Campionato Italiano Individuale FEEDER: la parola a Massimo Vezzalini

Domenica con la finalissima di Formigosa sul Fissero,si è concluso il Campionato Italiano di Feeder Fishing Individuale 2014,a cui hanno partecipato dopo le varie selezioni 40 agonisti provenienti da tutta Italia.
Il canale, ha incoronato come vincitore,colui che in questo momento è sicuramente il piu’ forte agonista di questa disciplina,nonche’ un punto di riferimento della Nazionale Italiana: ovvero il mitico VEZ!!
Con tre primi nei campi di gara di Ostellato,Umbertide ed infine questo del Fissero,si è impadronito dello scudetto tricolore,dopo aver vinto tantissimo anche nella pesca al colpo.
Nonostante Formigosa fosse difficile da interpretare,visto la scarsa pescosita’,lui non si è demoralizzato. Anzi con calma e sangue freddo,qualita’ degne di un vero campione,ha aspettato il momento giusto ed appena le mangiate si sono fatte vedere,non si è fatto trovare impreparato e nel giro di 40 minuti ha stravolto e vinto la gara.
E’ l’unico in Italia ad avere indossato la maglia azzurra in due specialita’ diverse e quante volte si è detto che un bravo pescatore è colui che cattura con qualsiasi tecnica?? Beh, Massimo è veramente un fuoriclasse,insaziabile di vittorie ancora dopo tantissimi anni di gare ad altissimo livello.
E sicuramente la sua forza è proprio nell’esperienza accumulata sui vari campi di gara,che conosce molto bene e dove lui riesce sempre a “leggere” la soluzione migliore.
Per non parlare anche del suo ingegno, visto che modifica i pasturatori a suo piacimento e come non ricordare quello con cui ha vinto ad Umbertide catturando 20 kg. di cavedani?
Il VEZ c’è,c’è sempre stato e gli auguriamo di riuscire a salire con la maglia azzurra sul podio del prossimo mondiale 2015 in Olanda,sicuramente il suo prossimo obiettivo.
Lo ringrazio perche’ è stato velocissimo nel rispondermi e vi lascio all’intervista.
Natascia

Massimo, chiudi questa favolosa stagione agonistica con il titolo piu’ ambito da tutti:conquistare il tricolore individuale…
Grande soddisfazione,quando arrivi al massimo livello nella passione che pratichi credo che non ci sia altro da aggiungere.
Proprio a distanza di una settimana dal secondo posto nel C.I.S. feeder,dove con la tua societa’ la Lenza Club Mogliano,conquistate un argento a solo un punto dalla Lenza Emiliana. Questo scudetto mancato per pochissimo ,ti ha dato maggiore carica per vincere domenica l’individuale?
Certamente! Ma colgo l’occasione per fare di nuovo i complimenti ai miei amici della Lenza,una gara cosi tirata come il C.I.S,perso sul filo di lana non puo’ che stimolare maggiormente chi come me, ha ancora il “brucio”dentro.
La prima cosa che ti è venuta in mente sul podio?
Il mio amico Simone Carraro,che sicuramente ci ha messo del suo.
Chi è stata la primissima persona che hai abbracciato, quando hai saputo di essere diventato Campione Italiano,succedendo cosi’ ad Angelo De Pascalis?
Ma per dire la verita’,è stato proprio Angelo,che non so come ha fatto , mi ha sollevato di peso ed abbracciato.
Non sentivi la pressione visto che eri uno degli uomini da battere,presentandoti in finale con due primi?
Guarda,non vorrei che qualcuno pensasse che faccio il fenomeno,ma chi mi conosce sa che riesco sempre a mantenere la calma e la concentrazione, anche in occasioni di gare cosi’ importanti. Anche se non ti nascondo che ieri,dopo 4 ore e 20 minuti ,tanto ci ho messo per prendere la prima di 6 breme,qualcosa si stava muovendo!!!!
Hai vinto tantissimo nella pesca al colpo ed ora anche nel feeder fishing, sei diventato uno degli agonisti di punta in Italia in questa tecnica,ma come fai ad avere sempre “fame di vittoria” dopo tutti questi anni di agonismo ad altissimo livello?
Se come me l’agonismo ed il “brucio”ce l’hai, la fame non ti passa mai. Anche nelle garette tra amici perdere mi secca,e parecchio,ed in questo ho avuto un buon maestro che mi ha sfilato tante banconote da 10,000 lire e poi da 10€ il grande Giampi.
Con la formulazione dei vari campionati,questa tecnica ha avuto uno exploit enorme,soprattutto questo anno ed è cresciuto anche moltissimo il livello degli agonisti ,per non parlare di quanti come te sono passati dalla pesca al colpo al feeder. Cosa spinge un’ atleta a rimettersi in gioco in un’altra specialita’ ,rischiando anche poi di “rimetterci la faccia”,se le cose vanno male?
Per quello che mi riguarda mi sono affacciato al feeder ,perché c’era una prova di Campionato Italiano in Brian,e Glauco ed il “Tappo”, mi hanno tirato dentro. Poi, siccome mi e’ piaciuto,ho continuato. Comunque all’inizio pensavo che la pesca a feeder fosse una pesca molto statica e facile,ma credetemi non è cosi,provare per credere!

