PROFILI E PERSONAGGI: I campioni della pesca al colpo, sotto la lente di Natascia Baroni…….MAURIZIO FEDELI.

Nato a Pavia, ma residente a Soresina, ha preso in mano la sua prima canna da pesca grazie al padre in un canale vicino  casa.

E’ tifosissimo dell’Inter ed ha giocato per tanti anni a basket anche con buoni risultati.

Immagine 009

Oltre a praticare la pesca che ormai è diventata anche il suo lavoro,essendo rappresentante per la ditta Trabucco,è anche un cacciatore e qualche volta tira al piattello con gli amici.

Dopo tanti anni di dura “gavetta” in diverse societa’ molto blasonate della Lombardia, è approdato nel 2007 nella mitica Ravanelli Trabucco e dal 2012 fa’ parte della prima squadra, con cui ha vinto subito il suo primo scudetto.

E’ cresciuto tantissimo in questi ultimi anni, grazie anche ai suoi compagni di squadra Sorti, Defendi e Bruni ed è sempre seguito da tantissime persone, in particolare dai suoi “spondisti” di fiducia: Giulio Nervi e Fiorenzo Traina.

Il suo sogno nel cassetto? Indossare almeno una volta la maglia azzurra.

Anche questo mese ho avuto la possibilita’ d’intervistare un forte agonista che sicuramente fara’ parlare di se nei prossimi anni.

Intervista a cura di Natascia Baroni

baroni natascia

Maurizio la tua carta d’identita’?

Sono nato a Pavia il 9 luglio 1972.

Che professione svolgi attualmente ?

Faccio l’agente di commercio per la ditta Trabucco dal 2003 e negli ultimi tempi ho fatto diverse manifestazioni per promuovere in tutta Italia il marchio  parmense .

So che sei appassionato di calcio, per quale squadra tifi ?

Sono tifosissimo dell’ Inter e ti diro’ che sono anche molto accanito.

Nel poco tempo che ti rimane tra i tanti impegni di lavoro e pesca, riesci a praticare qualche altro sport?

Fino a pochi anni fa’ giocavo a basket, ma a causa dell’eta’ e dei tanti impegni ho smesso.

Con quale societa’ eri tesserato ed hai fatto gare di alto livello?

Sono arrivato a giocare fino in “serie D”, girando un po’ tra i vari paesi in provincia di Pavia. In particolare ho giocato con la societa’ Belgioioso di Pavia ed a Vigevano. Il mio ruolo era quello denominato “guardia” ed ho vinto anche due classifiche marcatori in prima divisione. Sono arrivato a segnare anche 30 punti a partita!

Cosa ti piaceva di questo hobby?

Ho iniziato a giocare a calcio da bambino fino a 18 anni, pero’ non essendo un fenomeno, alle superiori ho iniziato a praticare per diletto il basket e mi riusciva abbastanza bene nel mio piccolo.

Cosa cambieresti del tuo carattere?

Secondo me a volte sono troppo bravo, a volte…..

Il personaggio sportivo italiano che ammiri al di fuori di quello della pesca e perche’?

Sicuramente Valentino Rossi, perche’  è un ragazzo come tanti altri, che ha trovato la sua giusta dimensione. E poi non è un caso che abbia tanti tifosi sia in Italia sia all’estero, resta un fenomeno nel suo sport.

Ed ora parliamo del pescatore Fedeli: quanti anni avevi quando hai preso in mano la tua prima canna da pesca, dove eri e chi ti ha portato?

La prima canna da pesca me l’ha messa in mano il mio papa’, avevo 4/5 anni, mi ha portato nei canaletti dietro casa mia.

La tua prima impressione su questo hobby che ti è passata per la mente?

Mi è piaciuto fin da subito lo stare in mezzo alla natura, partivo la mattina e ritornavo la sera, perche’  da ragazzo non sono mai stato un appassionato di discoteca.

Ti ricordi la tua prima garetta ufficiale e che attrezzatura avevi con te?

Avro’ avuto 10 anni, in un laghetto vicno a casa mia. Ricordo la prima canna con cui ho vinto la mia prima garetta tra i grandi, facendo il primo assoluto: era una canna in fibra di colore blu .

Quando muovevi i primi passi in questo sport, a chi ti affidavi per i consigli tecnici?

Al mio papa’, anche se per lui  la pesca era un diversivo: amava andare a caccia e nei mesi liberi in cui non si poteva cacciare o fare l’addestramento dei cani, mi portava a pescare.

