PROFILI E PERSONAGGI: JACOPO FALSINI

Il forte agonista dell’Oltrarno Colmic inizia a gareggiare dall’eta’ di 16 anni con l’Apo Fly, storica societa’ di Firenze, e dopo soli quattro anni entra nel club azzurro e si trasferisce nella societa’ Oltrarno Colmic. Oggi Jacopo è un punto fermo della nazionale azzurra con la quale ha vinto diverse medaglie, fregiandosi anche del titolo di campione del mondo individuale.

L’intervista è di Natascia Baroni

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• Jacopo, sei sposato ed hai figli?

Convivo con la mia eterna fidanzata (a lei piace farsi chiamare così) Vania ,con cui ho due figli: Sofia di otto anni e Tommaso di cinque anni.

• Li porti mai a pescare con te?

Capita poche volte, per ora soltanto al mare quando siamo in vacanza.

• Hai qualche altro hobby oltre la pesca?

Il mio hobby con l’H maiuscola è la pesca, in molte delle sue tecniche, sono molto appassionato alla pesca in mare.

• Segui il calcio? Hai una squadra del cuore?

Certo, sono tifosissimo della Fiorentina.

Qual è il tuo piatto preferito?

Adoro il pesce in generale, specialmente quello che catturo ovviamente al mare!

• C’è un vino che adori ?

Non c’è n’è uno specifico, ma mi piace abbinare del buon vino alle portate, anche se soltanto in occasioni particolari.

Quando riesci ad andare in vacanza con la tua famiglia, qual’ è la vostra meta preferita?

Andiamo in Corsica in agosto ,è vicina ed offre ancora una natura abbastanza selvaggia.

• Ascolti la musica?

Ascolto tanta musica, è la mia inseparabile compagna di viaggio, ma non amo un gruppo in particolare, né un genere, ascolto di tutto.

Da piccolo cosa sognavi di diventare un giorno?

Sognavo di diventare un pescatore professionista, ma non dell’agonismo uno di quelli tipo… il vecchio e il mare.

C’è un lato che preferisci del tuo carattere ed uno che vorresti cambiare?

Il lato che preferisco di me: è quello di essere una persona limpida, nel senso che cerco sempre di dire quello che penso. Quello che invece, vorrei cambiare, è l’ essere in alcune situazioni meno impulsivo anche se ultimamente ho cercato di limitarlo.

• Un detto toscano, che ti trovi spesso a dire?

“Senza lilleri ‘un si lallera”, penso che sia un detto che è tornato molto attuale in questo periodo.

Ma quando “stacchi la spina”, cosa fai?

Cerco di passare più tempo possibile con la mia famiglia.

La tua macchina preferita?

La Ferrari, è una bandiera per la nostra nazione, mostra a tutto il mondo il nostro lato migliore.

Pensi di essere piu’ riflessivo od istintivo?

Mi piacerebbe essere più riflessivo, ma credo di affidarmi molto al mio istinto.

C’è una cosa che proprio non sopporti?

La mancanza di rispetto.

• Ti piacciono gli animali?

Si, molto. Ho anche un cane, un Cavalier King che si chiama Golia.

Sei abituato a vedere “il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”?

Lo vedo sempre mezzo pieno.

• Ed ora passiamo al Falsini pescatore: ti ricordi a quanti anni hai preso in mano la prima canna da pesca e chi ti ha “attaccato” questa passione?

Avevo poco più di quattro anni e la passione è nata dentro di me guardando rientrare le barche nelle piccole banchine, dove i pescatori sistemavano le reti e toglievano i pesci rimasti impigliati. La pesca è stata sempre, fin da piccolo, la mia unica e grande passione. Pescavo in mare, in fiume e nei torrenti accompagnato da mio padre che non aveva mai praticamente preso in mano un canna, fino a quando non è stato costretto ad accompagnarmi nelle mie prime avventure.

• Qual è stato il tuo primo pesce catturato?

Un’alborella pescata in Arno.

Con quali societa’ di pesca hai gareggiato, prima di approdare definitivamente all’Oltrarno?

A dodici anni mi sono iscritto ad una piccola società, un circolo aziendale, ed ho partecipato alle prime gare sociali. A sedici anni mi sono iscritto all’ Associazione Pescatori Dilettantistici Londi, con cui ho fatto il mio ingresso nelle competizioni, seguito dal caro Somigli Giancarlo, per gli amici “Calimero”, che ricordo sempre con affetto e che mi ha portato alla vittoria del campionato provinciale ed al 3° posto del campionato italiano Juniores.

• Grazie alla conquista di questo podio, mi sono aggiudicato un posto nella nazionale Juniores e la possibilità di disputare, l’anno successivo, il campionato mondiale a Nottingham in Inghilterra. Nel 1990 ho cambiato nuovamente società, tesserandomi nell’A.P.O Isolotto, dove ho avuto modo di pescare insieme a grandi campioni come: Francesco Casini, Luciano Fiorini, Simone Pabi, Andrea Ciabatti ed di fare un altro importante passo avanti nella mia carriera agonistica. Dopo essermi diplomato come perito agrario, ed aver svolto il servizio militare, nel 1993 sono entrato a far parte del mitico club azzurro classificandomi, nel 1994, tra i primi 5. Questo mi ha permesso di partecipare alle super selezioni per la nazionale seniores e sono riuscito a centrare l’obbiettivo! Dal 1995 faccio parte della nazionale seniores, con cui ho condiviso successi e delusioni dando sempre il massimo. Nel 1994 la grande svolta della mia vita: sono passato alla società OLTRARNO Colmic, una delle società più importanti d’Italia e d’Europa, ed ancor più sono entrato a far parte dell’azienda Colmic Italia S.p.a.

Ti ricordi com’è andata la tua prima gara?

La mia prima competizione, è stata una gara di pesca alle trote, di un circolo aziendale, avevo undici anni e mi ricordo di essere arrivato quinto assoluto.

Poi dopo quattro anni, sei entrato nel club azzurro e nell’Oltrarno, in questi anni qual’era il pescatore che ammiravi di piu’?

Ci sono stati tanti campioni che ho seguito in quel periodo ,quando venivano a pescare in Arno, quello che ho ammirato di più è Francesco Casini.

Il ricordo piu’ bello che hai di quel periodo?

Non c’è un episodio in particolare, ogni volta che andavamo a pescare era sempre una festa, ci divertivamo davvero tanto. L’allegria, l’amicizia e la spensieratezza che avevamo, hanno reso quei momenti unici.

Nel 2000 diventi campione mondiale individuale, un sogno avverato?

Devo dire proprio di si! Avevo 28 anni ed ho avuto la fortuna di poter realizzare questo sogno, nel fiume che è stato la mia palestra e soprattutto nella mia città.

Quando ti sei accorto di aver vinto?

È stato bellissimo…… avevano già fatto il peso del mio settore e mancavano soltanto due pescatori che potevano battermi, uno era Jean Pierre Fougeat e l’altro Guido Nullens… ho sentito un boato dalla fine del settore, ed ho capito che avevo vinto!!!!!!!Ed il mio Capitano Adriano Fumagalli, dopo due ore della seconda manche, è sceso alla mia postazione è mi ha detto: abbiamo già vinto il mondiale a squadre, ora proviamo a vincere anche l’individuale!!!!!!!!!

Dopo quanti giorni, sei riuscito a capire bene quello che ti era successo?

Il giorno stesso! Ho un album fotografico che mi fa rivivere ancora oggi quei momenti.

Il ricordo piu’ bello di quell’esperienza?

La gioia di tante persone che mi hanno sostenuto e mi hanno dimostrato tantissimo affetto, ed aver consegnato la coppa di campione del mondo individuale ad un amico che ho sempre stimato, sia come uomo sia come campione di pesca: Umberto Ballabeni, che ha vinto l’anno dopo.

Praticamente sono vent’anni, che fai parte della nazionale italiana, tantissimi successi ,ma purtroppo anche qualche sconfitta, qual’ è quella che ti ” brucia” ancora oggi?

Ad essere sincero, la sconfitta che più mi brucia, è il pessimo risultato che abbiamo ottenuto a Willebroek in Belgio nel 2004. Siamo tornati a casa, senza aver capito cosa avevamo sbagliato e come si sarebbe dovuto affrontare quel campo di gara.

Ti piace anche pescare in mare, quanto pesava il pesce piu’ grande che hai preso?

Il pesce più grande che ho pescato è un tonno, insieme ad Andrea Collini a Santa Teresa, vicino al quintale.

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Hai partecipato anche a qualche gara?

No, per me la pesca in mare è una caccia. La mia sfida è con la mia preda e non con altri pescatori.

C’è un lago, fiume o canale che adori in particolare?

Il fiume Mincio a Peschiera, un vero capolavoro della natura.

La tua tecnica di pesca preferita?

La pesca all’inglese, ho visto la prima volta nel campionato mondiale dell’85 a Firenze, un campione inglese Kevin Ashurst che mi ha folgorato, mi affascinava l’eleganza dei movimenti e la facilità con cui adoperava questa strana canna.

C’è una persona che ammiri in questo momento?

Ci sono molte persone che ammiro e stimo intorno a me e non ne ho una in particolare.

Come prepari una gara?

La preparo sempre insieme ai miei compagni: proviamo e confrontiamo le nostre idee ed esperienze giorno dopo giorno, escludendo quello che non ha portato dei buoni risultati e perfezionando quello che ha avuto la resa maggiore in prova, programmando la strategia da adottare, cercando sempre di trovare un’alternativa alla pescata che consideriamo primaria. Cerchiamo di non lasciare niente al caso e curiamo dei dettagli che a volte sembrano essere banali.

Hai vinto tutto quello che un’agonista sogna, a livello individuale, di nazionale e per club, dove trovi lo stimolo per andare avanti e metterti sempre in gioco?

Il mio gruppo sia a livello di nazionale che di club mi da tantissima carica, abbiamo ancora la bramosia, tanta voglia di far bene e crescere. Il bello della pesca è che non si finisce mai d’imparare, non ci si deve mai sentirsi arrivati, questo modo di pensare, è la benzina che mi da ancora tante energie.

Lo scorso anno, avete vinto il campionato italiano e quello mondiale per club, un’annata magnifica?

Abbiamo vinto il titolo italiano nel 2011 ed il mondiale per Club nel 2012, un’esperienza bellissima portata a termine grazie agli sforzi ,oltre che del gruppo, anche dall’impegno della Colmic ,che non ci ha mai fatto mancare niente ed ha sempre creduto in noi.

Nel 2012 la bellissima lotta fino alla fine, con la Ravanelli, per la conquista del titolo italiano sfumato per poco, secondo te che cosa avete sbagliato ?

Sicuramente abbiamo fatto troppi punti nelle due gare a Castelfranco. Spesso queste gare le perdi, perché tralasci qualcosa, oppure perché non si riesce a concentrarsi bene sulla gara, per me non eravamo troppo concentrati e preparati a questo tipo di pesca. Siamo orgogliosi di aver dato filo da torcere alla Ravanelli fino alla fine, onore ai vincitori che hanno meritato questo successo.

E quest’anno avete riconquistato il tricolore, un’ultima prova spettacolare sul Mincio con 7 penalita’, ti aspettavi che sareste riusciti ad interpretare questo fiume in maniera perfetta?

No Natascia non avrei mai immaginato che si potesse chiudere con sette punti!!!!!!!! , Alla vigilia essendo primi con pochi punti di vantaggio sull’Emiliana e la Lenza Parmense ed una decina sulla Ravanelli, avevamo deciso di impostare la gara sulla difensiva ma non troppo, anche perché con le grosse carpe si poteva far presto a ribaltare un risultato negativo, tenendo sotto controllo i nostri avversai anche nei settori dove non eravamo capitati noi. A tal proposito devo ringraziare tutti i ragazzi dell’Oltrarno e gli altri amici delle nostre società più importanti che ci hanno fatto sapere minuto per minuto come si stava evolvendo la gara e la relativa classifica ,facendoci pescare con estrema serenità. Solo la Ravanelli durante la gara poteva far meglio di noi ma i 10 punti di vantaggio erano un buon margine di sicurezza. Poi nella seconda metà di gara dalla pesca con l’inglese siamo passati alla pesca dei cavedani con la roubaisienne, che ci ha permesso di migliorare la nostra classifica e di vincere con sette punti.

Ancora una volta vi ritrovare sul podio con i ragazzi della Ravanelli, una sfida infinita?

Si è stato un bel campionato, la Ravanelli è davvero un gruppo fortissimo, una grandissima società, sicuramente la più grande, visto il seguito che hanno in tutte le gare. I loro supporters animano le sponde, senza di loro mancherebbe tutta quell’adrenalina che si respira, però anche l’altra rivale storica la Lenza Emiliana fino all’ultima gara è sempre stata vicinissima. La sfida infinita è sempre tra queste tre società anche se negli ultimi quindici anni ci sono state delle altre fortissime squadre che sono riuscite a cucirsi lo scudetto sulla maglia: Longobardi, Castelmaggiore , Pesca Club Bastia e Blu Marlin, onore soprattutto a loro.

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Il bello della pesca, sono anche le scommesse tra amici, ce n’è una che hai perso e non hai “digerito”?

Quando siamo a provare ci divertiamo a prenderci in giro, ma non ci sono delle scommesse che ho perso, che non mi hanno fatto dormire.

Hai girato il mondo, c’è una Nazione in particolare che ti è rimasta nel cuore?

Tutte le nazioni hanno qualcosa di particolare: la Finlandia, mi ha colpito per la natura selvaggia ed incontaminata.

Sei scaramantico?

Abbastanza!!!!!!

Hai mai provato a pescare a feeder?