Il bello di questo tipo di pesca e la consiglieresti a chi si vuole avvicinare a questo sport ?
Sicuramente e’ una pesca da consigliare ai giovani. Ha costi molto contenuti,e ti da la certezza di catture immediate,soprattutto consiglio di avvicinarsi pescando con il method feeder,nelle acque commerciali. Non esiste nessun altro tipo di pesca che puo’ far catturare cosi tanto pesce, anche a chi non ha mai tenuto una canna in mano.
Ma quanto tempo riesci a dedicare agli allenamenti,perche’ credo sia fondamentale arrivare al giorno della gara con le idee molto chiare?
Fortunatamente un paio di giorni,come minimo,prima della competizione, cosi’ riesco a provare il campo di gara. Che poi quasi tutti li’ conosco gia’ ed anche i loro abitanti, quindi cerco di dare fondo all’esperienza di tanti anni.
Di solito ti avvali anche dei consigli dei tuoi compagni di club, oppure sei piu’ il tipo che crede in se stesso e preferisce sbagliare di testa propria?
Quando impostiamo una strategia di squadra, ognuno dice le proprie impressioni sulle prove,cerchiamo insieme di valutare quali sono le migliori soluzioni e poi si riprovano, ed alla fine si decide. Ovvio che poi li’ in gara , mettiamo del nostro ,in base all’esperienza,ma questa non si puo’ insegnare!!!!!
Bene, ora vorrei parlare della gara di Formigosa. Campo di gara molto difficile,addirittura si rischiava di non “bollare”,ma tu comunque vinci il tuo settore con 1.660 kg.,sicuramente il meno pescoso di tutti. Ci racconti come avevi preparato questa importante ultima gara e le attrezzature che avevi preparato?
Durante le prove effettuate nei giorni scorsi, era emerso in maniera evidente che il pesce iniziava a rispondere nel primo pomeriggio. Infatti ,,iniziando a pescare alle 10 del mattino, si cominciava ad avere qualche abboccata verso le 13-13,30 ,per poi continuare senza problemi. Le linee di pesca provate sono state all’inizio tre:una a 13 mt.,una a 24-27 mt. e l’altra in prossimita’ della riva opposta a 39-40 mt. Dopo le prove di sabato, la linea centrale per noi della mia societa’, e’ stata definitivamente abbandonata. Anche la linea corta e’ stata utilizzata come defaticante per la linea di gara,che abbiamo impostato appunto a 39-40 mt., effettuando un’ abbondate pasturazione iniziale, a base di pastura inpongata, ben farcita sulle due linee e poi non restava altro che attendere che i pesci entrassero. Ho pescato con una canna “Absolute Preston” da 12″,con in bobina della treccia dello 0,8, terminale da 75 cm. dello 0,11 ed infine un amo del 18.
Come hai effettuato la pasturazione nei primi 10 minuti dell’inizio della gara e come hai continuato ad alimentare nelle cinque ore successive?
Durante la gara ho effettuato: nella prima ora lanci ogni 5 minuti, poi ho sempre continuato ad aumentare il tempo di lancio, di un minuto ogni 40 minuti di gara, finche’ non sono entrati i pesci.
Cosa innescavi?
Ho innescato tutte le combinazioni di esche possibili, ma poi un bianco ed un’ arancione come  nelle prove, nel mio caso hanno pagato.
Ma cosa si inventa il “Vez” nazionale, quando le mangiate stentano a vedersi?
Nella pesca esistono due leggi: calma e velocita’,qui ho adottato la prima.
La differenza nel mio caso l’ha fatta la pazienza e la calma di aspettare, che qualche pesce entrasse in pastura,e la precisione di lancio. Anche se e’ emerso molto chiaramente, che nella parte finale del mio settore, i pesci non c’erano.

Lo so che è difficile scegliere, ma tra i 3 primi che hai fatto in questo campionato,qual’ è stato quello che ti ha dato piu’ soddisfazione e perche’?
Sicuramente i quasi 20 kg. di cavedani ad Umbertide,tanto piu che era la prima volta che pescavo a feeder in quel campo di gara e soprattutto che pescavo cavedani.
Infine,l’ ultima domanda di rito: vuoi ringraziare qualcuno?
Naturalmente! In primis ringrazio la mia societa’: la Lenza Club Mogliano Preston,e soprattutto il presidente Roberto Giabardo, che non mi ha fatto mai mancare nulla; unitamente alla ditta per la quale lavoro: Betti Sport, distributore per l’Italia del marchio Preston ,che mi supporta tecnicamente, mettendomi a disposizione il materiale;e per concludere anche Match Fishing per questa intervista.
Ancora tanti complimenti e speriamo di vedere te e tutta la nazionale italiana, sul podio del Mondiale per Nazioni, che si terra’ il prossimo anno in Olanda.

VEZ.5

VEZ

Vez2

Vez4

Immagine 051

Vez3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *