Campionato Italiano Individuale FEEDER: la parola a Cristian Gadda.

Da qualche anno sul podio di questo campionato troviamo anche dei ragazzi molto giovani,che si sono affacciati a questa disciplina solo da pochissimo.
Cristian, è uno di questi!
Classe 1983, di Torino,tesserato con I DIAVOLI Maver,ha fatto sempre gare di pesca al colpo ,ma come tanti suoi colleghi si è fatto affascinare dal feeder fishing,spingendosi a provare nuove esperienze agonistiche,in una tecnica che ormai in questi ultimi anni sta crescendo tantissimo in fatto di tesserati e di conseguenza anche il livello dei pescatori è aumentato notevolmente.
Ma tutto questo puo’ solo che far bene a questa disciplina ed a questo hobby in generale!
Gadda è approdato alla finalissima di Formigosa, dopo un secondo posto nella classifica delle selettive del Nord ed ha partecipato anche al Club Azzurro tenutosi a Mantova,qualche mese fa’, arrivando 15°.
Rifaccio i miei complimenti a Cristian ed un‘enorme in bocca al lupo per il 2015,perche’ rimanere a certi livelli non è facile,specialmente con tanti campioni.
Natascia

Cristian,ti faccio subito i miei complimenti!! Ma ad inizio stagione avresti mai pensato di arrivare secondo ad un Campionato Italiano individuale e poi di Feeder?
Ciao Natascia, ti ringrazio subito per i complimenti. Sono arrivato secondo classificato in questa tecnica e non posso chiedere di meglio,l’anno scorso finisco decimo ed entro nel club azzurro e quest’anno riesco addiritttura a salire sul secondo gradino del podio!!
Ora vorrei parlare un po’ di te: per prima cosa quanti anni hai e di dove sei?
Ho 30 anni e purtroppo vengo da Torino, dico purtroppo perché come sanno tutti ormai dalle mie parti non ci sono campi di gara adeguati ed ogni volta sono costretto a fare un sacco di chilometri quando devo svolgere una competizione, basta pensare che per me il campo piu’ vicino e’ Spinadesco, che dista da casa mia circa 220 chilometri.
Il feeder fishing sta veramente avendo un boom enorme in Italia,ma nonostante questo in tanti pensano sia la “pesca del nonno”?
Parlando di questa tecnica che sta prendendo veramente piede anche nel nostro paese, vorrei innanzi tutto dire a quelli che la considerano la cosiddetta “pesca del nonno”, che non lo e’ assolutamente. Anzi e’ una specialita’ che sotto tanti aspetti richiede molta tecnica ,cosi’ come nella pesca al colpo e proporrei a chi continua sempre e solo a sparlare sul feeder fishing di venire a provarlo da vicino, in modo tale da rendersi effettivamente conto di cosa si tratta. Io arrivo dalla pesca al colpo e quindi ti posso dire queste cose, con la consapevolezza di cio’ che dico!!!
Bene ora parliamo di questo Campionato Italiano ,concludi con 7,5 penalita’,frutto di un quarto posto e due primi,peccato per la prima prova di Ostellato. Ti è mancata un po’ di fortuna oppure facendoti un’esame di coscienza con il “senno di poi” hai capito di aver sbagliato qualcosa?
Sinceramente ,dopo la prima prova di Ostellato ,non avrei mai pensato di riuscire a salire sul podio, anche perché in quella gara la fortuna era stata dalla mia parte, concedendomi un ultimo di gara che tengo a precisare ,per colpa mia, non sono riuscito a sfruttare e finendo addirittura quarto con un Marco Mazzetti, che in quella prova e’ stato superlativo!!!!
Tra i due primi consecutivi, quello di Umbertide e quello di domenica a Formigosa, qual’ è stato il piu’ bello?
La gara del Fissero ,per me e’ stata la piu’ bella in assoluto. Anche in questa prova ho avuto un bel picchetto finendo al numero 2 del primo settore, dove si sapeva che ci sarebbe stata molta piu’ pesca rispetto a tutto il resto del campo di gara. Anche se onestamente non pensavo cosi’ tanta!!
Sul Fissero fai 8.505 kg,un settore molto pescoso,nonostante nei giorni antecedenti la gara si parlava di un campo di gara con scarsa pescosita’?
Dalle prove del venerdì e del sabato, si capiva che sarebbe stata davvero dura prendere dei pesci. Pero’ nei primi picchetti di gara, sembrava di essere in un altro mondo. Io finisco con circa una trentina di pesci, totalizzando un peso complessivo di 8.500 punti e riuscendo a battere di un chilo il primo di gara.
Ti va di raccontarci come hai pescato nelle cinque ore di gara in quest’ ultima prova?
Ho impostato la mia pescata su due linee di pesca:una a 15 metri, che pero’ non  mi ha reso per nulla e l’altra a 36 metri, quest’ ultima e’ stata quella che mi ha consentito di catturare praticamente tutti i pesci.
Come hai affrontato la pasturazione iniziale e durante la competizione?
Come pastura ho usato quella di color scuro ed ad ogni lancio, la farcivo con qualche bigatto morto e qualche caster .
L’innesco che per te è stato fondamentale?
L’innesco che mi ha reso di piu’ in assoluto ,e’ stato il bigatto morto, alternandolo ogni tanto con quello vivo.
Qualche ringraziamento in particolare?
A questo punto voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo traguardo ,senza fare nomi ed a chi mi ha sempre sostenuto fino alla fine. Ora finalmente un po’ di riposo e cerchero’ di prepararmi per la prossima stagione agonistica ,che sara’ molto intensa!!
Grazie mille per la tua disponibilita’,alla prossima intervista.
Ancora un saluto ed un grazie a tutti!!

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