Canale Scolmatore (LI): 52° Trofeo Città di Cecina

A volte è una fortuna che il meteo sbagli le previsioni! Per Domenica 15 Settembre 2013 aveva dato pioggia a dirotto sulla costa livornese, e invece il tempo ha retto, permettendo con ciò il regolare svolgimento del Trofeo a coppie di Pesca al Colpo Città di Cecina disputato anche quest’anno sullo Scolmatore dell’Arno, nel noto campo di gara che interessa il tratto del canale compreso tra il ponte della S.S. 206 a Vicarello (fraz. di Collesalvetti, LI) e quello di Mortaiolo (altra fraz. di Collesalvetti).

Certo, non è stato possibile pescare in piena tranquillità, con la pioggia minacciata per tutta la mattina da un cielo completamente coperto e da nubi gonfie d’acqua che coprivano i monti vicini, e inizialmente il tempo incerto ha fatto anche temere che avrebbe reso abulico il pesce, come spesso succede, ma tutti i concorrenti s’erano ben premuniti contro il maltempo armandosi di teli, cerate, ombrelloni, ombrelli e tendine paraesche, coprisecchi, etc., e le belle catture effettuate già nei primi minuti di gara hanno subito fugato il timore di dover tribolare con pesci “latitanti”!

Le prime prede sono state dei grossi pesci gatto salpati dopo lunghi, attenti e pazienti lavori di recupero con la roubaisienne e l’elastico, particolarmente sofferti perchè fatti con lenze piuttosto sottili montate per la pesca al pesce di piccola e media taglia, quello a cui principalmente si punta in questo canale, soprattutto nella prima ora di gara; pescando “fine”, infatti, sono usciti, poi, anche molti carassi, un po’ di bremette e qualche carpa, oltre ai soliti “gatti” di piccole e medie dimensioni che pure contribuiscono a far peso, mentre i muggini, altra specie numerosa e talvolta determinante nello Scolmatore, non hanno nemmeno segnalato la loro presenza “bollando” in superficie, colpa, forse, dell’acqua più scura del normale.

Nel corso della competizione, inoltre, hanno fatto la comparsa anche pesci gatto di mole ragguardevole, guadinati solo da chi s’era attrezzato per fare la pesca al “gattone” (roubaisienne da carpe e lenza… “da traino” con trave del ventidue-venticinque, finale del sedici-venti e amo del dieci come minimo) e inevitabilmente persi da chi invece faceva una pesca “all round” con canna e lenza “da bianco”, subendo nel migliore dei casi la rottura del terminale (un paio di roubaisienne non hanno invece retto la furia di questi “mostri baffuti”!). La “mossa” dei pesci gatto ha indotto un po’ tutti i garisti a pasturare prevalentemente a bigattini, gettati sia sfusi che incollati, innescando però mais, lombrichi o orsetti quando il disturbo delle alborelle si faceva insistente.

Tecnica dominante, come al solito, è stata la Roubaisienne, praticata con galleggianti dal mezzo grammo al grammo e mezzo, normali per fare la “passatina” o a vela per pescare a lenza ferma, ma anche l’Inglese ha reso bene a qualcuno, specialmente nell’ultima mezz’ora, cercando il pesce presso la riva opposta. Uno Scolmatore risultato dunque “in ottima forma” in questo consueto Trofeo giunto quest’anno alla sua cinquantaduesima edizione e che per il suo prestigio storico ha visto di nuovo la partecipazione di numerose società provenienti da varie regioni d’Italia, un successo che ancora una volta ha premiato gli sforzi organizzativi e l’impegno diretto sul campo da parte della storica A.P.S. Cecina A.S.D. presieduta dallo stimato ed instancabile Gino Carugi (un contributo importante alla riuscita dell’evento è stato dato anche dalle aziende Sensas e Alcedo, sponsors dell’associazione).

Merita infine riportare qui la particolare risonanza che è stata data al Campo Gara Scolmatore nella recente conferenza stampa convocata per la presentazione della nuova Carta Ittica delle Acque Interne della Provincia di Livorno (curata dal Dipartimento di Scienze Zootecniche dell’Università di Firenze) e del nuovo Piano Provinciale per la Pesca nelle Acque Interne, nella quale sono intervenuti Paolo Pacini, Assessore all’Agricoltura, al Turismo e alla Pesca della Provincia di Livorno, Andrea Lami, Presidente della Sezione di Livorno della F.I.P.S.A.S., e Marcello Ferrini, Segretario dell’A.R.C.I. Pesca Livorno, una risonanza che testimonia il valore non solo sportivo, ma anche sociale, economico e politico assunto da questo impianto per la pesca sportiva oggi teatro di frequenti competizioni, anche di livello nazionale, realizzato con il necessario e sinergico concorso di tutte le autorità competenti.

Testo e foto di Simone Vanni
simonevanni75@gmail.com

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