Prima di approdare nella grande “famiglia” della Ravanelli, hai fatto molti anni di gavetta, ci elenchi le societa’ con cui hai  gareggiato fino ad oggi?  

La prima in assoluto e’ stata la “S.p.s Olona” di Filighera. Dopo una lunga gavetta,sono approdato alla “Garisti Ticino” di Pavia,prestigiosa societa’ dove uno dei fondatori era proprio Drupi e dove sono rimasto due anni. Da qui sono passato alla Bassa Lodigiana Senna, in questi anni vinco per due volte consecutivamente il “Campionato Provinciale Individuale di Pesca al Colpo”,che mi permettono di arrivare alla finale degli italiani con ottimi risultati. Poi nel 2004 passo alla “Cannisti Il Campione” di Cremona, dove rimango per tre anni. Infine nel 2007 inizia la mia avventura con la “Ravanelli Trabucco”.

Immagine 179

Quale gara  ti è rimasta piu’ impressa nel cuore e perche’?

E’ stato il mondiale in Brian,ho  provato delle emozioni enormi. Soltanto chi ha avuto la fortuna di poter fare queste competizioni  puo’ capire quello che si prova.

Cos’è che rende speciale una societa’?

Tutta la gente che c’è intorno. I compagni di squadra  sono fondamentali, ma coloro che sono dietro rendono tutto piu’ bello!

La tua tecnica di pesca prediletta e quella dove credi di fare un po’ piu’ “fatica”?

Non mi sento piu’ bravo in una tecnica specifica,ti posso dire che amo pescare sul Tevere di Umbertide e quando ho una settimana libera ci vado sempre. E’ una pescata che mi si addice, che pratico fin da ragazzino sul Naviglio Pavese, a Pavia, con fili ed ami sottilissimi. Ed anche se in un giorno prendo solo tre cavedani, sono felice lo stesso perche’ è una pesca difficile e per questo molto bella.

Verme di terra, mais, bigattino, fouilles e ver de vase, quale di questi inneschi non puoi farne a meno?

Il bigattino che è l’esca con cui si pesca in tutti i campi di gara.

Quanto pesava il pesce piu’ grande che hai catturato e dove eri?

Non ho preso dei pesci grandissimi fino ad oggi, pero’ penso sia stata una carpa intorno ai 10 kg. in qualche laghetto vicino casa mia. Oppure dei clarius a Pisa di 5 kg.

Quello che ti piace di piu’ pescare?

In assoluto il cavedano!!

Immagine 072

Secondo te, il piu’ bel campo di gara italiano?

Peschiera, è il piu’ bel campo di gara che ci sia in Italia. Sia per l’ambiente che lo circonda, sia per la tecnica di pesca, pero’ anche qui ci sono dei periodi giusti.

Ce n’è uno in particolare  dove riesci quasi sempre ad essere tra i primi tre?

Credo  Peschiera, ma anche Pisa. Sono due campi di gara completamente diversi, ma che mi hanno dato le maggiori soddisfazioni fino ad oggi.

Ed invece quello dove hai piu’ difficolta’?

Ostellato, un posto molto difficile, dove le pescate cambiano  ogni volta che ci gareggio.

Da diversi anni sei approdado in prima squadra con la Ravanelli, com’è avere dei compagni fortissimi che hanno vinto tanto: Sorti, Bruni e fino allo scorso anno Defendi?

Con Alessandro ho un rapporto particolare, sono 6/7 anni che peschiamo insieme nella Ravanelli ed altri 4 anni  nella societa’ Campione. Lui è quello piu’ istintivo. Siamo cresciuti insieme nell’agonismo che conta, arrivando in seconda squadra nella Ravanelli e grazie ai dirigenti siamo approdati insieme in prima squadra. Sorti è sicuramente uno dei piu’ forti pescatori d’Italia,lui vede la pesca come una sfida personale, si prepara tantissimo anche se non ha tanto tempo come altre persone. Lui è un garista puro: deve fare la gara per vincere! Defendi, anche lui è molto istintivo, prima aveva un po’ piu’ di tempo a disposizione, ma sono due personaggi da cui si puo’ imparare tantissimo.

fedeli e ale

Negli ultimi tre anni siete saliti  sul podio del campionato italiano per societa’, vincendo anche il tricolore nel 2012,per te il primo scudetto. E’ come il primo amore: non si scorda mai?

