33° MONDIALE PER CLUB: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

A qualche giorno dal mondiale per club in Brian abbiamo pensato di sentire il parere di alcuni protagonisti e cercare di capire quali sono le loro “impressioni a freddo”.

Abbiamo così intervistato due campioni della Ravanelli Trabucco, Gigi Sorti e Maurizio Fedeli, ma anche Angelini Jacopo in rappresentanza della Lenza Biancazzurra Tubertini della repubblica di San Marino.

Inoltre visto il grande successo organizzativo che ha raccolto la manifestazione ci è sembrato importante sentire il parere della Federazione che abbiamo intervistato nella persona di Antonio Fusconi.

Non ci resta che augurarvi buona lettura…

Luca Caslini

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GIGI SORTI

TEAM RAVANELLI TRABUCCO

 

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Allora Gigi, a parte tanto lavoro arretrato cosa ti rimane di questo mondiale?

Rimane una sensazione di sconfitta per non aver trovato le giuste soluzioni, soprattutto nella pesca dei cefali non siamo riusciti a trovare il bandolo della matassa. Sai in una gara ci sono tante soluzioni, 50/100 soluzioni diverse. Nel programmare una gara devi sceglierne due o tre e percorrere quelle. Purtroppo quelle che abbiamo scelto non si sono rivelate efficaci. Soprattutto, come ho detto prima, nella pesca dei cefali. Quella è una pesca che non facciamo spesso, direi quasi mai, e non siamo riusciti a trovare le soluzioni giuste.

Riesci ad individuare l’errore più grosso, quello che avrebbe potuto svoltare il vostro mondiale?

Sai, forse il fatto di non aver scoperto subito le carte pescando all’inglese alla fine ci ha un po’ penalizzato.

In che senso?

In settimana, quando ci siamo riusciti, abbiamo pescato poco all’inglese ed abbiamo visto che era una pesca che rendeva quando si riusciva a praticare. Così per non scoprire troppo le carte abbiamo cercato di non dare troppi indizi. Forse se l’avessimo fatto tutti sarebbero usciti all’inglese ed il pesce si sarebbe mosso di più sulla sponda opposta e forse la pesca all’inglese era a noi un pochino più congeniale.

Non avete pescato all’inglese perchè avevate molti occhi puntati addosso durante le prove?

Inizialmente perchè l’acqua correva e sulla sponda opposta non c’era pesca. Poi quando siamo riusciti a pescarci abbiamo visto che si prendeva e abbiamo deciso di non pescarci con continuità perchè, come detto prima, volevamo evitare di scoprire troppo le carte.

Ma allora perchè durante la gara di sabato ci avete pescato poco?

Sabato c’è stato un calo di pescosità che è stato decisamente anomalo rispetto al trend della settimana. Dal lunedì la pescosità è andata in costante aumento ed il calo del sabato ci ha colto un po’ alla sprovvista, per noi è stato abbastanza inspiegabile. Poi domenica la pescosità e tornata a salire, soprattutto però nella pesca dei cefali.

Pensi quindi che la chiave di volta fosse quella?

Quella sicuramente è stata una cosa importante. Non capire il modo di mangiare dei cefali ci ha penalizzato molto.

Beh, complimenti comunque sia a te per i tuoi risultati personali sia alla squadra perchè comunque siete arrivati a giocarvelo un mondiale, e non ci si arriva per caso…

Grazie, arrivarci è stata davvero una grande soddisfazione, peccato per il risultato finale ma davvero ce l’abbiamo messa tutta… e comunque ci riproveremo.

Grazie Gigi alla pross….

Aspetta, una cosa…

Dimmi Gigi…

Approfitto per ringraziare tutti per l’impegno profuso in questo mondiale, i miei compagni di squadra, Marco e Walter, Casa Ravanelli, tutto lo staff, i tifosi e tutti tutti davvero tutti sono stati fantastici.

Anche noi ringraziamo voi, comunque ci avete fatto vivere delle grandi emozioni.

 

 MAURIZIO FEDELI

TEAM RAVANELLI TRABUCCO

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Ciao Maurizio, mi avevi scritto per messaggio che eri un po’ incasinato ma ti ho voluto disturbare lo stesso. Ormai è passato qualche giorno dalla fine del mondiale, come va?

Va che ora dobbiamo guardare avanti. Se vogliamo tornare a disputare un mondiale dobbiamo tornare a vincere. In ogni caso è stato un mondiale molto emozionante anche se poi alla fine è andata male e abbiamo sofferto. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire.

Se potessi riavvolgere il nastro e tornare indietro cosa faresti o non rifaresti?

Forse personalmente riferendomi solo alle due gare, rifarei le stesse scelte sperando in un po’ più di buona sorte visto che faccio un quinto ad un passo dal terzo ed un terzo ad un passo dal primo. Però c’è da dire che nei settori dove ho pescato io di cefali ne sono usciti pochi. A livello di squadra invece bisognava curare meglio la pesca dei cefali poichè in molti settori si è vinto o ci si è piazzati grazie a quelli.

Una sconfitta che comunque ha dimostrato che siete un grande team, seppur nell’amarezza di una sconfitta…

Perdere non è mai bello ma credo che tutti abbiano capito che abbiamo dato il massimo. Quando non si vince vuol dire che qualcosa si è sbagliato, tutti.  C’è stata sicuramente qualche pecca ma vincere è sempre difficile e non bisogna lasciare nulla al caso perchè le nazioni forti sono sempre di più ed è sempre più facile pagare caro gli errori. Desidero comunque ringraziare tutta la gente di Soresina che ha creduto in noi. Li aspetto numerosi al campionato Italiano per darci il loro supporto per dimenticare in fretta questa sconfitta…

Grazie delle risposte Maurizio e del tempo che ci hai dedicato nonostante gli impegni…

Figurati, grazie a voi.

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JACOPO ANGELINI

LENZA BIANCAZZURRA TUBERTINI RSM

 

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Allora Jacopo, al di là del risultato sotto le aspettative cosa ti è rimasto di questo mondiale? 

Sì, conservo dei bei ricordi perché un mondiale è sempre un mondiale. Siamo sicuramente partiti con altre aspettative di risultato poichè anche se per noi era un canale “estero” puntavamo a qualcosina di più. Solo due di noi ci avevano pescato ma diversi anni fa, per il resto eravamo digiuni del canale.Ci abbiamo messo molto impegno partendo dal venerdì prima e puntavamo ad un risultato finale tra la quinta e la decima posizione. Non ce l’abbiamo fatta ma è stato comunque bello stare insieme dieci giorni. Noi siamo un gruppo di amici oltre che una squadra, ci sentiamo spesso anche per cose oltre la pesca. E poi siamo tutti giovani, questo mondiale ci sarà comunque utile per arricchire il nostro bagaglio di esperienza.

Vuoi dirci invece qualcosa riguardo il canale?

Noi ci aspettavamo un canale diverso, pensavamo al classico canale con la pesca dei carassi all’inglese. Sinceramente questa pesca ai cefali ci ha un po’ sorpreso. Ottima l’organizzazione dell’evento anche se i lavori appena terminati non hanno permesso a nessuno di pescare in questo tratto per molto tempo. Forse diversamente sarebbe aumentata la pescosità. Infatti abbiamo provato tre giorni fuori dal campo gara e il pesce “ti mangiava la canna”. Invece ad inizio settimana nel campo gara si fceva fatica a bollare. Anche l’aumento della quantità di fouilles deciso nella riunione dei capitani di venerdì ci ha messo un po’ in difficoltà perchè non avendo grandissima esperienza non sapevamo come avrebbe reagito il pesce alla maggiore quantità di larve.

Quindi alla fine promosso o no?

Promosso con riserva, canale molto tecnico e difficile, forse fin troppo. Comunque da promuovere in attesa che la pescosità aumenti e torni ad essere il canale che conoscevamo. Ottima invece l’organizzazione, sicuramente da promuovere a pieni voti. In ogni caso la difficoltà del canale non deve essere per noi un alibi, anzi, rende ancora più onore ai vincitori.

Bene allora appuntamento alla prossima…

Speriamo, ma prima di chiudere volevo passare ai ringraziamenti, che sono davvero tanti e la paura di dimenticare qualcuno c’è. Ringrazio quindi tutti, con una citazione particolare al nostro sponsor Tubertini che ci ha dato una grossa mano dal punto di vista tecnico, in particolare nelle persone di Glauco, Ferruccio e Simone (Tubertini Gabba e Carraro ndr), ai nostri sponsor sammarinesi ed uno davvero grande alle nostre famiglie. Tutti noi hanno un proprio lavoro e soprattutto una famiglia e senza l’aiuto dei famigliari non sarebbe stato possibile vivere questi 10 giorni fantastici. Ci hanno fatto vivere un sogno. Grazie davvero di cuore.

ANTONIO FUSCONI

 COMITATO DI SETTORE FIPSAS

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Antonio, con te cominciamo parlando dell’organizzazione dell’evento che sembra essere stata impeccabile…

Sono stati davvero bravi, il comitato organizzatore, la sezione provinciale di Venezia, il comitato regionale Veneto e tutti quelli che hanno reso possibile l’evento. Ho visto davvero tante manifestazioni internazionali ma credo che questa sia sicuramente tra le migliori mai organizzate, sia dal punto di vista della presenza di forza umana sia come logistica.

Il successo di pubblico gratifica dell’impegno, sembrava che l’interesse per la pesca stesse scemando ed invece…

Non sono d’accordo, è stato un grande successo di pubblico ma lo sono stati anche gli ultimi campionati italiani. L’amore per questo sport è ancora vivo in molti di noi…

Sul canale elogi e qualche critica…

Il canale è stato davvero tecnico e difficile, lo dimostrano i pesi inferiori a quelli ai quali ci aveva abituato il Brian. Ricordo però una coppa latina del 2007 proprio qui nel Brian quando Italia, Spagna, Portogallo, Belgio e Francia si sfidarono e vinsero i francesi con una pesca ai cefali in condizioni molto simili a queste. Anche i siluri erano già stati catturati, ed in buon numero, nell’eccellenza dello scorso anno, soprattutto nelle prime due zone.

Quindi canale promosso?

Prima bisogna dire che la Federazione ha proposto il Brian perchè la provincia e la regione si sono rese disponibili a contribuire ai lavori e quindi si è colta al volo l’occasione per fare lavori importanti e molto costosi che diversamente non si sarebbero potuti fare. Quindi le scelte spesso non sono solo tecniche ma anche politiche e questo ci permette di creare o rinsaldare rapporti con le istituzioni locali, che poi sono quelle che hanno in gestione le acque.

Bene Antonio ancora complimenti a te e a Natucci che vi siete prodigati alla fine anche come assistenti alla pesa, sempre presenti e attenti a tutto.

Grazie a voi per l’attenzione e arrivederci a presto in altri eventi.

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