LAGO INFERIORE DI MANTOVA: PRESI I PEDRONI – LIBERATI 35 Q.LI DI PESCE

Nella notte si erano nascosti tra i canneti. Poco prima avevano teso una rete di due chilometri da una sponda all’altra del lago Inferiore. Avevano già catturato 3.500 chili di pesce. Poco distante c’era il complice con un furgone frigo.

MANTOVA. Una rete da pesca lunga due chilometri, tesa da una sponda all’altra del lago Inferiore. Una trappola mortale per migliaia di pesci: 3.500 chilogrammi, tra carpe, siluri, carassi e lucioperca.

Ma questa volta, rispetto a quanto avvenuto poco meno di un mese fa nella stessa zona, nella rete sono finiti anche i predoni del lago: due pescatori di origine romena appostati tra i canneti che aspettavano solo il momento migliore per portarsi via il bottino ittico.

Sono stati stanati da una guarda ecologica volontaria del Parco del Mincio, che ha subito chiamato anche il nucleo navale delal Guardia di Finanza. Tutto questo la notte scorsa, fino alle 3.

I due romeni sono stati multati due volte, una dalla Fipsas (mille euro), la seconda dalle Fiamme Gialle per intralcio alla navigazione (12.400 euro).

Il Parco del Mincio sta valutando anche la possibilità di aumentare le sanzioni per eventuali danni arrecati all’equilibrio ambientale.

PANORAMICA LAGO INFERIORE

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FONTE LA GAZZETTA DI MANTOVA

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