Indossare la maglia azzurra con lo scudetto, da’ delle emozioni fortissime, penso che sia stato il giorno in cui ho pianto di piu’ in assoluto per la contentezza.

Cosa ricordi di quel giorno?

Tante, tante piccole fotografie. Ricordo l’inno di Mameli e gli abbracci ai mie compagni di squadra ed ai miei due inseparabili amici Giulio Nervi e Fiorenzo Traina, detto Fiore.  Quando sei sul gradino piu’ alto del podio e vedi tutta quella gente che ti guarda e ti applaude, vengono i brividi!

Nel 2013 hai partecipato sempre con la Ravanelli al campionato del mondo per clubs nel Brian, una gara difficilissima, dove voi ce l’avete messa proprio tutta, ma forse vi è mancata anche un po’ di fortuna?

La fortuna aiuta sempre, purtroppo avendo un mondiale in Italia, pensavamo di riuscire a prepararci meglio, ma non è stato cosi’per vari motivi. Sicuramente non siamo stati avvantaggiati rispetto agli altri. Noi ci credevamo tanto. Io avrei potuto anche fare di meglio: faccio un terzo ed un quinto di settore. Dove ho gareggiato io, la pesca all’inglese  in cui credevamo molto, ha reso a differenza di altre zone dove purtroppo non è stato cosi’.

Fedeli3

Cosa ti porterai dentro di questa esperienza?

Questa esperienza ti segna. La Ravanelli, nei 7 mondiali a cui ha partecipato, ha vinto oppure è andata a podio. Il mondiale in Brian, dove tutti ci davano per favoriti visto che  “giocavamo” in casa, secondo me ci ha dato pochissimi vantaggi nei confronti degli avversari. Restando chiuso cosi’ per lungo tempo, non dandoci la possibilita’ di provare.

Cosa ha in piu’ questa societa’ rispetto alle altre?

E’ una delle due /tre piu’ importanti d’Italia. Ha dietro delle persone non piu’ giovanissime. I ricambi di giovani nella pesca si trovano, ma nelle persone che ti seguono e che amano cosi’ tanto la societa’, non si trovano piu’. Il gruppo della Ravanelli  mi ha aiutato tantissimo ed è grazie a loro che sono arrivato fin qui,spero di andare piu’ avanti e di vincere ancora tanto. La Ravanelli è la citta’ di Soresina!!

Attualmente secondo te, chi è il pescatore piu’ forte in Italia e quello all’estero?

In Italia secondo me ce ne sono tre o quattro allo stesso livello: Sorti, Gabba, Prandi e Falsini. All’estero Raison e Scotthorne.

Fedeli1

La gara piu’ bella che hai fatto e quella che invece ti ha lasciato molto rammarico?

Quella che mi lasciato piu’ rammarico è stato il mondiale in Brian, invece quella piu’ bella è stata la gara di Peschiera dello scorso anno del C.I.S., dove vinsi il settore con una bella pescata all’inglese.

Durante questi match senti l’emozione oppure sei solo molto concentrato su quello che devi fare?

Adesso sono cambiate un po’ di cose, pero’ con la preparazione si arriva alla gara abbastanza tranquilli.

Quanto conta durante una competizione, avere “dietro “ delle persone che sanno darti le giuste informazioni su come  sta andando la gara?

Direi il 99%, perche’ se tu ti fidi della persona che hai dietro,sebbene Giulio e Fiorenzo, non mi dicono come devo pescare, pero’ se loro ti danno delle indicazioni giuste mi fanno stare piu’ tranquillo. Le gare le prepariamo insieme,quindi loro sanno perfettamente cosa sto facendo  in quel momento o  perche’ lo sto facendo e  mi dicono se devo cambiare qualcosa o no.

Fedeli con barbo2

Sei maniacale nella preparazione dell’attrezzatura,quanto tempo gli dedichi?

Gli dedico tutto il mio tempo, oltre al lavoro per me la competizione rappresenta tutto. Non vengo via dal campo di gara, finche’ non mi sento sicuro sul da farsi o tutto non è perfettamente apposto.

Cosa saresti senza questo sport?

Adesso resterei smarrito senza la pesca e’ il mio lavoro. Rappresenta ormai il mio tutto!!!

Che traguardo sogni di raggiungere?

La maglia azzurra della nazionale, magari anche indossarla una volta sola. Mi piacerebbe!!

