CAMPIONATO ITALIANO COPPIE DI FEEDER: FORNI E SPIMPOLO…ECCO COME ABBIAMO VINTO

Il Circondariale di questi tempi non è facile interpretarlo e affrontarlo soprattutto quando si è in competizione con la pressione agonistica fatta da centinaia di persone e ore di attività di pesca.

Il pesce è scarso per via di tante ragioni, pescatori di professione, pescatori di frodo, cormorani, siluri e chi più ne ha più ne metta, però va detto che le gare sono gare e quindi occorre fare di necessità virtù e alla fine, anche nel bel mezzo di una penuria piscatoria, quello che conta è saper prendere un pesce in più degli avversari.

Difficili sono le gare con un’alta pescosità ma altrettanto sono quelle con scarsa pescosità dove a volte è il singolo particolare che può fare la differenza e regalare una cattura, forse la cattura della vita.

Mi sa proprio che la vecchia volpe di Fulvio Forni e il suo compagno di squadra Loris Spimpolo abbiano capito come andava affrontato questo canale e abbiano alla fine, visto che sono stati gli unici a chiudere con due penalità, adottato le soluzioni tecniche giuste.

La pesca è si uno sport, un hobby, ma per farla nel modo migliore occorre essere anche un pò biologi, un pò scienziati, insomma per capire come ragiona un pesce e che cosa vuole occorre conoscere le condizioni del loro ambiente qualsiasi siano le condizioni del clima e dell’acqua.

Un pescatore, per dirla in poche parole, deve avere una cognizione scientifica dell’ambiente di pesca e da li partire con le scelte giuste, anche se ad essere inseguito dovesse essere un solo pesce in cinque ore.

Non è facile, lo so benissimo, come non è facile sapere il perchè si sono visti dei minimi accenni di toccata sul vettino ma mai una partenza franca… Perchè? come mai? cosa bisognava cambiare per ingannare il pesce e indurlo a una mangiata decisa? meglio mettere un amo piccolissimo per supportare un solo bigattino (stile pesca cavedano) e un filo sottile? oppure era meglio ingrossare amo filo e innesco?

E quante volte nel recuperare la lenza abbiamo trovato il bigattino schiacciato senza avere visto la mangiata?
Ecco questi sono solo alcuni segnali che andavano interpretati e affrontati con le soluzioni giuste per riuscire almeno in parte a catturare qualche avversario con le pinne.

Fulvio Forni, e con lui Loris Spimpolo, con tutta l’esperienza maturata in tanti anni di vita sui canali ha saputo leggere queste situazioni e le ha sfruttate al meglio.
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Il canale dopo tanti giorni di pioggia, con una corrente notevole che non lasciava pescare fino al venerdì mattina, come si doveva affrontare per provare ad avere la meglio su qualche pesce ed evitare il classico cappotto?

Tutti interrogativi che saranno passati nella testa di tutti noi migliaia di volte, e a me per primo, senza riuscire a venirne a soluzione.

Allora lo abbiamo chiesto direttamente al neo campione italiano Fulvio Forni che ha grande confidenza con la tecnica del feeder e fino all’anno scorso è stato anche uno dei componenti dello staff tecnico della nazionale dell’alimentatore.

Fulvio ha vinto molto nella sua vita di agonista, è stato in nazionale seniores colpo, è stato in nazionale feeder come detto, è salito su innumerevoli podi con le sue squadre ma mai era riuscito a vincere un titolo individuale.

Ci è riuscito in questa occasione, nel campionato italiano a coppie di feeder, in collaborazione con il suo compagno di squadra della società FUTURA 2000 Colmic di Rovigo Loris Spimpolo, prendendo lo scettro dai campioni uscenti Marco Mazzetti e il sottoscritto Alessandro Scarponi.

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E allora sentiamo cosa ci hanno detto Fulvio e Loris sulla loro vittoria:

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Allora Fulvio per prima cosa tanti complimenti per questa vittoria che arriva proprio su un canale difficile ma la conoscenza della pesca ti ha fatto prevalere su altri concorrenti…
si, qui occorreva tirare fuori tutta l’esperienza acquisita in tanti anni di attività agonistica, i pesci da prenedre erano pochi e bisognava pasturali e aspettarli tanto con la roba che piaceva a loro. Occorreva dare ai pesci dei buoni bigattini in quantità sufficiente per non sfamarli e al momnento giusto partiva la canna ed erano pesci importanti.

Un canale difficile dopo le forti piogge, acqua torbida e corrente , come lo hai affrontato un canale così?
guarda, avevo detto ai ragazzi della mia squadra che nel primo giorno con tutta quella corrente non era il caso di aggiungere bigattini morti in pastura perchè la corrente li avrebbe portati via e ho detto di mettere il bigattino vivo che avrebbe aiutato molto e infatti oggi i miei compagni di squadra hanno tutti vinto. Quindi per me è una grande soddisfazione perchè ho visto giusto.

Fulvio con un canale in quelle condizioni ha preferito pescare a metà canale, a tre quarti, o sotto canna?
ho pescato sulla tre quarti ma con tutta quella corrente non era facile e qui entra in gioco l’esperienza lasciando una buona pancia di filo alla fine vedevo le segnate che altri magari non vedevano e così sono riuscito a predere più pesci di altri.

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Diversi pescatori, me compreso, hanno visto delle piccole tocche e bigattino schiacciato ma la canna non partiva mai ..
Io per prendere quei pesci mettevo un pinky di traverso nell’amo, su un amo del 12 e 14, è incredibile ma alla fine ho rischiato e ha funzionato.

Il canale è il grande ammalato e tu che sei un profondo conoscitore di canali che cura gli prescriveresti?
l’unica cosa è che la federazione capisca che di fronte a tanta evidenza inizi a mettere dentro qualche tonnellata di pesce e fregarsene di tutti perchè altrimenti il canale muore e con esso la pesca in Italia.

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A Loris Spimpolo , il compagno di squadra di Fulvio, chiediamo il suo commento su questo successo…
Beh, sono molto emozionato, non sono abituato a salire su un podio e questo per me è il primo che conquisto in vita mia. A questo titolo mi ci ha portato il mio grande amico Fulvio, con il quale abbiamo deciso di fare tutte le gare assieme quest’anno. Il nostro anno è partito bene visto che poche settimane fa abbiamo rischiato di vincere il provinciale di Rovigo ed ora arriva questo titolo che ci ripaga dell’impegno che da anni mettiamo in questa passione.

Cos’è Fulvio per te?
E’ un amico, un grande pescatore, un agonista che nella vita ha maturato una grande esperienza e che mi sta insegnando moltissimo. E poi è uno con il quale non ci si annoia mai quindi una bella persona con cui si passano belle domeniche.

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Beh, sono certo che con un Fulvio nel motore la Futura 2000 saprà raccogliere anche altri successi e tutti metteranno adesso gli occhi addosso a voi in previsione delle prossime due gare del CIS feeder che si svolgeranno proprio ad Adria sul canalbianco..
Si il canalbianco lo conosciamo molto bene, e speriamo di trovarlo nelle migliori condizoni, perchè quello è un gran bel campo gara che sa far divertire in ogni stagione.

Siete sponsorizzati Colmic, per vincere avete utilizzato una pastura Colmic?
si abbiamo usato le nuova da feeder, quella verde alla betaina, la Champion Feed Colmic Special ‘G’ Green. Questa pastura, di colore verde, ha una struttura fine, la miglior farina di pesce, inclusa una bella dose di betaina. Questa miscela ne fa una perfetta pastura all round, può essere utilizzata per le carpe e le breme. Nel feeder attrae immediatamente i pesci.
In ogni caso se si fosse fermata l’acqua avremmo deciso di mettere del dolcificante ma l’acqua non si è mai fermata quindi abbiamo usato la pastura così com’è nel sacchetto senza nessuna aggiunta.

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Perché proprio quella pastura tra le tante di casa Colmic specifiche per il feeder?
Perché la Special G Green è una pastura a grana fine , ricca di farina di pesce e quindi molto nutriente. Viste le condizioni del canale che si presentava con acqua corrente serviva un impasto più tenace, magari per tenere meglio all’aggiunta di esche vive , che non si sciolga troppo presto in condizioni di forte corrente. Se l’acqua si fosse fermata avremmo provato anche la nuova pastura Feeder special proprio quella che vedete sotto nella foto.

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Una bella soddisfazione ma adesso a botta calda a chi vuoi dedicare questa vittoria?
La dedico a Fulvio perchè mi è stato molto vicino e mi ha insegnato molto ed è un grande amico.

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Fulvio Forni con il suo amico di tante battaglie, il campione italiano individuale e nazionale di feeder, Massimo Vezzalini
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I vice campioni, i ravennati della lenza Romagnola Tubertini, Ridolfi Paolo e Ferniani Maurizio
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I terzi classificati gli umbri dell’Umbertide Feeder Team Preston Italica Giacomo Broncolo e Nicola Giovannoni

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foto di gruppo di una parte dei partecipanti al coppie feeder

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