61° CAMPIONATO DEL MONDO PER NAZIONI: IN CROAZIA PER UN PRONTO RISCATTO AZZURRO

Il 13 e 14 di settembre a SVETA MARIJA in Croazia sul canale Medimurje si disputeranno i 61° campionati del mondo per Nazioni di pesca al colpo.

Il campo gara prende acqua dalla Drava e come si vede dalla foto satellitare sottostante è un canale collegato al lago grande.

LAGO
Da informazioni che abbiamo ricevuto il canale sede del mondiale è considerato da tutti uno dei più belli e pescosi della Croazia oltre ad essere tecnicamente molto impegnativo per via dei vari tipi di pesca che si possono esercitare.

In questo tratto di canale una pescata media si aggira sui 6-7 kg ma a volte il pesce scompare all’improvviso senza una spiegazione apparentemente plausibile e le catture così scendono in media a 1-2 kg.

La maggior parte dei pesci comuni sono:
a) Nasi (Chondrostoma nasus) ca il 30% del pesce totale nel canale, taglia media 30 cm, 600 gr. Questo pesce può raggiungere anche 1,5 kg;

nase
b) Barbi (Barbus barbus) ca il 40% del pesce totale nel canale, dimensioni 40 cm, 700 gr. Ma alcuni esemplari possono raggiungere anche i 3 kg;

BARBO
c) Cavedano (Squalius cephalus) ca il 10% del pesce totale nel canale, taglia media 20 cm, 250 gr.

d) Gardon (rutilis rutilus) ca il 10% del pesce totale nel canale, taglia media 35 centimetri, 500 gr. Alcuni esemplari possono raggiungere i 2 kg.
e) Ido (Leuciscus idus) (molto simile al cavedano ma con le pinne rosse)  ca il 5% del totale del pesce in canale, taglia media 50 cm, 1 kg. Alcuni esemplari possono raggiungere i 2,5 kg.

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f) Breme (Abramis brama) ca il 5% del totale del pesce in canale, dimensione media 30 centimetri, 600 gr. Alcuni esemplari raggiungono i  2,5 kg
g) Alborella non sempre l’alborella (Alburnus Alburnus) è presente. In media durante la gara e in 3 ore se ne possono fare anche circa 3-4 kg.

Presenti anche diverse carpe ma da informazioni sembrerebbe che a metà settembre (o comunque in quel periodo) prediligano spostarsi in altre acque.
MAPPA
Il tratto del campo gara è rettilineo e nella sua interezza adatto ad ospitare pescatori e soprattutto non ha barriere che ne compromettono l’omogeneità, cosa davvero importante per un campo gara.
Come si può vedere dalla foto sotto le sponde sono ricoperte da uno strato di grossi ciottoli di fiume, che sono scivolosi, quindi occorre fare molta attenzione quando si scende al luogo di pesca soprattutto quando si hanno accessori nelle mani. La pendenza dell’argine ha un angolo da 45 a 60 gradi.
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Pesca tecnica …
La tecnica di pesca più comune che viene utilizzata dai pescatori locali è la tecnica della bolognese.
Questa tecnica è ideale perché permette di effettuare la trattenuta facendo fare un saliscendi all’esca sul fondo.
Questo movimento sembra essere molto gradito, soprattutto dai nasi e dai gardon.
I pescatori locali utilizzano una gamma di galleggianti per la pesca a bolognese che vanno da 5 gr nel settore  A a 14 gr del settore E. E’ comunque il flusso della corrente che determina meglio la grammatura giusta.
Un’altra tecnica di pesca molto redditizia è quella della roubaisienne con una linea di pesca sui 7,8,9 o 10 m con elastici da 1,6 mm pieno o 2,2 mm cavo. A roubasienne si usano galleggianti da 8 a 20 gr  e per le lenze fili da 0,14 a 0,20 con terminali da 0,14 a 0,18. Non proprio ami e fili infinitesimali come quelli utilizzati in Polonia durante l’ultimo mondiale, ma la dimensione dei pesci e la forte corrente sconsigliano l’utilizzo di attrezzature più raffinate.
La roubasienne è molto utilizzata in competizione perché sembra essere la tecnica che meglio si addice alla cattura dei grossi barbi da oltre 1,5 kg.

Parliamo di terra e esche ….
L’accoppiamento pastura ed esche è la chiave per attrarre e mantenere i pesci sul luogo di pesca ed ecco alcuni segreti degli esperti di questo canale.
Prima di tutto bisogna fare in modo che la pastura sia tenace e abbastanza pesante (un po’ come il nostro pongo) per rimanere sul proprio picchetto. Utilizzando un composto ad alto sfaldamento in realtà si aiuterà il concorrente a valle vicino (di sinistra) che così prenderà il doppio dei pesci.
Per ottenere una perfetta amalgama (tenace e pesante) del composto  è necessario usare un prodotto che incolli (tipo VDE PV1 o Sensas Liant a Coller) e per appesantire il tutto è necessario utilizzare ciottoli di fiume da 3-5 mm (reperibili anche nei negozi di pesca locali). Questo metodo di pasturazione è importante poiché la palla di pastura più pesante sarà e meglio lavorerà sul fondo nel punto desiderato rilasciando lentamente i bigattini per attirare i grossi pesci.

In un composto di 17 litri, oltre a terra e pastura, i pescatori locali aggiungono almeno 5 litri di ghiaia.

Come abbiamo detto, se si vogliono catturare grandi pesci come i barbi si dovrà mescolare ca. 5 kg di ghiaia con 2 kg di larve e vermi aggiungere prodotto collante per formare delle palle dure e pesanti.

Il comportamento dei pesci durante la competizione 

Dopo la pasturazione iniziale, quando c’è molto cibo e soprattutto bigattini nel punto dell’alimentazione, si raccomanda di tenere “sott’occhio” i grandi Ido (in genere 1,5 – 2,5 kg). Questo pesce è il pesce bonus in ogni competizione su questo campo gara e il pescatore che riesce a catturare i grandi ido presenti ha ottime chance di arrivare nelle prime posizioni della classifica.
La tecnica migliore per la ricerca di grandi Ido a nostro parere è la tecnica Bolognese. Questa tecnica ti dà la possibilità di fare una lunga passata fino alla fine del settore a sinistra (tipo Mincio Peschiera sponda Verona), perché i grandi ido di solito stazionano a  2 o 3 metri di distanza a valle del cibo e attendono particelle di pastura e bigattini in scia.
La migliore scelta per pescare a bolognese su questa linea è un galleggiante da 6-8 gr, terminale 0,14 – 0,16 con lunghezza di almeno 50 cm che aleggi nell’acqua in modo naturale.
Si dovrebbe cercare i grandi Ido per non più di 15 minuti e se non vi è alcuna mangiata si deve virare rapidamente su altre tecniche perché se sono nel picchetto le mangiate non tarderanno a farsi vedere. L’importante da ricordare sempre è la frequenza della pasturazione che deve essere ripetuta regolarmente ogni 5 minuti.
La maggior parte dei pesci su questo campo gara sono abituati a mangiare direttamente sul fondo iniziale o a circa 1 mt di distanza (esclusi gli ido citati prima), quindi la prossima tecnica che i nostri esperti ci suggeriscono di adottare, dopo la tecnica bolognese, è la Roubasienne, in primo luogo con galleggiante a vela (12-20 grammi) e se non si vedono ancora mangiate si deve montare una lenza ancora più pesante con galleggianti a vela (30-50 grammi a seconda della corrente) alla ricerca dei grossi Barbi che sembrano gradire un esca ben ferma sulla pasturazione iniziale. La profondità media a 13 m con la Roubasienne è ca 3,5 – 4,5 m.
Se dopo un ora e mezza ancora non si sono viste mangiate si consiglia di allungarsi in fuori pasturando almeno quattro metri in avanti dalla prima linea di pasturazione gettando in acqua i vermi e utilizzando bolognesi da 7m o 8 m con 10-14 gr di galleggiante. La profondità media là fuori  arriva fino a più di 6 metri a circa  20 metri dalla riva.
Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, a volte vi è la mancanza di pesce su questo canale che non può essere facilmente spiegata. Sulla base di questa esperienza gli esperti pescatori locali spesso iniziano la gara su questa linea lunga per catturare 2 o 3 pesci per poi iniziare la procedura “standard” che abbiamo spiegato in questa sezione.
In questo modo con i due o tre pesci riescono a mettere un po’ di fieno in cascina nel caso non vi siano pesci sul picchetto nella linea di pesca e sia una di quelle giornate “no” dal punto di vista delle catture.

La formazione è la chiave del successo
Considerando che questo è un campo di gara tecnicamente esigente ed è molto difficile da interpretare soprattutto per la varietà di tecniche utilizzabili appare ovvio che gli esperti consiglino una approfondita formazione direttamente in loco per acquisire conoscenze tali da ottenere il successo nella competizione.
Ovvio quindi che i giorni di prova antecedenti il campionato rappresenteranno la chiave di volta per capire il canale ed interpretalo al meglio.  Anche la fine di luglio e tutto il mese di agosto sono periodi buoni per provare il campo gara poiché garantiscono condizioni ideali per pescare.
La maggior parte delle gare su questo canale si svolgono in luglio e agosto e alcune di queste sono ad iscrizione libera, aperte quindi anche per le squadre che partecipano al mondiale.
E’ quindi importante recarsi sul posto non solo per pescare ma anche per osservare i pescatori locali su come affrontano le loro sessioni di pesca.
E’ bene quindi osservare attentamente le migliori lenze locali al fine di carpire i segreti per avere successo su questo canale.

Alla fine …
Alla fine di questo articolo vorremmo ricordarvi che la Croazia è un paese dal punto di vista turistico davvero affascinante e soprattutto la bella contea di Međimurje è ricca di risorse idriche e un’ottima zona di pesca.
Programmare ora una bella vacanza in questi luoghi è la scelta giusta anche per visitare la città e le attrazioni culturali, dall’antico castello nel centro città Čakovec, le pittoresche colline Međimurje con eccellenti cantine.
Gli organizzatori garantiscono che questo 61° mondiale sarà uno dei meglio organizzati e il campo di gara è la “casa” del club di pesca “KLEN” dal Sveta Marija che è ben noto per i risultati eccellenti ottenuti nelle competizioni alieutiche.

guarda il video

kanal 1

Distanza da Bologna a SVETA MARIJA in Croazia c.a. 620 km e 5,5 ore di auto.

CARTA

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