CAMPIONATO ITALIANO FEEDER: AD OSTELLATO LA PRIMA DELLE TRE SFIDE
Finalmente il fatidico giorno della prima prova del campionato italiano a feeder è arrivato ed è stato consumato tra soddisfazioni e rimpianti come sempre succede in una gara di pesca.
Ma iniziamo con ordine, prima di raccontare cosa è successo in gara, parliamo del raduno dove numerosi concorrenti arrivati da diverse regioni d’Italia hanno ascoltato con attenzione le comunicazioni del giudice Floriano Camanzi della sezione Fipsas di Ravenna il quale ha spiegato come si articola l’attività 2013 del feeder fishing.
Al termine del discorso sono iniziati i sorteggi e tutti erano curiosi di vedere quali scontri si sarebbero consumati tra i diversi big del feeder tra i quali anche numerosi componenti che hanno partecipato agli stage pro nazionale e agli stessi componenti della nazionale sud africana.
Stefano Linati, prima del rompete le righe, ha chiesto la parola per ricordare Eugenio Maggi, un feederista già componente della prima nazionale purtroppo prematuramente scomparso e al quale tutti hanno tributato un caloroso applauso.
E così si arriva sul campo gara dove sono ben disposti i commissari della società organizzatrice il Castello Maver di Ferrara, coadiuvati da Alberto Guerzoni, i quali hanno dato il via alle ostilità alle ore 9,30.
La partenza è stata al rallentatore, pochi pesci quà e là senza una direzione strategica ben precisa.
I 69 agonisti finalisti, usciti dalle selettive nord e centro sud, sono partiti chi sulla linea di metà canale e chi invece sulla tre quarti mentre nella seconda parte della gara, in molti si sono allungati fino a pochi metri dalle canne sull’altra sponda.
Due le strategie d’attacco, messe a punto dopo le varie prove dei giorni precedenti, chi ha usato subito bigattini incollati e chi ha dato fiducia alla pastura.
Ovviamente sui piatti si sono viste esche tra le più svariate, dal ver de vase, consentito in questa gara, ma anche vermi, bigattini vivi e stirati, orsetti, caster e mais.
Nella gara di prova del venerdì il pesce è uscito e chi ha pescato lungo ha avuto in linea generale ragione su una pesca più corta.
Ma quello che succede il venerdì e il sabato non sempre è trasportabile come impostazione alla domenica nella gara ufficiale e infatti in molti hanno visto svanire le certezze dei giorni precedenti a causa del pesce che ha risposto in modo abulico e non in maniera omogenea nei vari settori.
Così al raduno, dopo la gara, si sono ascoltati i commenti dei concorrenti con alcuni che dicevano di avere avuto soddisfazione pescando con il bigattino incollato e altri con la pastura perché con l’incollato dopo due ore la nassa lamentava una inaspettata carestia di pesce e viceversa.
Fortuna che queste gare a feeder durano cinque ore così tutti hanno la possibilità di raddrizzare la baracca se qualcosa fosse andato storto.
Proprio il caso del sottoscritto, convinto di fare fuochi e fiamme con la strategia messa a punto il giorno prima con incollato e pelletts insieme, che ha penato non poco per trovare qualche pesce di taglia arrivato solo nella parte finale, in zona Cesarini, grazie ad una modifica alla strategia di pesca.
Dal bigatto incollato al feeder pieno di pastura e bigattini stirati il passo è stato breve e allungando la pesca sotto le canne dall’altra parte con un bel terminale del 18 e un amo del 10 con 5/6 bigattini morti innescati sono usciti quattro pescioni over size mentre il quinto si è clamorosamente slamato a pochi centimetri dal guadino.
Il mio amico Marcello Corbelli in una situazione del genere avrebbe detto un rosario di madonne che un turco al confronto farebbe ridere ai polli, ma il toscanaccio di Siena oggi ha messo il suo sigillo vincendo con maestria il settore.
Come abbia pescato il sor Corbelli lo scopriremo solo vivendo anzi solo leggendo match fishing nelle prossime ore.
Ovviamente leggeremo anche il commento di Angelo De Pascalis, oggi al picchetto A2 ma bravo e fortunato a sfruttare l’assist di Verter Bergonzoni che è risultato assente alla gara regalando quindi un esterno al campione della Preston.
Sicuramente Verter avrà più di un caffè pagato dal Depa ma attenzione è clamoroso vedere come in questa gara parecchi pezzi da novanta hanno clamorosamente fallito l’appuntamento pregiudicando di fatto tutte le speranze, salvo per chi è già in nazionale nel 2013, per accedere al Club Azzurro del 2014.
I nazionali come Massimo Vezzalini che fa 5; Massimiliano De Pascalis fa 7, Moscati Michele fa 5 come Angelo Pizzi e Marco Mazzetti che fino ad ora non aveva quasi mai sbagliato una gara sul Circondariale, ma vanno male anche Favalini Riccardo, il CT della nazionale Mario Molinari e pure Michele Capoccia come l’ex nazionale Andrea Caruso.
Insomma una bella lista di big che pur avendo i denti oggi non hanno avuto il pane della vittoria.
Chi saranno i 13 concorrenti che entreranno nel gotha del feeder italiano insieme alla nazionale 2013 e al campione italiano 2013 lo scopriremo solo al termine del campionato italiano con le ultime due prove che si svolgeranno su questo meraviglioso campo di gara a metà ottobre.
Ovviamente sono ben graditi i vs commenti sulla pescata di oggi.
Io ho trascorso tre giorni bellissimi in compagnia di tanti amici, catturando tanto pesce nelle prove, e al di là del risultato (un quarto che al primo anno non è male) devo dire che questa pesca è davvero intrigante e più tecnica di quanto pensassi.
Alla prossima.
Alessandro
Campionato Italiano Feeder 1 prova di finale
ANGELO DE PASCALIS
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IL RADUNO