CERTIFICATO MEDICO… CHIAREZZA FATTA?

Riportiamo qua sotto la mail ricevuta da un lettore e proviamo a fare chiarezza sulla questione “certificato medico” che tanti dubbi e perplessità ha sollevato all’inizio di questa stagione agonistica.

Buongiorno mi chiamo xxxxxxxxxxxx abito a xxxxxxxxx e sono iscritto alla Fipsas da decenni.

Da qualche anno partecipo ai campionati provinciali Fipsas di carpa in laghetto.

Oggi ho ricevuto un avviso da parte della mia società di pesca relativamente alla nuova normativa che reintroduce l’obbligo di sottoporsi ad una visita medica per la partecipazione a qualsiasi campionato federale (allego documento ricevuto).

2014 – obbligo certificato medico – 29 01 14

Pur comprendendo l’utilità dell’iniziativa, non capisco perchè ciò non avviene attraverso alcuna agevolazione da parte Vs. nè da parte del Coni, di cui la Fipsas fa parte.

Tutte le società calcistiche anche quelle dilettantistiche, hanno delle agevolazioni sui costi delle visite mediche, addirittura quando si arriva alla categoria dei giovanissimi, i costi sono interamente a carico della FIGC.

In un momento in cui molti stanno abbandonando la pesca e relative gare per i costi di gestione elevati viene aggiunto un nuovo balzello di €50-60, che va sommarsi ai seguenti: rinnovo annuale della licenza governativa €22.75, di quella Fipsas €28; iscrizione alla società di pesca; iscrizione alle varie gare; costi di mobilità e pernottamento; costi delle attrezzature esche e quant’altro.

Stiamo proprio andando nella direzione sbagliata.

Cordiali saluti

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Da un lato non possiamo far altro che concordare con il nostro lettore sul fatto che proprio in questo momento di crisi un altro balzello proprio non ci voleva.

Da un altro lato pensiamo però che una certificazione/controllo medico sia sempre una cosa positiva poichè va a prevenire eventuali problematiche che potrebbero verificarsi durante una competizione (resta sicuramente qualche perplessità legata al fatto che la pesca sportiva non riveste propriamente il ruolo di attività dall’alto impegno cardiovascolare, ma di qui in poi rischieremmo di infilarci in un ginepraio e ci limitiamo quindi a questa semplice considerazione).
 
Detto questo abbiamo contattato la Federazione FIPSAS per chiedere chiarimenti e ci è stato comunicato che questo obbligo non è stato deciso arbitrariamente dalla fedreazione ma è stato imposto dal Coni.
 
A sostegno di questa tesi vi è il fatto che non vi è obbligo di presentare questi certificati alla FIPSAS poichè per la stessa sarà sufficiente una dichiarazione del presidente della società sportiva che si assume la responsabilità  di tale onere certificativo.
 
Alleghiamo qui in copia la circolare del Coni dove vengono riportati gli obblighi certificativi per le attività sportive e, come specificato, l’esclusione della pesca sportiva di superficie da obblighi certificativi che sarebbero risultati ancora più onerosi.
 
Circolare Coni 2013.
 
Per quanto riguarda i costi del rilascio del certificato questi variano in base alla regione ed al medico, resta comunque la possibilità per le società di organizzarsi firmando magari convenzioni con medici specialisti per il rilascio di tale certificato ad un prezzo convenzionato.
 
Condividiamo inoltre la preoccupazione per il continuo aumento dei costi legati al nostro sport che in tempi di crisi purtroppo “fanno ancora più male”.
 
Sull’argomento costi ci torneremo più avanti con la speranza di lanciare un dibattito costruttivo sulle possibilità di riduzione degli stessi.
 
 

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