CAMPIONATO ITALIANO IND. LE FEEDER: UMBERTIDE BELLO E DIFFICILE
Amici del feeder e cari lettori di match fishing eccoci qua, con la disputa della seconda prova di Umbertide il campionato italiano individuale ha meglio delineato le forze in campo in attesa di assegnare, dopo la terza ed ultima prova, lo scudetto tricolore individuale.
Umbertide gioie e dolori per tutti e in tutti i sensi perché questo fiume è bello e difficile.
Dopo il rinvio della seconda prova di qualche settimana fa, causa impraticabilità per via delle piogge, i concorrenti si sono ritrovati sul campo gara umbro per sfidarsi sui cavedani e sui barbi diventati nel corso degli anni le vere star di questo palcoscenico.
Oggi il fiume era quasi perfetto, certamente il colore dell’acqua non era al massimo della trasparenza infatti la centralina di Umbertide segnava una torbidità pari a 40.
Il pesce comunque ha risposto bene, in alcuni settori fin troppo, mentre in altri s’è dovuto sudare per vedere il cimino vibrare.
I tratti del campo gara più pescosi sono stati il settore A – B (carpina bassa) e man mano che si scendeva a valle le mangiate diventavano sempre più rare.
Siamo nel fiume dove l’irregolarità regna sempre sovrana e certi picchetti, che sono ormai segnati in positivo o in negativo, hanno dato tanto o poco pesce in ragione di come si approcciava la pescata.
Nel settore A lo spettacolo pirotecnico è stato offerto non dalla pro loco di Umbertide ma da Massimo Vezzalini, superlativo ad inventarsi una pescata di quasi 20 chili, e non pensate che dentro ci fossero delle carpe, di solo cavedani.
Come ha pescato il Vez Nazionale, ce lo racconterà lui stesso in una intervista esclusiva che sarà pubblicata su questo portale in settimana.
I cavedani di Umbertide comunque sono sempre incredibili, in alcuni settori si sono pescati facilmente con terminali grossolani anche del 13,5 (Vez) mentre in altri si è dovuto scendere allo 0,8, amo del 22 e un bigattino appena puntato (Govi).
Il Tevere sa farti divertire e anche penare, in diversi hanno perso pesci per rotture o slamature, ma c’è stato anche chi come Domenico Nizzoli, “l’irlandese” del Gambero Milord, che ha avuto il merito e la capacità di salpare una carpa di oltre 3 kg con terminale dell0 0,10.
Ma quella era una carpa docile molto diversa da quelle più aggressive agganciate da Maurizio Maggiali che gli hanno strappato terminali del 17 prima e del 19 poi perché quando si aggancia una di queste “locomotive” l’epilogo finale non è mai certo.
Al mattino prima del sorteggio ho incrociato le dita per non beccare uno dei picchetti in zona “campo sportivo e tedeschi morti” perché da tutti erano additati come i meno pescosi e difficili.
Purtroppo la fortuna mi ha girato le spalle e infatti mi è toccato uno dei picchetti più tristi di tutto il campo gara terz’ultimo del campo gara.
Ma sono certo che se anche quei picchetti venivano affrontati nel modo giusto i pesci, qualcuno in più si sarebbero potuti prendere comunque.
Certo, a chi non sarebbe piaciuto capitare in carpina bassa, nel tratto denominato “la sala giochi”, nei primi picchetti del settore A dove gli incontri scontri con barbi e carpe sono sempre spettacolari.
Al picchetto A1 ci capita Andrea Canaccini ma nulla ha potuto al cospetto di uno picchetto A6 preso assegnato al sorteggio a Massimo Vezzalini.
Buona la prova di Massimo Zaffi del lenza Club Ravenna che grazie ai due primi conquista la vetta della classifica in coabitazione con Massimo Vezzalini.
Ma dei due Massimi per maggior peso conduce quello emiliano mentre il romagnolo gli sta a ruota.
Il Tevere? promosso a pieni voti, alla faccia dei detrattori, anche se quest’anno sono state maggiori le domeniche sottotono di quelle buone.
Purtroppo la sua malattia, che fortunatamente è curabile, non sempre dipende dal meteo, tutt’altro, sono gli scarichi effettuati a monte di Umbertide da aziende o Comuni con uno scarso sistema di depurazione, la vera ragione di questo problema.
Ci auguriamo che le parole spese dal Sindaco Locci, in occasione del match fishing cup, siano mantenute per assicurare a tutti i pescatori italiani un fiume e un campo gara all’altezza della sua fama.
Ora tutti gli occhi sono puntati sulla terza ed ultima prova del 2 novembre per capire chi sarà l’atleta che vestirà la maglia azzurra della nazionale per assicurarsi l’ultimo biglietto utile per l’Olanda.
E con il coeficiente 2 i giochi sono ancora tutti aperti.
Noi di match fishing ci saremo e come al solito vi racconteremo l’epilogo finale.
Ed ora un po’ di foto di catture di Umbertide realizzate da Luca del Gambero Milord.