Regionale Serie B Abruzzo . Zampata della Villa Reale all’Overfish.

Agli archivi sportivi va anche la terza prova di questo Regionale Abruzzo 2014 di cui tutto possiamo dire ma non che sia una manifestazione dal risultato scontato, vista l’altalenanza delle compagini che ad ogni prova trovano modo e maniera per mettersi in luce e conquistare posizioni in classifica che possano prepararle al meglio per affrontare il doppio impegno di Bomba, che nessuno, anche i migliori conoscitori del bacino sangrino vuole affrontare a cuor leggero, e persino una sola penalità in meno in classifica potrebbe tramutarsi in un vantaggio che, alla fine, aprirebbe le porte a risultati insperati.

L’Overfish di Cologna è stato la location della terza prova della manifestazione regionale, sapientemente curata e diretta da Fabio Santori ed i ragazzi del P.C.Teramo che hanno in gestione l’impianto.

Prima dell’inizio della gara è stato osservato, in maniera partecipatissima, un minuto di silenzio per la scomparsa di Ilario Vitelli dell’Aspes Colmic, avvenuta in maniera tragica ed assurda alla vigilia dell’ultima prova dell’A5 a Ceprano.

Il lago ha risposto in maniera ottimale al buon numero di concorrenti presenti, quasi al limite della sua capienza naturale, e le carpe, di ogni ordine e grado, miste a qualche carassio ed amur, hanno garantito, come da previsione, uno svolgimento regolare della gara, anche se, in alcuni casi, il picchetto ha fatto la differenza anche in maniera pesantemente negativa, posti in cui il pesce sembrava assolutamente assente, ed a nulla sono valsi gli sforzi dei concorrenti per poter ambire ad una posizione dignitosa al fischio finale.

La pesca dai 10 ai 13 mt. è stata quella più perseguita e che, alla luce dei risultati, ha dato maggiori soddisfazioni a chi l’ha applicata a dovere, sul fondo all’inizio e per buona parte della gara variando esche, inneschi ed appoggio, e poi, nella massima misura a galla nell’ultima ora ha reso a chi ha ben saputo lavorare di fionda e di invito, quei pesci che sono serviti in alcuni casi per la vittoria finale.

E qui devo aprire una parentesi doverosa per l’assoluto di Stefano Comune, giovane promessa dell’ Arabona F.C. Colmic, al set. A della prima zona e che, ricalcando l’andamento tecnico sopra indicato, ha fatto fermare l’ago della bilancia a 22,450 kg, svolgendo una gara tutta all’attacco e senza nessun timore riverenziale nei confronti di nessuno e soprattutto di Francesco Rupilli, buon secondo e che su questo lago ha conquistato un paio d’anni fa il titolo di Campione italiano di Pesca alla Carpa, doppiandolo addirittura.

Una sorta di rivincita di gara 1, dove fu Rupilli ad avere la meglio su Stefano Comune; inutile rimarcare che i primi complimenti e la stretta di mano a Stefano sono venuti proprio da Francesco.

Tornando per un attimo all’aspetto tecnico della gara, la rattopesca, anche estrema (con 2 pz. di canna) non ha avuto gli effetti sperati, è stata una tecnica adoperata in alternanza alle altre, per qualcuno ha dato anche qualche cattura, ma non è mai stata determinante ai fini del computo finale, come non è stato necessario ricorrere ai cannini per gardons e pesciame vario, tecnica che in zona 4 avevano tutti considerato come estrema ratio, vista la buona presenza di pesce di taglia.

Attimi di suspances all’atto della classifica finale di tappa dove sono in due a contendersi la vittoria, sull’onda delle solite voci del raduno finale, ma la crudezza delle cifre proclama vincitrice meritatamente, ma di un soffio, la Villa Reale sq. A con 9,5 pen. a discapito dell’Arabona F.C. Colmic sq. a con 10 pen., segno della buona preparazione e dell’ottimo svolgimento tecnico della gara da parte dei componenti le due compagini.

Al terzo posto si piazza la sq.C della Villa Reale a sottolineare la buona giornata per questa bella realtà dell’agonismo teatino.

In vista di Bomba, al giro di boa, la situazione in classifica generale non appare così scontata come parrebbe, anche se ad un’analisi più superficiale e visti i distacchi, i giochi sembrerebbero fatti : vero che le due squadre della Martinalba Maver ed in mezzo quella dell’Aspes Colmic sembrano godere di un vantaggio facilmente gestibile, ma solo uno sciocco, o chi non conosce la pesca nel bacino Bomba può pensare che le squadre di Villa Reale, l’Arabona Colmic ed anche la stessa Lenza Dannunziana staranno a guardare e si accontenteranno del ruolo di vittime sacrificali.

Queste compagini hanno garisti che conoscono Bomba meglio delle loro tasche, a cui basta un minimo particolare durante la gara per decidere il da farsi e cambiare in corso d’opera, gente che non si arrende mai e che sicuramente vorranno rendere la vita difficile a chi li precede attualmente in classifica.

Per quanto riguarda la classifica individuale, volutamente non voglio fare nomi, ma la allego al servizio, almeno quel che riguarda le prime dieci posizioni, ma mi preme notare la presenza di garisti a cui stanno tornando a scurirsi i capelli e di giovani o meno che però hanno fatto questo primo scorcio di campionato in maniera strepitosa.

In attesa di aggiornarvi dalla doppia sfida finale, sicuramente avvincente, di Bomba, un saluto e un Buon Ferragosto a tutti gli amici di MATCH FISHING.

Carlo Paolini

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A margine della cronaca di questa giornata di agonismo, mi preme sottolineare il ricordo di ILARIO VITELLI, una persona, un’amico, l’amico di tutti, che aveva fatto della pesca agonistica una vera ragione di vita, e dell’ ASPES una seconda famiglia.

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Insieme a Maurizio Leoni ha contribuito a portare in alto il nome della società, a livello nazionale, come tutti sappiamo, specialmente svezzando una schiera di giovani quali lo stesso figliolo, Vito, Simone Leoni, Francesco Rupilli e non ultimo Marco Di Giacomo, che tantissime soddisfazioni stanno dando e daranno ancora alla Società rosetana.

Un malore improvviso lo ha colpito la sera prima della prova dell’A5 a Ceprano, dove lui era presente in qualità di accompagnatore della squadra e sponda di suo figlio Vito.

Ricovero d’urgenza a Roma, seguito da tutta la squadra che non ne ha voluto sapere assolutamente di lasciarlo solo, ed a cui lui, in un momento di lucidità, ha rivolto l’invito di tornare in albergo per gareggiare l’indomani….non l’averebbero più rivisto.

Ilario, l’uomo ovunque dell’Aspes, uomo spogliatoio dalle grandissime doti umane, il burbero buono di cui ci mancheranno fortemente i borbottii simpatici durante la gara, l’uomo che, come mi diceva Maurizio, indossava la maglia dell’Aspes anche di notte, un binomio inscindibile.

Ora tutti abbiamo la certezza che Ilario continuerà ancora a seguire i suoi ragazzi e gli amici di sempre da una posizione privilegiata, ma siamo sicuri che non vorrà perdersi nemmeno una gara.

ILARIO sempre con noi!

 

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