

Io sono stato fortunato perché avevo un assente sotto di me e gli altri due erano in picchetti lontani.

Che pastura hai usato per la tua gara?

ho usato metà pastura da breme e metà carpa e carassio della ditta Maver. La pastura da breme è una nuovo prodotto specifico da feeder che sto testando mentre quella da carassio è la normale carpa carassio della Maver con base al coriandolo.

Insomma Marco due gare e due gare e due primi ma dove vuoi arrivare?

beh l’importante è arrivare in finale dopo la gara sul Brian e questo obiettivo dopo la gara della Fiuma l’ho raggiunto poi vedremo.

Ti piace molto la pesca a feeder?

Si molto anche quando ero più giovane e sto riscoprendo nuovi stimoli che mi fanno emozionare come ai vecchi tempi.

 

 L’INTERVISTA A RICCARDO FAVALINI

GPO IMOLESE TUBERTINI

 


A Riccardo Favalini facciamo alcune domande. Dopo l’exploit dell’anno scorso dove hai terminato la prima edizione del campionato italiano feeder con la conquista del podio e l’accesso nel gruppo del team Italia ti ripresenti anche quest’anno alla grande facendo vedere di che pasta sei fatto insomma due gare e due primi niente male direi..

si un bel biglietto da visita in Fiuma è venuta fuori una bella gara non tanto pescosa nel mio settore io ho pescato sempre di là e ho avuto la fortuna di prendere una carpetta da 1200 grammi che ha dato morale in un momento di crisi ma poi sono entrati anche i carassi (una quindicina) che mi hanno permesso di fare una pescatina di poco superiore ai tre chili.

 

La gara l’hai impostata su una unica linea di pesca oppure avevi preparato anche altre soluzioni?

si la gara l’ho fatta tutta sulla sponda opposta ma avevo una gran fiducia anche sulla pesca corta sui 7 – 8 metri con un fondo iniziale importante fatto di mais, pastura e bigatto incollato.

Ho provato alcune volte per circa 15 minuti ogni volta ma non ho visto nessuna mangiata.

Per la pesca lunga sull’altra sponda ho pescato con un verme all’amo e un morto a chiudere.

 

Ho sentito altri come Mazzetti e De Pascalis Massimiliano che per vincere si sono affinati con amo e filo (22 e 0,10) mentre tu che soluzioni hai adottato?

Io ho pescato con un amo piccolo ma non piccolissimo un 18 della serie 15 con del filo dello 0,11 le mangiate erano difficili con dei piccoli segni sul quiver e cos’ qualche pesce è uscito.

 

Ho visto una Fiuma andare per poi fermarsi e poi ripartire piano un bel campo tecnico che ha richiesto dei feeder diversi in base alle circostanze?

si secondo me queste situazioni rendono il canale molto tecnico, io non ho molta praticità infatti sono partito con un pasturatore da 20 grammi ma non stava fermo poi ho aumentato con un 28 grammi e così ho visto delle mangiate un po’ più sincere.

A filo dritto vedevi solo dei segni e non li prendevi mentre con il fillo con un po’ di pancia le mangiate erano decise.

 

La lunghezza del terminale?

io ho pescato con un terminale abbastanza lungo di circa un metro mentre con la canna con il terminale da 50 cm ho visto molti più rifiuti.

 

Bene Riccardo ora il Brian..

Si il Brian mi piace molto e ricordo l’anno scorso che sono uscite due gare bellissime e speriamo che anche quest’anno si possa replicare. Il Brian si presta molto per la pesca a feeder secondo me.

 

L’anno scorso come sono andate le tue gare in Brian?

molto bene sono uscito con un primo e un secondo il sabato ho fatto il primo con quasi 15 chili di carassi e la domenica ho fatto il secondo con più di 10 chili.

 

Allora ti auguro un grande in bocca al lupo per il proseguo del tuo campionato.

Grazie Alessandro crepi .

 

IL COMMENTO DI GIUSEPPE TRANI

LENZA EMILIANA TUBERTINI

 

Per il sottoscritto e per la Lenza Emiliana Tubertini tutta, compreso il nostro Patron Glauco, che sin dall’inizio della nostra avventura ci ha raccomandato un’unica cosa “Il rispetto delle regole sempre e comunque” oggi il nostro Campione, colui che ha ottenuto il risultato migliore è proprio lui Paolo De Guidi, e prendendo in prestito il testo di una famosa canzone del grande De Gregori e modificandola un po’, gliela dedichiamo:

Ma Paolo non aver paura di rilasciare un bel pesce, non è mica da questi particolari che si giudica un pescatore, un pescatore lo vedi dal coraggio, dalla correttezza e dalla lealtà……..”

Alla luce dei risultati odierni i primi 21 della classifica che hanno totalizzato un massimo di 7 penalità, in virtù del mezzo scarto e quindi entro la soglia delle 12 penalità (considerando che per la legge dei grandi numeri la soglia della qualificazione è di 12 penalità circa) hanno già staccato il biglietto per la Finale che si svolgerà in tre prove sul Canale Circondariale di Ostellato, e tra questi ben 6 della Lenza Emiliana, oltre al sottoscritto  Paolo Zaffani, Michele Capoccia, Manuel Marchese, Andrea Berzacola e Marco Scartabellati.

Per gli ulteriori 23 posti disponibile bisognerà aspettare l’ultima prova che si svolgerà in 21 luglio sul Brian. Ma torniamo alla cronaca della gara, un canale veramente tecnico, reso ancora più difficile dai continui cambiamenti climatici di questa pazza primavera, con un fiume Po già a livelli idrometrici altissimi, che in questo weekend è risalito di ulteriori 30 cm.

La pesca vincente è stata quella effettuata sulla tre quarti del canale fino a pochi metri della sponda opposta, cercando di insidiare i diffidenti carassi, qualche breme gli immancabili gattini e tentare di giocarsi il jolly con qualche carpa, sperando di catturarne qualcuna di dimensioni contenute intorno al  chilogrammo per avere qualche chance di portarle a guadino.

L’attrezzatura utilizzata dalla Lenza Emiliana per questa seconda prova, partendo dalle canne rigorosamente ad azione Light e Medium, la scelta non poteva che ricadere sulle Trinity e sulle Telica nelle versioni da 10ft e 11 ft, a cui sono stati abbinati mulinelli Kobe 6500 e Vertigo 5500 imbobinati con dello spinner dello 0,18-0,20 e shock-leader sempre dello spinner dello 0,24 .

Come pasturatori sono stati utilizzati gli open end plastic nella versione small da 20 a 44 grammi in base alla corrente, finali da 80-100 cm del Fluorin dello 0,12-0,14 ed ami della serie 18 e 26 nelle misure dello 14-20. Per la pasturazione abbiamo utilizzato un mix di Turbo Black o Classic miscelate con la Hi pro Carp e la Fondo Big.

 

Per quanto riguarda il feeder fishing girone nord l’appuntamento è per la terza prova in Brian di selettiva del campionato italiano.

foto azione di pesca a feeder dal sito web www.gofishing.co.uk

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *