FEEDER: IL LUC-PATERNOSTER DI LUCIANO BENASSI

In occasione dell’ultimo Campionato Italiano di Feeder a Coppie abbiamo incontrato Luciano Benassi che insieme a Franco Galliani si occupa della gestione della prestigiosa Lenza Emiliana Tubertini.

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Luciano tra i tanti impegni, legati sia alla ormai ventennale collaborazione con la ditta Tubertini e sia alle cariche ricoperte in seno alla Federazione, che lo vedono coinvolto come G.d.G. Nazionale nelle massime manifestazioni della Pesca al Colpo e Coordinatore Regionale dell’Emilia Romagna per i Giudici, trova il tempo di dedicarsi alla creazione, curandone anche la fase realizzativa, d’accessori che a volte migliorano di molto l’azione di pesca in determinate tecniche.
Una di queste, creata apposta per la tecnica del Feeder, è il paternoster scorrevole, che abbiamo avuto il piacere di testare anche in gara, apprezzandone le peculiarità proprie della montatura paternoster, che vogliamo ricordare nella sua versione classica è vietata nelle competizioni, perché appunto non è scorrevole, dimostrando inoltre di avere un’ottima proprietà antigroviglio.

Prima di presentarvi il Luc-paternoster, non potevamo non approfittare per fargli alcune domande, allora Luciano innanzi tutto grazie per i favolosi paternoster, che tra l’altro costruisci solo per pochi intimi, ci racconti come è nata la tua passione per il mondo della pesca?

“Ho iniziato da giovane, quando insieme con alcuni amici abbiamo deciso di iscriverci nelle file della SPS Osteria Grande di Bologna, affiliata all’Arci Pesca, dopo una breve parentesi in questa società, sono entrato a far parte della gloriosa Lenza Casalecchiese, un decano sodalizio della Federazione, di cui hanno fatto parte campioni del calibro di Gino Bacci e Fulvio Forni solo per ricordarne alcuni tutt’ora in attività, e grazie a questa esperienza ho imparato tantissimo sia come pescatore sia come agonista.”

Il tuo ingresso invece nella Fipsas com’è avvenuto?

“Sempre in quel periodo, grazie all’opera di coinvolgimento dell’allora Presidente della Sezione Provinciale di Bologna Sara Ballotta, inizialmente in qualità di Consigliere ed in seguito come Giudice di Gara Nazionale e poi come membro dello Staff tecnico delle varie Nazionali, e ciò mi ha dato la possibilità, in occasione delle varie trasferte all’estero, di conoscere le realtà della pesca sportiva in altri paesi.”

Tra le tante trasferte ed i tanti titoli vinti dalle nostre Nazionali c’è né qualcuna che ricordi in modo particolare?

“E’ difficile citarne solo alcune, perché ogni avventura sia con la Nazionale Azzurra che con la Lenza Emiliana rimarrà nel libro dei ricordi più belli e meriterebbe d’essere menzionata, se proprio devo sceglierne una, in questo momento mi sovviene il Mondiale per Club del 2000, quando la squadra della Lenza Emiliana composta da Gabba – Carraro – Galliani – Casini e Barbetta vinse il mondiale con una splendida rimonta, per quanto riguarda le Nazionali invece tutte le trasferte fatte con i ragazzi dell’Under 14-18-23 le ricordo con piacere, soprattutto per l’entusiasmo e l’allegria contagiosa con cui questi giovani agonisti affrontano la competizione al di là del risultato finale.”

Il Luciano pescatore invece quale tecnica di pesca preferisce?

“Il tempo libero purtroppo è sempre poco, ma quando riesco a ritagliarmi una mattinata di pesca allora mi piace praticare la pesca alla trota in lago, anche a livello agonistico, soprattutto perché questo tipo di competizioni sono programmate nella stagione invernale, quando le altre sono già terminate, e quindi ho a disposizione più tempo libero. Altra pesca che mi piace praticare, per il momento solo a livello amatoriale, è il Feeder Fishing una tecnica che riscuoterà sempre più consensi.”

Come Giudice di Gara, un compito che non è sicuramente facile da svolgere, anche perché non tutte le regole possono essere codificate e previste in un regolamento, e quindi come avviene in altri campi, a volte bisogna anche interpretarlo, ti sei mai trovato in difficoltà in qualche competizione?

“Per fortuna non mi son mai trovato in situazioni critiche. Per ridurle al minimo è fondamentale preparare per tempo la direzione di una gara, verificare quindi la lista degli iscritti, concordare con le società organizzatrici le operazioni di picchettaggio, pesatura ect, e soprattutto assicurarsi della presenza di un numero idoneo di Commissari. Di certo non è mai facile il compito di un Giudice, ma la conoscenza della materia, un pizzico di buon senso ed elasticità sicuramente aiutano a svolgere al meglio questo delicato compito.”

Bene ora è il momento di parlare del Luc-Paternoster, come nasce l’idea?

“Ho semplicemente adattato una tipologia di treccia che già preparavo per la tecnica dell’inglese, dove appunto serviva uno spezzone abbastanza rigido al disotto dell’attacco del galleggiante. In questo caso ne ho costruiti di lunghezza variabile da 5-20 cm, secondo quanto si vuole distanziare il pasturatore dalla lenza madre, in due versioni, nella prima l’asola di connessione è stata ottenuta direttamente sul monofilo utilizzato per la costruzione della treccia, nella seconda ho sostituito l’asola con l’attacco tb 1005, che né facilità la scorrevolezza.”

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Grazie Luciano per il tempo che ci hai dedicato, per gli spettacolari Luc-Paternoster, per tutto quello che tu fai insieme a Franco per noi della Lenza Emiliana, ma soprattutto grazie per il tuo impegno nella Federazione che denota tantissima passione per questo mondo della Pesca Sportiva

“Grazie a te Giuseppe, un saluto a tutti i lettori di MATCH FISHING “

www.tubertinifeeder.it

Per Match Fishing Giuseppe trani

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