FEEDER FISHING IN CORRENTE

Dopo la superlativa prestazione della Lenza Emiliana Feeder a Peschiera, che ha saputo in modo esemplare attuare al meglio questo tipo di tecnica, consentendogli di vincere il CIS Feeder 2014, il feeder fishing in corrente è diventato un argomento di attualità, tanti sono gli amici lettori che ci hanno chiesto informazioni su come affrontare un fiume con corrente media o sostenuta, per questo motivo la prossima puntata di Tubertini Feeder in Tour è stata girata sullo splendido fiume Serio in compagnia dei Campioni in carica della Lenza Emiliana, che sveleranno i segreti di questa tecnica. Nel frattempo un’uscita nel sempre spettacolare fiume Tevere a Umbertide, che in questo periodo si è presentato con un’acqua verde cristallo e corrente medio-forte…

fiume tevere

acqua del tevere

Ci ha permesso di anticiparvi alcune specifiche tecniche sul feeder in corrente.

Partiamo dalla posizione della canna, che a differenza delle altre tecniche, che prevedono una disposizione della stessa parallela o addirittura a sfiorare la superficie dell’acqua, in questo caso dovrà puntare verso il cielo, leggermente inclinata in avanti…

posizione canna

posizione canna 1

Fondamentale la famosa “pancia”, che ci consentirà di stare fermi con pasturatori di circa il 50% di peso in meno rispetto ai grammi necessari per stare fermi con la lenza tesa, nel caso specifico abbiamo utilizzato un feeder Blockend River di Nisa da 28 grammi, contro i 50 grammi necessari per stabilizzare sul fondo un simile pasturatore senza la pancia.
Vediamo nei particolari come eseguire correttamente la posa in pesca, innanzitutto sarà necessario lanciare il nostro pasturatore, prendendo un riferimento sulla sponda opposta e sull’acqua, leggermente a monte dalla nostra postazione, ad archetto aperto attendiamo che lo stesso tocchi il fondo, poi con un’ampia bracciata rilasciamo del filo in bando, che andrà a costituire la pancia, il numero delle bracciate dipenderà dalla forza della corrente. A questo punto basterà chiudere l’archetto e appoggiare la canna sul feeder arm, senza recuperare il filo in eccesso, si attenderà che questo si disponga in corrente, nel disegno seguente la vista dall’alto di come si disporrà il pasturatore sul fondo e il filo in eccesso.

corrente copia

Altro elemento fondamentale è la montatura da utilizzare per questa tipologia di pesca, partendo da quella classica costituita da un running rig con deriva e treccia antitangle, da utilizzare in acque velate, dove i pesci poco sospettosi aggrediscono le nostre esche appuntate su finali nell’ordine dello 0,14-0,18 ed ami del 14-18.

montatura running classica

In acque poco velate, quasi trasparenti, per vincere la diffidenza di pesci come Cavedani, Barbi ecc.. dobbiamo ridurre i nostri finali fino ad arrivare a misure dello 0,07-0,10 e ami nella misura del 20-26, capirete che con lenze cosi sottili e ami quasi microscopici, il recupero di pesci sopra al chilogrammo di peso diventa assai arduo se non impossibile. In queste condizioni è opportuno l’utilizzo di una treccia di elastico, costruita con un elastico da roubasienne del 0,9-1 mm, che sostituirà la treccia antitangle, e che ci consentirà il recupero di prede importanti anche con finali sottili, in questo caso per non aggrovigliare il tutto, bisognerà stoppare la corsa del pasturatore poco prima dell’impatto con la superficie dell’acqua.

montatura running rig con elastico

Tipo di treccia per gentile concessione di Manuel Marchese

elastico

Bene dopo le istruzioni operative, siamo finalmente in pesca, durante questa sessione abbiamo utilizzato pasturatori Blockend River di Nisa da 28 grammi, finali del Fluorine dello 0,09 e ami del 24-26 della serie Trenta di Tubertini, come richiamo bigattini misti a pellet da 2-3 mm all’halibut “Power Pellet”, e come innesco alterneremo un solo bigatto appuntato di traverso a due bigatti appena appuntati in modo contrapposto, uno per la coda e uno per la testa.
Nella prima parte della giornata i pesci sembrano risentire del repentino sbalzo di temperatura, che durante la notte ha raggiunto anche i -5°, situazione che si ribalta durante le ore centrali ed ecco alcuni splendidi esemplari di cavedani, che in questo tratto di Tevere possono contare su di una popolazione di tutto rispetto.

cavedano 1

cavedano 2

cavedano 6

cavedano 4

cavedano 3

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