Rappresenti e lavori per il marchio Trabucco ormai da tanti anni,contribuisci anche nella realizzazione di qualche materiale?

Si, da un po’di tempo il mio ruole non piu’ sono quello della gente ma anche quello di collaborare per l’azienxa con lo studio e la realizzazione di nuovi prodotti soprattutto per l’agonismoè capitato di dare dei suggerimenti che poi alla fine sono serviti per realizzare qualche prodotto.

Fedeli 1° di settore

Cosa ha rappresentato per te, avere al fianco una persona o meglio un campione come Roberto Trabucco?

Con Roberto oltre che ad un rapporto di lavoro, tra me e lui c’è sempre stato anche un ottimo rapporto di amicizia, mi ha aiutato a fare questo lavoro e ad arrivare dove sono ora, sia sul campo lavorativo che della pesca . Non è facile entrare nel mondo della pesca, venendo da un altro impiego. Purtroppo,ora si sta facendo un po’ da parte,ma è giusto che la sua famiglia prenda in mano il tutto e sicuramente riuscira’ a mandare avanti questa grande azienda.

Perche’ la pesca in Italia conta pochi praticanti, tu che hai vissuto anche altre realta’ sportive, che consiglio daresti alla nostra federazione per cercare di avvicinare piu’ giovani a questo mondo?

Avvicinare i giovani alla pesca e’ un po’ piu’ facile, rispetto ad avvicinarli  al mondo dell’agonismo, perche’ quest’ultimo  ha dei costi elevati. E per fare praticare ai bambini questo sport ci vorrebbe l’intervento delle scuole, che magari organizzassero  le garette dei “martin pescatori”, come c’era una volta. Pero’ se non hai un genitore che sia appassionato a questo hobby, non è facile che lo inizi a praticare da solo. Purtroppo la pesca non è definito come uno sport!

Se ti trovassi “faccia a faccia” con un ragazzo che vuole andare a pescare, qual’ è la prima cosa che gli diresti ?

Se vuoi rilassarti in mezzo alla natura  e toglierti tutti i pensieri dalla mente, la pesca è lo sport adatto.

L’anno scorso la Ravanelli ha ottenuto un’altra medaglia d’argento al C.I.S. , dietro la Lenza Emiliana e dopo una bella lotta con l’Oltrarno, riconfermandosi cosi’ una delle societa’ piu’ forti d’Italia. E per il 2015 pensi che saranno sempre le stesse societa’ a salire sul podio oppure ci sara’ qualche new entry?

Le squadre favorite piu’ o meno sono ancora quelle, ma spero di trovare  qualche  sorpresa: squadre di ragazzi giovani. Sarebbe molto bello!

Una tua opinione sui campi di gara scelti per questo campionato e soprattutto sei stato sorpreso nel vedere aggiunti l’Ufente e lo Scolmatore a scapito del Tevere di Umbertide?

I campi di gara di quest’anno sono molto validi. Sia all’Ufente che allo Scolmatore non siamo mai andati e se questi  sono stati scelti dalla commissione, dopo essere stati monitorati per qualche tempo, sicuramente potrebbero dare delle belle soddisfazioni, anche se personalmente non tornare sul Tevere ad Umbertide mi lascia un piccolo rammarico e dico questo, nonostante su questo campo di gara ho fatto  il peggior risultato lo scorso anno. Pero’ mi sento sempre legato a questo bellissimo fiume.

Quale sara’ il campo di gara piu’ divertente?

Dipende molto da come andra’ l’annata. Secondo me gia’ con la prima prova ad Adria, troveremo un fiume con una buona pescosita’ e speriamo che la scelta di prendere Peschiera all’inizio della stagione, renda le stesse soddisfazioni che ha dato negli ultimi anni, quando pero’ ci andavamo ad ottobre. Infine il Navigabile, l’anno scorso ha reso tantissimo e secondo me sono state le due gare piu’ belle in assoluto. Speriamo che anche quest’anno non ci deluda!

Immagine 145

Quali sono gli obiettivi che ti poni per questo nuovo anno agonistico?

Riconfermare la bella annata dello scorso anno sia a livello individuale che a squadre e magari con un po’ di fortuna in piu’, riuscire a fare ancora meglio!

Cosa ne pensi della formula del C.I.S. dove lo scorso anno eravate in 50 squadre ai nastri di partenza e quest’anno invece 40?

