UNA PESCATA SUL PIAVE

I fiumi veneti sono tra i più belli e pescosi d’ Italia, vuoi per i colori delle acque vuoi per via della fauna presente, vi troviamo infatti ancora tante specie tra cui cavedani, barbi nostrani e pighi che evocano le “migrazioni” di tanti bolognesi negli anni d’oro delle Fiat124 e 128 in quattro e tanti sacchi di bigattini appesi.

Da un paio di stagioni pesco in una società di Ve, lenza Club Mogliano Preston, e come lasciarsi sfuggire la possibilità di pescare in queste bellissime acque?

Ed è così che in questi giorni mi trovavo da quelle parti per preparare una gara domenicale, e non ho resistito nel farmi accompagnare dall’amico nonché compagno di squadra Alberto Ferrari, che abita proprio a poche centinaia di metri dal Piave precisamente a Zenson di Piave.

Dopo aver guidato per almeno 2 ore e mezza passo a trovare l’amico Roberto nel bellissimo e fornitissimo negozio Sport Sile, direi il più completo negozio della zona, consiglio comunque a chi non vi fosse mai stato di farvi un passaggio tanto è l’assortimento e la competenza in ogni settore.

Tra un saluto e l’altro ci ritroviamo sulle sponde del Piave verso le 14, l’acqua di un bel verde smeraldo è molto lenta ed i 6metri di fondo ci consigliano comunque di equipaggiare le nostre nuove bolognesi Forteza Gold da 7m dell’Italica con dei galleggianti da 2 e 3 grammi, per pescare alla passata classica con tanti bigattini incollati con il ghiaino.

Dopo alcuni bei pesci ci vengono a trovare tante alborelle che non ci lasciano più entrare in pesca, dopo alcuni tentativi innescando il mais decidiamo di cambiare drasticamente l’impostazione, bagnando un paio di kg di pastura al formaggio ed integrandola con 1kg di terra di fiume e mezzo kg di vermi tagliati.

La scelta del verme ci permette innanzitutto di scansare le alborelle e soprattutto di utilizzare finali dello 0.10 che ci aiuteranno a forzare i grossi pesci che finora, per lo più, si sono rifugiati , rompendo il finale dello 0.07, in mezzo ai sassi del sottoriva.

Una decina di belle palle strette e farcite di lombrichi e siamo di nuovo in pesca, le mangiate si susseguono e finiscono in nassa una decina di bei cavedani sul kg, oltre a tanti pescetti che comunque continuano ad attaccare l’esca sebbene voluminosa.

Verso sera ci viene a trovare un pescione, direi una bella carpa o un barbo comunque superiore ai 3kg che dopo una mezzoretta di combattimento decide di non volersi far fotografare e spezza il finale.

Bel pomeriggio in riva ad un fiume stupendo come ce ne sono tanti in zona e che mi riprometto di venire a saggiare a breve.

Un saluto a tutti i lettori di Match Fishing da Zenson Di Piave
Mauro Felicani

piave4

piave 10

piave7

piave17

piave 18

piave11

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *