I campioni della pesca al colpo sotto la lente di Natascia Baroni……..MICHELE NARO.

Questa volta è il turno di un forte agonista piacentino, da tantissimi anni nel giro del club azzuro, ma che ancora non ha avuto la possibilita’ di dimostrare quanto vale realmente. Quest’anno conquista un meritatissimo terzo posto nel Campionato Italiano di pesca al colpo Seniores ed ha partecipato a fine stagione all’amichevole Italia-Belgio che si è svolta a Peschiera sul Mincio, facendo registrare l’assoluto nella prima giornata di gara. Milanista “fino alla morte”, a volte un po’ scomodo perche’ dice sempre quello che pensa. Prende in mano la sua prima canna da pesca da piccolissimo, grazie alla nonna nei classici laghetti di campagna. Prima di approdare alla corte di Luciano Bazza,ha fatto parte di club fortissimi come: la Ravanelli e la Longobardi, per citarne alcuni ed ha avuto la fortuna di conoscere ed avere preziosi consigli dal grande Giampiero Barbetta, che stimava profondamente. Innamorato della pesca ai cavedani, meglio se con la canna all’inglese, in questa intervista mette molta “carne sul fuoco” esprimendo la sua opinione sulla pesca sportiva in Italia a 360° ed il consiglio che da ai giovani che praticano questo sport è semplice e diretto: ” andate a pescare,ci vogliono le ore di volo!!”.

Naro1

Michele quanti anni hai e di dove sei?

Ho 40 anni e vivo a Piacenza.

Sei sposato ed hai figli?

Convivo e per ora non ho figli.

Che tipo di lavoro svolgi?

Sono operatore di betting.

La tua qualita’ migliore?

Non saprei dire, di solito lo lascio dire agli altri,comunque sono una persona molto sincera e dico sempre quello che penso,creandomi anche delle antipatie.

Sei appassionato di calcio?

Sono milanista dalla nascita!!! E’ il club piu’ titolato al mondo ed anche il piu’ amato dalle donne,avendo dei bei giocatori da punto di vista estetico.

Da quanto tempo nutri questa passione enorme per la pesca?

Praticamente da sempre fin da bambino.

Ti ricordi con chi sei andato la prima volta,dove e che tipo di catture avevi fatto?

Ricordo che ero con mia nonna in una laghetto di campagna,avevo circa 5 anni e presi un bel persico sole e da li’ mi sono innamorato di questo sport.

Che attrezzature avevi utilizzato in quella occasione?

Non sono sicuro, ma credo sia stata una canna fissa.

Com’è andata la tua prima gara di pesca e che cosa ti ha spinto a continuare?

Direi non bene, feci ultimo,ma mi è piaciuto fin da subito lo spirito di competizione.

Di solito dove andavi sempre a pescare?

Sul fiume Trebbia e sul Po,a cavedani,barbi e soprattutto lasche. Utilizzavo canne fisse da 6 mt. e bolognesi da 5-6 mt.,per effettuare la classica pesca sul fiume,con il sacchetto di bigattini sul collo.

Nei primi anni che muovevi i passi in questo hobby,ammiravi un campione in particolare?

Ammiravo Giampiero Barbetta,come tutti,era il “Messi” di quei tempi,di un altro pianeta. Per me è stato un punto di riferimento! Oggi l’agonista piu’ forte secondo me,ancora in attivita’ è GianLuigi Sorti.

Con quali societa’ di pesca hai gareggiato fino ad oggi?

Ho gareggiato: con la Cannisti Piacentini,la Garisti Piacentini,la Ravanelli,la Tritium ,la Longobardi, il Team San Dona’,il PC Teramo,Team Pesca Il Borghetto ed infine oggi con il Team Bazza. In particolare ricordo con molta stima il grande Sergio Procacci, per me il numero 1!!!!

Ci racconti come sei approdato nel Team Minerva Rossoblu’ Bazza?

Grazie ad un’amicizia ventennale con la famiglia Bazza. Pescavo gia’ in passato con le loro attrezzature,sempre all’avanguardia. Credo nel loro progetto e lo sponsor si è impegnato molto con me, motivandomi ancora di piu’.

Il bello di questa societa’?

E’ molto organizzata e con persone molto serie e professionali.

Ormai sei diventato un pescatore ammirato da tutti,tra le tantissime gare che hai svolto ad alto livello,ce n’è una in particolare che ti ha dato una sensazione indimenticabile?

Si, quando ho vinto l’International ad Umbertide nel 2001,dove presi l’unico cavedano dopo 4 ore che ero a “cappotto”,vinsi il settore e la gara con due primi, avendo fatto un peso alto il sabato.

Ed invece quella che ti ha deluso di piu’?

Quella del campionato italiano dello scorso anno sempre ad Umbertide,dove arrivavo con 3 primi e sono andato malissimo l’ultima gara della domenica. Purtroppo il mio picchetto non era il massimo,in piu’ avevo anche un ramo in acqua che mi disturbava mentre recuperavo i pesci. Non voglio trovare scuse, resta il fatto che ho perso diverse catture, slamandoli ed ancora oggi ripensandoci non capisco come ho fatto. Forse i pesci mangiavano male ed io credo di aver sbagliato qualche dettaglio sulla lenza. Poi mi sono innervosito e cosi’ è andata male! Credo comunque di essermi preparato al meglio e di non aver lasciato nulla al caso.

Ad Umbertide hai avuto sempre una buona media a parte questa gara?

Si, infatti,Umbertide è un campo di gara che adoro,mi piace pescare i cavedani,che poi in quei giorni erano le catture predominanti. Qui ho vinto dei primi Meeting Internazionali,che si svolgono nel mese di agosto e molte volte ho vinto i settori,in diverse gare.

La piu’ bella sfida che hai vissuto “fianco a fianco” ad un tuo avversario?

Con Armiraglio a Medelana nel club azzurro sempre del 2013,eravamo vicini di picchetto e lui vince con 22.990 kg. ed io faccio secondo con 22.150 kg.,una bellissima gara combattuta fino alla fine.

Qual’ è stato il pesce piu’ grande che hai catturato e dove?

Un siluro di quasi 100 kg. sul Po.

E la specie ittica che ti attrae di piu?

Sicuramente il cavedano,lo reputo il signore dei fiumi,molto diffidente ed astuto.

Sei piu’ un uomo da roubasienne od inglese?

Senza dubbio:inglese!!! Trovo che sia la pesca piu’ difficile ed affascinante in assoluto e bisogna essere molto bravi nel saperla interpretare nei vari campi di gara.

E cosa mi dici della pesca alle alborelle?

No comment! Sono arrivato troppo tardi.

Le breme sono pesci a te “simpatici”?

Si molto, soprattutto negli ultimi anni,ora che con il mio gruppo stiamo avendo buoni risultati in questo tipo di pesca.

Se potessi abitare vicino ad un lago,fiume o canale, quale sceglieresti?

Adoro Peschiera del Garda sul Mincio.

La cosa che non deve mancare mai dentro il tuo borsone?

Sicuramente una lattina di Red Bull. La bevo sempre prima d’iniziare una gara,mi da’ molta carica.

Da molti anni ormai fai parte del club azzurro,con i piu’ grandi pescatori d’Italia,quanto conta per te questa esperienza?

Una volta tantissimo,quando c’erano ancora le super-selezioni: pescavi contro tutte le lenze piu’ forti d’ Italia. Ora invece per me conta poco e niente,perche’ non puoi piu’ gareggiare contro i piu’ bravi ,essendo loro gia’ in nazionale,non partecipano al club azzurro e se non batti i piu’ forti non sei piu’ bravo!! Poi io non sono d’accordo con l’avvento “delle scelte tecniche”,perche’ secondo me,se vieni scelto in base a questa regola,non hai piu’ la possibilita’ di dimostrare sul campo di gara quanto vali e ti disabitui a combattere con il coltello tra i denti e molto spesso questa “scelta” ,non è tanto giusta . Senza offendere nessuno,ma per me la meritocrazia nella pesca non esiste!!

Hai avuto anche la fortuna di poter indossare la maglia azzura qualche volta?

Si, alcune volte,in campi di gara che si sono dimostrati molto difficili sia in quella occasione,sia anche successivamente. Sono stato un po’ sfortunato perche’ dove ho affrontato queste gare,conoscevo poco la pesca alle breme e l’ utilizzo della terra,in piu’ “scodellare” la pastura con la “tazza” le prime volte, è stato molto difficile . Certamente se avessi avuto la possibilita’ di pescare le carpe innescando bigattini, forse sarebbe andata meglio.

In questo ambiente hai legato con qualcuno in particolare?

Credo di avere un buon rapporto con tutti in generale.

Nel 2014 sei entrato di diritto nel quintetto che fara’ parte della nazionale seniores,che sensazione hai provato quando hai visto che ce l’avevi fatta?

Sono davvero orgoglioso di indossare la maglia azzurra. Conosco tutti i componenti della nazionale, sono giovani e molto preparati. E poi il CT Frigeri, non ha bisogno di presentazioni e non c’è bisogno di dire quanto sia in gamba. Ogni pescata con questo team,ti da’ la possibilita’ di migliorare e di conoscere nuovi campi di gara stranieri,accrescendo il tuo bagaglio personale. Sono esperienze davvero incredibili,che augurerei a tutti!!

Cosa sogni?

Sogno spesso belle ragazze nude ahahahahah!

La pesca per te è…?

Ossigeno puro,sono praticamente innamorato della pesca e non smettero’ mai per nessun motivo di andarci.

Cosa ne pensi dell’utilizzo del fouilles e del ver de vase nelle competizioni?

Bisogna dare la possibilita’ di utilizzarlo in tutti campionati Fipsas ed in tutti i vari campi di gara: o tutti o nessuno! Cosi’ un ragazzo puo’ imparare fin da piccolo a gestirlo. Invece oggi molti giovani,soprattutto quelli provenienti dal sud, si ritrovano a non sapere come impiegarlo. Cosi’ facendo in Italia si potrebbe trovare liberamente e facilmente questo innesco, anche a bassi costi. Come in Francia, dove i pescatori lo fanno da soli ed imparano fin da subito ad usufruirne.

Nel 2013 hai partecipato al campionato di A/2,qual’ è stato il campo di gara piu’ bello ,dove vi siete divertiti e quello invece piu’ deludente?

Secondo me sono stati tutti belli,ognuno con proprio pregi e difetti.

Avresti voluto aggiungerne un altro?

Come ti ho detto sopra, visto che adoro Peschiera, mi sarebbe piaciuto poterci gareggiare con questo campionato.

Ho visto che nel Canal Bianco ad Adria hai sfoderato un altro bel primo con oltre 16 kg. di peso,ci racconti come hai pescato e che tipo di attrezzatura avevi utilizzato?

Ho pescato prevalentemente a 13 mt.,perche’ ho visto che piu’ corto (4/6 pezzi di canna) non riuscivo,avevo poca profondita’,con un fondale sconnesso che non mi permetteva una buona azione di pesca,soprattutto di pasturazione. Quindi ho cercato di pasturare il piu’ preciso possibile a 13 mt. buttando pastura e terra all’inizio e poi alimentando durante la gara,a scodella con molta regolarita’ , con pongo e fouilles sotto la punta. In questo canale non occorre molta attrezzatura, ma di buona qualita’. Ho utilizzato come pastura :la “Gold Kit” Team Bazza e la terra di somma “ Noir Team Bazza”.

Hai gareggiato molto spesso a Medelana, facendo ottimi risultati,ci sveli qualche tuo segreto quando affronti questo campo di gara?

Non ho segreti particolari,è molto importante avere delle lenze costruite in modo perfetto,con galleggianti che ti diano la possibilita’ di capire subito le mangiate ed essere veloci a capire qual’ è il momento giusto di cambiare lenza, in base alla velocita’ dell’acqua. Secondo me la pasturazione iniziale è importantissima,ma il mantenimento durante tutta la gara è cio’ che ti fa’ vincere il settore. Fondamentale è riuscire a capire la quantita’ giusta da dare.

Come ti è sembrato il Po di Volano di Medelana nelle due prove del club azzurro dello scorso anno?

C’è stata un’ottima pescosita’,anche se forse in maniera minore rispetto agli anni precedenti. Sono state due gare molto difficili da interpretare, perche’ le breme di questo canale sono sempre imprevedibili. Sicuramente hanno risentito della pressione agonistica e delle molte gare di prova che si sono effettuate nei giorni prima delle gare ufficiali e quindi erano molto diffidenti.

Quando gareggi qui che lenze prepari?

Di solito preparo una decina di punte a 4 pezzi,usando galleggianti “Rio” da 3 a 6 gr.e le piastre della gamma Niagara da 6-8-10-12 e 15 gr. Le costruisco solo a pallini,anche grossi,ma abbastanza morbide in base alla velocita’ dell’acqua. Come madre lenza uso il “New Record Team Bazza” dello 0.16,mente per i terminali preparo degli spezzoni da 20-25 cm. di “New Trax” dello 0.10,con ami “K1” del n°18 e del n° 20. Innesco 3-4 fili di ver de vase,a volte in aggiunta metto un bigattino stirato.

Di solito quante volte durante la settimana riesci ad andare a pescare?

Mi ritengo molto fortunato, riesco ad andare 3-4 volte alla settimana.

Per il tuo Team sei un l’uomo “di punta”,ma quando preparate una gara tutti insieme ,sei tu che decidi la tattica?

Quando prepariamo una gara proviamo tutti insieme, ognuno dice la sua, pero’,durante la gara ” ognuno per se Dio per tutti”!

Com’e’ avere accanto un uomo d’esperienza come Luciano Bazza?

E’ importantissimo, mi da’ sempre ottimi consigli .

Ed ora parliamo del regolamento di questo sport soprattutto sul format del C.I.S: sei d’accordo in tutto con la federazione ?

No,secondo me,bisogna per prima cosa cambiare il regolamento delle prove del campo di gara: si vedono persone che provano dal martedi’ e questo non è equo per tutti i garisti. Perche’ non tutti possono permettersi di andare a provare cosi’ tanto. Io farei aprire il campo di gara per tutti, solo il giorno prima:il sabato. Al massimo per le societa’ che vengono da lontano anche il venerdi’. O fanno un campionato professionistico solo per chi lavora nel settore della pesca sportiva,senno’ devono dare a tutte le societa’,soprattutto quelle del sud la stessa possibilita’ di quelle del nord. Chiuderei il campo di gara tutta la settimana cosi’ forse si aumenterebbe anche la pescosita’ .

Cosa bisogna fare per aumentare i tesserati?

Bisogna ridurre drasticamete i costi e sottolineo drasticamente,soprattutto quelle delle trasferte!!! Ad esempio come la pesca pratica: massimo 2 canne da poter utilizzare in gara. Cosi’ il pescatore piu’ bravo vince lo stesso e c’è piu’ equita’. E poi bisogna far ritornare questo sport armonioso come lo era un tempo.

Qual è il consiglio che Michele Naro vorrebbe dare ai giovani che si stanno avvicinando a questo sport, in un momento cosi’ critico per l’Italia?

Andate a pescare!!! Appena avete un attimo di tempo,tutti danno consigli ai ragazzi su cosa comprare,invece io consiglio di passare ore ed ore a pescare. Il tempo non si compra!! Le attrezzature giuste sono importanti,ma non si impara a pescare sugli scaffali dei negozi ma c’è bisogno di “ore di volo”,quindi pescate!!! In Inghilterra,i garisti in una competizione aprono 6 punte ed hanno 3 secchi,noi invece in Italia siamo stanchi gia’ prima di iniziare. Prepariamo troppa attrezzatura!! Io quando pesco preparo pochissima roba.

Cosa ne pensi del fatto che chi cambia societa’ e sponsor debba comprare tutta la nuova attrezzatura?

E’ una cosa che per me non ha alcun senso,come se quella che ha gia’ non prendesse piu’ neanche un pesce,ma questo è un mistero delle sponsorizzazioni. In Inghilterra,nella squadra che ha vinto il campionato nazionale,facevano parte cinque pescatori con tutti sponsor differenti. In Italia invece devi farti “marchiare”,altrimenti non vai bene…inconcepibile.

Grazie mille per la tua gentilezza e ti auguro un grosso in bocca al lupo per le future gare.

Io ringrazio ed ammiro te Natascia, per la prima volta ho avuto la possibilita’ di condividere la mia opinione,l’opinione di tanti giovani pescatori italiani!

PALMARES:

IN CLUB AZZURRO DAL 1996
Campionato Prov.le Cremona I^ serie vinto 1 volta
Campionato Prov.le Piacenza I^ serie vinto 2 volte
Campionato Prov.le Venezia I^ serie vinto 1 volta
Coppa Latina in Idrovia PD 1° class. a squadre
1994 1° class. Regionale individuale
1998 Club azzurro IV° ass.
2011 2° class. assoluto Memorial Pasinetti- Laghi di Faldo
2012 Club azzurro II° ass.
2012 1° class. ADRIATIC MASTER
2013 Club azzurro V° ass.
2013 1° class. TROFEO PAOLO ROSINI
2014 1° class. ADRIATIC MASTER
2014 3° class. Campionato Italiano Seniores

Per Match Fishing Natascia Baroni

NATASCIA B

ed ora un pò di immagini di Michele Naro in azione…..

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