Secondo me il campionato piu’ giusto era quello in cui si passava dai vari gironi, per poi giungere alla finale.

Fedeli2

Sei d’accordo con chi vorrebbe limitare le giornate di prova dei campi di gara?

Forse per renderlo piu’ uniforme e regolare verso tutti potrebbe essere esatto, pero’ come risultato finale non cambierebbe molto. Quelli che sono bravi trovano la pesca e la cosa giusta da fare molto prima rispetto agli altri. Anzi con piu’ giorni di prova, chi si trova in difficolta’ vedendo gli altri concorrenti, puo’ mettersi apposto.

Ed ora vorrei anche parlare del tuo nuovo ruolo di  Vice CT della squadra nazionale dei disabili. Come ti sei sentito dopo essere stato scelto dalla federazione per  un ruolo cosi’ importante ?

E’ stata una bellissima soddisfazione, ho trovato un gruppo di ragazzi davvero fantastici e molto carichi per la nuova avventura e sicuramente daranno il massimo per raggiungere i risultati che tutti sperano .

 E’ un incarico che ti ricopre di molta responsabilita’?

Si, mi ricopre di tanta responsabilita’. Insieme a Franco Bisi sono convinto di collaborare bene e cerchero’ di mettermi a disposizione di questo  bellissimo sport che è la mia grande passione!

Com’è collaborare con il CT Franco Bisi?

Franco è una persona speciale, che è in questo ambiente da diverso tempo e riuscira’ a darmi le dritte giuste, per cercare di fare questa mia nuova avventura nel miglior modo possibile.

Cosa ammiri in lui?

La calma e la capacita’ di riflettere prima di prendere delle decisioni, che a volte appaiono affrettate.

Che traguardi vorresti raggiungere in questa nuova avventura?

Poche parole! Sarebbe il massimo, ma credo anche molto difficile, riuscire a toglierci tutte le soddisfazioni possibili.

Cosa vorresti dire ai ragazzi che fanno parte di questa categoria e con cui hai gia’ cominciato a lavorare? 

Fino ad esso ci siamo trovati per un incontro ed ho cercato di far capire  loro quale sara’ il mio impegno, cerchero’ di dare il  massimo ad ognuno  aiutandoli nelle scelte dei tipi di pesca, delle lenze, delle pasture ecc… Io e  Franco abbiamo bisogno anche  e soprattutto di loro, per riuscire a trovare le soluzioni giuste che ci permettono di arrivare a degli ottimi risultati.

C’è qualcuno che vorresti ringraziare?

Vorrei ringraziare per primo il mio papa’ che purtroppo non c’è piu’, e che mi ha portato a praticare questo bellissimo hobby che è diventato anche un lavoro,  ormai la pesca è diventata la mia vita! Poi tutte le persone con cui sono riuscito tramite i loro consigli ad arrivare fin qui come: il mio primo maestro Ascani, che gareggiava nella Garisti Ticino ed è anche stato campione del mondo. Una persona che parlava pochissimo,ma che  mi prese sotto la sua protezione e mi ha insegnato diverse cose. Inoltre Roberto Trabucco, i miei compagni di squadra Sorti, Defendi e Bruni, Walter Zangani, Marco Ferrari e tutte le persone che mi hanno sempre seguito nelle mie gare. Ce ne sono tante  che mi vogliono bene, con cui ho legato tantissimo e sono arrivato a questi livelli grazie anche a loro.

Grazie mille, per me è stato un piacere poterti intervistare, sei sempre una persona molto gentile e disponibile. Buona fortuna per le future gare!

PALMARES:

– Campione Provinciale Individuale di Pesca al colpo Lodi anno 2000 – Campione Provinciale Individuale di Pesca al colpo Lodi anno 2001 – Campionato Regionale Individuale Lombardo anno 2001 terzo classificato – Campionato Italiano per società anno 2004 terzo classificato – Campionato Italiano Individuale anno 2004 quinto classificato – Campionato Italiano Individuale anno 2008 sesto classificato – International Fishing Umbertide 2008 primo classificato – Componente del Club Azzurro Pesca al Colpo dal 2005

-Campionato Italiano Societa’ a squadre 2012     1° class.

-Campionato Italiano Societa’ a squadre 2013 e 2014     2° class.

fedeli4

fedeli5

fedeli7

fedeli8

Immagine 007

 

Immagine 032

 

Immagine 118

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *