ANNA SGOBBO DAI BANCHI DI SCUOLA AL TITOLO DI CAMPIONESSA D’ITALIA

Il giorno dopo la finale del campionato italiano individuale ad Umbertide ci rimangono negli occhi e nella mente le immagini della bella giornata trascorsa in riva al fiume con tante persone a divertirsi in un ambiente unico.

Nel tratto compreso tra carpina bassa e il campo sportivo hanno pescato gli uomini mentre nel tratto detto i disabili hanno pescato le donne.

Due campionati italiani nello stesso campo di gara sono terminati con le premiazioni congiunte e la festa è stata ancora più bella.

Che spettacolo sarebbe stato se nella piazza, per le premiazioni delle donne, ci fossero stati solo i diretti e le dirette interessate?

Trenta persone contro le duecento che invece ci sono state e il colpo d’occhio è stato davvero da gran finale.

Abbiamo visto anche lacrime di gioia e di felicità scendere sul viso di una ragazzina, quella Annina Sgobbo che abita nei pressi di Rovigo che da un po’ di anni a  questa parte ha fatto passi da gigante per raggiungere proprio quest’anno un posto in nazionale ed a partecipato senza pescare, al mondiale in Slovenia.

L’ho vista pescare tante volte e devo dire che non ha nulla di meno in termini di approccio e preparazione di un pescatore agonista navigato.

L’ho vista ricevere i complimenti ad Ostellato anche da un certo Gino Bacci al termine di una gara dove Anna “la terribile” lo aveva suonato di santa ragione.

Bene insieme alla sua società, Futura 2000 Colmic, al suo papà Giorgio che la segue sempre, Anna ha scalato le vette più alte dell’agonismo nazionale fino a raggiungere il titolo di campionessa d’Italia nel 2013.

Anna da alcuni anni ci ha aiutato con reportage dalla sua provincia, ci ha raccontato di gare in Canalbianco, e pur giovanissima e timida, ha dimostrato di avere stoffa per stupire e per ora lo ha fatto con l’Italia chissà che un giorno non succeda anche con la maglia azzurra.

Anna è cresciuta praticamente a pane e pesca con le prime esperienze fatte quando ancora non sapeva andare in bicicletta.

Ma ora facciamoci raccontare da lei alcune cose con le domande di matchfishing.

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D: come e quando hai iniziato a pescare?

Io credo di essere quasi nata con la canna in mano, andavo a pescare con le cannette fisse a 4 anni a pescegatti, a 9 anni ho incominciato a fare le gare per bambini, fino a 12 anni gli italiani giovanili e a 14 anni gli italiani con le donne.

D: quanto tempo dedichi alla pesca durante la settimana?

Solitamente vado solo la domenica, ma a volte, quando si presenta l’occasione vado a fare qualche sfida in laghetto il giovedì pomeriggio.

D: come prepari una gara di pesca?

Vado a provare con mio papà il giorno prima o due giorni prima se siamo distanti, se invece il campo di gara è vicino vado a fare qualche gara le settimane prima per prepararmi.

D: qual’è il tuo campo di gara preferito e la tua specialità di pesca preferita?

La mia tecnica di pesca preferita è sicuramente l’alborella che faccio da quando sono piccolissima, per il campo di gara sono indecisa tra Ostellato e la Fiuma.

D: il 2013 sicuramente lo ricorderai per tanti anni a venire perché ti ha regalato il primo tricolore della tua carriera agonistica, raccontaci le emozioni di questo successo..

Un giorno dopo la gara devo dire la verità, non ho ancora ben realizzato cos’è successo. Mia mamma dice che sembro una bimba con un gioco nuovo, ancora emozionata e troppo felice.

D: c’è qualcuno in particolare che ti senti di ringraziare per averti aiutato ad ottenere questo successo?

ringrazio sicuramente i miei genitori che per me fanno tantissimi sacrifici, Giuliano che mi ha sempre seguito e mi ha sempre dato una grande mano e naturalmente la Colmic che mi ha aiutato molto.

D: parliamo della finale del campionato italiano, prima di Umbertide che cammino hai effettuato e con quali risultati?

La prima gara degli italiani è stata in Fiuma dove ho fatto un secondo, poi a giugno siamo andati in Idrovia a Padova che mi è piaciuto molto, lì ho fatto un primo (forse un po’ fortunato) e un secondo.

D: parliamo delle due prove finali ad Umbertide, lenze , pasturazione etc

Ad Umbertide ho preparato delle lenze leggere (da 1 gr a 0,20) aperte su 70 cm, i finali legati con fili dell’8 e ami da 20 al 24, alla pasturazione iniziale ho dato 3 palle si bigatti in colla, canapa e mais, poi ho continuato 3 ore a dare sempre bigattini a fionda. Sabato ho fatto la terza con il picchetto A9. Ho slamato 3 cavedani grossi e una carpa mi ha rotto il terminale. Domenica è andata male e ho fatto 8. In partenza ho impostato la gara come al sabato, poi vista la piega che stava prendendo la gara ho scodellato bigatti in colla in cerca del pescione che non è arrivato.

D: chi hai temuto di più gli avversari che ti stavano addosso in classifica o te stesso?

Sicuramente ho temuto di più le mie avversarie, sono tutte ottime pescatrici.

D: Quando hai capito che potevi farcela?

Ero abbastanza rassegnata visto il risultato della domenica, ma quando ho visto mio papà che mi correva incontro ho capito che ce l’avevamo fatta.

D: tu sei abituata a pescare nei canali del nord dove regnano le breme che ormai sai pescare ad occhi chiusi ma con questi cavedani te la sei cavata lo stesso bene, che differenze hai trovato tra la pesca in canale e quella fatta qui in fiume ad Umbertide?

La pesca al cavedano di Umbertide è fantastica. Una pesca che non fai da nessun’altra parte. Purtroppo è distante da dove abito io. Una pesca molto più tecnica della classica pesca alle breme.

D: Sgobbo, ha raccolto il testimone da una certa Simona Pollastri , ti senti la sua erede nel percorso dell’agonismo nazionale?

No, io non mi sento l’erede di Simona Pollastri, è distante ancora da me, di strada ce n’è da fare ancora moltissima.

D: il campione di pesca che hai sempre ammirato fin da bambino e a cui ti sei ispirato?

Le prime donne pescatrici che io ho conosciuto, a 13 anni, al mio primo club azzurro giovanile, sono state Simona Pollastri e Milena Camporesi. Sono sempre state il mio punto di riferimento.

D: leggi qualche volta matchfishing? cosa ti piace di questo sito e cosa ritieni debba essere fatto per migliorarlo?

Leggo sempre Match Fishing, anche perchè ogni tanto ci collaboro. Credo che sia un sito perfetto, utile per tutti coloro che amano il nostro sport.

Bene Anna, ti rinnoviamo ancora tanti complimenti per questo grande successo con l’augurio che sia il primo di tanti altri. Bravissima.

Grazie a te Alessandro e a tutti quelli che mi hanno chiamata e scritto per farmi i complimenti. Grazie a tutti, un abbraccio. Anna.

 

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anna pesca

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Un pensiero riguardo “ANNA SGOBBO DAI BANCHI DI SCUOLA AL TITOLO DI CAMPIONESSA D’ITALIA

  • 11 Maggio 2021 in 17:40
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    quanto bel pesce che piglia sta regazza

    Risposta

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