Si, quando ho iniziato a pescare a Firenze si pescava a ledgering, poi sono stato a pescare un paio di volte d’inverno in Belgio e con Van den Broeck , un giornalista belga, che mi ha insegnato alcune cose, ho pescato in un canale navigabile e quest’anno sono stato insieme ad Andrea Caruso ed altri amici specialisti di questa tecnica ad Ostellato.

Cambieresti qualche regola di gara in particolare?

No .

Di cosa ti occupi nella Colmic?

Seguo lo sviluppo delle linee dei prodotti da competizione, insieme ad Andrea Collini. Mi occupo della messa a punto delle attrezzature da gara, curo le pubbliche relazioni con tutte le società ed i pescatori da noi sponsorizzati, sia in mare che delle acque interne, alle quali cerchiamo di non far mancare il supporto tecnico del nostro team di esperti. Inoltre sono a disposizione per tutti gli affezionati, per ogni tipo di consulenza. Durante tutti questi anni l’azienda di Collini, Miccinesi e Giani prima, e Collini e Giani dopo, è cresciuta molto. E’ una grande ditta che fa della passione per la pesca e per il lavoro, il suo punto di forza e mette a disposizione di tutti i pescasportivi la grande esperienza, acquisita in oltre trenta anni di attività.

Tra tutte le varie attrezzature che producete, qual’è quella che ti attira di piu’?

Senza alcun dubbio: la roubaisienne, è l’attrezzo che più ci mette alla prova ed ogni anno ci fa spendere molte energie per migliorare le prestazioni, rispetto alla produzioni precedenti.

Le provi tutte personalmente?

In fase di progettazione ci consultiamo e vediamo dove poter apportare delle migliorie, mentre per quanto riguarda il controllo qualità, effettuiamo dei test a campione di gran parte della produzione.

La domanda piu’ assurda che ti hanno fatto?

Ce ne sono state tante ed ho sempre cercato di dare una risposta…

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C’è un consiglio che vorresti dare ai nostri lettori?

Beh, le gare di pesca dovrebbero sempre restare un divertimento, pertanto non bisogna sacrificare nessun altro aspetto della propria vita ( famiglia, amicizie etc..).

• Vuoi ringraziare qualcuno ?

Vorrei ringraziare la mia famiglia Tommaso, Sofia ed in particolare Vania, che si privano spesso della mia presenza a causa degli impegni agonistici e di lavoro, i miei genitori, Andrea Collini e suo figlio Alessandro, che hanno investito nel nostro gruppo e ci hanno dato la possibilità di essere ogni anno tra le squadre che concorrono sempre, per la conquista del gradino più alto del podio e tutto lo staff della Colmic, che ci asseconda e ci supporta in ogni occasione.

Grazie mille Jacopo, un grande in bocca al lupo per il prossimo anno.

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PALMARES:

• 1995 – ARGENTO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER CLUB -PORTOGALLO
• 1995 – BRONZO A SQUADRE CAMPIONATO EUROPEO PER NAZIONI -FRANCIA
• 1996 – ORO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI- ITALIA
• 1996 – BRONZO A SQUADRE CAMPIONATO EUROPEO PER NAZIONI -BELGIO
• 1997 – ORO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI- UNGHERIA
• 1998 – ARGENTO A SQUADRE CAMPIONATO EUROPEO PER NAZIONI- PORTOGALLO
• 1999 – ARGENTO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI- SPAGNA
• 2000 – ORO A SQUADRE ED ORO INDIVIDUALE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI- ITALIA
• 2001 – ORO A SQUADRE ED ORO INDIVIDUALE CAMPIONATO EUROPEO PER NAZIONI -UNGHERIA
• 2001 – BRONZO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI- FRANCIA
• 2001 – ORO CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE
• 2002 – ORO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER CLUB -CROAZIA
• 2006 – ARGENTO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI- PORTOGALLO
• 2007 – ORO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI -UNGHERIA
• 2007 – ORO A SQUADRE ED ARGENTO INDIVIDUALE CAMIPONATO EUROPEO- ITALIA
• 2008 – BRONZO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI ITALIA
• 2009 – ORO CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE
• 2010 – ARGENTO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER NAZIONI -SPAGNA
• 2010 – BRONZO A SQUADRE CAMPIONATO MONDIALE PER CLUB- POLONIA
• 2010 – BRONZO A SQUADRE CAMPIONATO EUROPEO -PORTOGALLO
• 2011 – ORO A SQUADRE CAMPIONATO DEL MONDO -ITALIA
• 2012 – ORO CAMPIONATO MONDIALE PER CLUB- PORTOGALLO
• 2013 – ORO CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE

FALSINI

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