CANALE SCOLMATORE: PROMOSSO!

Un’iniziativa brillante, ma direi audace quella avuta dalla Sezione FIPSAS della Provincia di Livorno di organizzare una gara a coppie di pesca al colpo da far disputare sul canale Scolmatore (LI) in concomitanza con quelle del Campionato Italiano Seniores di Pesca al Colpo 2014 svoltesi sul Canal Bianco ad Adria (RO), sul canale di Ostellato (FE) e sul Cavo Lama (MO) Domenica 18 Maggio.

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Scopo dell’iniziativa era fare un confronto di rendimento tra il campo gara Scolmatore e gli altri tre sopra citati, per dimostrare che anche in periodo di frega il controverso canale toscano è capace di offrire una discreta pescosità, fors’anche maggiore di quella che nello stesso periodo offrono i tre suddetti altri campi (sconcertanti e sconfortanti i rendimenti degli stessi registrati nelle gare più recenti). Principale promotore di questa iniziativa non poteva che essere l’amico Sauro Salvi, Responsabile Acque Interne della Sezione FIPSAS livornese, il quale non viene mai meno al suo ruolo di “patrocinatore” di questo nostro ancor giovane, ma già affermato campo gara, di cui il mitico “Saurino” ed il Presidente della Sezione stessa, Andrea Lami, sono stati, come è risaputo, i maggiori promotori (un doveroso ringraziamento per la realizzazione dell’opera va anche alle amministrazioni locali coinvolte, cioè la Provincia di Livorno e il Comune di Collesalvetti).

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Essendo anch’io, e non da ora, un frequentatore del canale, so bene che Maggio non è uno dei mesi peggiori per pescarci, ma nemmeno può essere considerato tra i migliori, non solo per via della frega, ma in generale perché sono quelli estivi che di regola fanno registrare la maggiore attività del pesce, pertanto confesso che non ero granchè ottimista sull’esito dell’iniziativa, tanto più per il numero abbastanza consistente dei partecipanti (con la partecipazione di quarantun coppie è stato addirittura superato il limite previsto), fattore che di certo non avrebbe favorito la resa del canale. Fortunatamente, invece, le mie previsioni si sono alla fine rivelate in parte errate: sebbene, infatti, la media del pescato sia stata inferiore a quelle fatte nei primi due campi gara “concorrenti” (nei quali è stato consentito l’uso del fouilles e del ver de vase, esche che, con buona probabilità, avrebbero fatto la differenza anche nello Scolmatore, dove, per non gravare troppo sulle spese di partecipazione, è stato invece applicato il regolamento del Campionato Regionale Toscano di serie B “Masini”, che ne vieta l’uso; disastroso, invece, l’esito della gara svoltasi nel Cavo Lama), è stata tuttavia una media sufficiente per considerare riuscito l’evento sportivo, che si è svolto in una splendida giornata di sole e in fase di marea montante, condizioni senz’altro favorevoli per la pesca.

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Le catture prevalenti sono state carassi e pesci gatto di taglia non grossa, con la comparsa (ma, il più delle volte, la “scomparsa”…!) di qualche carpa e muggine di taglia discreta, più i soliti pescioletti a fare da “contorno” come cavedanelli, “gattini” e persici sole, utili pure questi per far peso. Varie sono state le tecniche impiegate, cosa che normalmente avviene in questo poliedrico canale: alla Roubaisienne usata come tecnica di base, molti hanno alternato l’impiego di corte e potenti canne fisse munite di elastico grosso per tentare la “rattopesca” ai “gattoni” del sottoriva, una vera pesca “d’azzardo” che può essere risolutiva, ma che in quell’occasione non ha dato a nessuno il risultato auspicato, come del tutto improduttiva si è rivelata la pesca all’inglese vicino alle canneggiole presenti sulla sponda opposta, forse per la velocità dell’acqua che, pur non essendo elevata, non consentiva a chi impiegava questa tecnica di pescare a lenza completamente o quasi ferma (il pesce, infatti, ha gradito di più l’esca presentata ben appoggiata al fondo e ferma su un punto dello stesso), prova ne è che con la Bolognese e una lenza pesante trattenuta a dovere, qualche carassio è uscito anche dall’altra riva.

Sul rendimento del canale penso abbia influito non poco anche la saggia scelta fatta da tutti i partecipanti di pasturare con quantità modeste di pastura e di bigattini, elargite prevalentemente usando lo scodellino e senza dunque far rumore, che in situazioni di pesca difficile conviene sempre ridurre al minimo possibile: evidentemente è per tutti ormai assodato che lo Scolmatore dell’Arno non è l’Arno pisano! Insomma, l’ennesima dura prova per questo tecnico, intrigante ed ancora un po’ dibattuto canale, superata non proprio a pieni voti.. ma superata!
Un ringraziamento particolare va tanto agli amici dell’ASD Pesca Club Livorno e dell’APS Cecina ASD, le società livornesi che hanno collaborato alla gestione dell’evento, quanto a quelli di tutte le altre società toscane che pure hanno preso parte ad esso.

La Classifica Finale

ed ora il filmato fotografico della manifestazione

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Per Match Fishing Simone Vanni

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