Coppa Fisheries 2015: l’intervista a Francesco Di Veronica

Sabato e domenica con due splendide gare, si è aggiudicato questa bella manifestazione grazie a due primi di settore, per un peso complessivo di circa 50 kg. Insieme ad Angelo De Pascalis, si sono impegnati tantissimo per creare e realizzare al meglio questo evento, in cui hanno creduto tantissimo, ed ogni anno stanno cercando di migliorare tutti i vari aspetti, correggendo eventuali errori, sentendo soprattutto la parola dei pescatori……. la cosa piu’ importante!

Francesco, da diversi anni testimonial della Shimano, conosce molto bene la pesca nei laghetti commerciali a feeder fishing, che pratica fin da piccolo grazie al padre che gli ha attaccato questa passione ed è soprattutto conosciuto per la sua collaborazione con Pesca In e con noi di Match Fishing Italia.

E’ una persona  umile, che dispensa consigli a chiunque e questanno insieme alla sua nuova societa’ la Cannisti Prima Porta Shimano, stanno raggiungendo degli ottimi risultati, basti pensare che in questa finale erano davvero in molti e  si nota gia’ subito, l’affiatamento tra di loro.

Purtroppo, al termine di questo evento, ci sono stati molti commenti negativi, che non rendono onore alla bellissima manifestazione svoltasi ai Laghi di Faldo e non premia l’impegno di tante persone, che hanno lavorato duramente per rendere la Coppa Fisheries 2015 una gara importante.

Per carita’ ognuno ha espresso il suo parere…. in Italia c’è la liberta’ di parola e di pensiero, Francesco non si nasconde e risponde alle  critiche con questa intervista.

Per Match Fishing Italia

Natascia Baroni

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Sei uno degli ideatori ed ora vincitore di questa Coppa Fisheries 2015, credo che non ci sia soddisfazione più bella?

Assolutamente Natascia, mi piace pescare in laghetto, soprattutto in inverno e dove non c’è pesce a strati e va cercato e come me molti altri feederisti, in molti fanno gare in laghetto ed è giusto aver dato la possibilità di una maglia azzurra a tutti loro, oggi e nel futuro.

Sicuramente una vittoria impensabile per te fino a qualche giorno fa’, visto anche che sei entrato alla finale a sorpresa?

No, infatti io ero il terzo escluso dopo una selettiva regionale fatta in un angolo in acqua bassa e nonostante in tutte e tre le gare avessi pesato più di tutti. Poi ci sono state tre rinunce, Giuseppe Re, che lo ha comunicato via mail, Simone Viali, telefonicamente per impegni lavorativi e il giovedì Armando Piervincenzi,  che ha avuto un malore e ora per fortuna so che sta bene. Il regolamento prevede e lo riporto per inciso all’art. 9 “Sono ammessi alla prova di finale coloro che nelle prove selettive rientrano nel quoziente previsto. In caso di rinuncia hanno diritto i successivi migliori classificati secondo la classifica della prova di selezione”. Non c’è una scadenza e la ragione per cui non c’è, è per non penalizzare una regione che se ha diritto a tre posti non è giusto che ne abbia due e questo diritto non deve avere scadenza, è successo lo scorso anno il caso di una regione che per rinunce si era trovata senza un’ agonista quando ne aveva diritto ed è stato ammesso un secondo, inoltre non sono l’unico ripescato, ce ne sono stati altri fuori lista per rinunce all’ultimo momento. C’è una società organizzatrice, un giudice di gara che conoscono il regolamento, per cui non c’è nulla di irregolare. I commenti che leggo non hanno a che fare nulla con la pesca e fanno male al nostro sport.

Allora, raccontami queste  due gare, come si sono svolte?

Il primo giorno sono capitato al lato corto numero 5 ed avevo l’1 fine gara, sapevo di dover compiere un’impresa perché quello è il lato non ad angolo ma a spigolo, a destra c’è il lato della “L” vuoto ed è una zona molto pescosa, le carpe sarebbero arrivate da li e da me per ultime.  Ho sperato che iniziassero a prenderle tardi mentre cercavo di far peso con carassi e carpette pescate a tiro di roubasienne.  All’inizio della quarta ora hanno iniziato a prendere le carpe corte ed io ci sono andato ma avevo un ritmo inferiore allora ho deciso di fare un fondo robusto corto e ci sono andato gli ultimi 40 minuti facendo 6 carpe di seguito da 1 kg. concludendo al suono di fine gara con una carpa in canna da 2,5 kg. che ho provato a forzare ma non c’è stato nulla da fare.  Non credevo di aver vinto, pensavo fossimo tutti li’, invece il vantaggio a carassi iniziale mi ha fatto vincere ed anche bene.  La seconda gara ero all’angolo lato lungo ma ancora 5 di picchetto e nel settore avevo due primi, Marco Pezzi che aveva fatto oltre 60 kg. al sabato, Nanni Dino che aveva vinto con 16 kg. e Gregorio Giovannoni che aveva un secondo.  Per fortuna stavolta non c’era un esterno ma Fabrizio Germani unico del settore tecnico. Anche qui ho iniziato a tiro di roubasienne a carassi e carpette e per le prime due ore ne ho presi a buon ritmo a differenza degli altri, poi le ultime due ore sono entrate le carpe ed alla terza presa da Gregorio li ho seguiti corto facendone anch’io anche se meno, poi l’ultimo quarto d’ora ho preso un pesce di 2 kg. che mi faceva ben sperare sul settore che ho vinto con uno scarto di circa 4 kg.  Non sapevo chi dei primi avesse vinto e con quanto , poi l’ho saputo e….

Che materiali hai utilizzato?

Ho utilizzato una  “Speedmaster Commercial”  da 9’ con punta da 1,25 once a carassi e una “ Beastmaster Commercial”  9’ con punta da 2 once per le carpe, mulinelli “AR-C Aero 4000” con “Technium”  0,22 in bobina.

Qual è stato il pasturatore e l’innesco che ti hanno reso di più?

Ho usato solo pellet feeder, bandum per le carpe, nuggets per i carassi. Il primo giorno ho usato pellet “Amino Original” da 3 mm.,  il secondo da 1 mm. e 3 mm.

Ma quanto ti piace gareggiare ai Laghi di Faldo?

E’ la quarta gara che ci faccio in vita mia, quando sono ad Umbertide la mia destinazione sono i barbi del Tevere!

La manifestazione è stata molto bella sotto tutti i punti di vista, ora vi dovrete dare ancora di più da fare?

Si, infatti con Angelo abbiamo tenuto una riunione con tutti i presenti per affrontare le problematiche emerse ed apportare modifiche che favorissero una maggiore regolarità nel pescato dei laghi nelle selezioni e in finale tra cui l’esclusione della prova regionale, l’inversione dei picchetti e gli stopper più altri piccoli aggiustamenti.  Devo dire che le critiche e le proposte sono state davvero costruttive da parte di tutti, fatte vis a vis soprattutto, non sparate dai tasti di una tastiera. Oggi non è comune trovare chi discute sui regolamenti con i partecipanti direttamente, a me ha fatto molto piacere tant’è che abbiamo accolto quasi tutte le proposte vagliandone i pro e i contro, bella riunione, momento importante.

Quest’anno siete partiti con 408 iscritti, dove volete arrivare?

A 500…aggiustando i periodi.

Cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo anno?

Ho già anticipato prima alcune proposte emerse durante la riunione, poi ne dovremo discutere con i collaboratori e con la Federazione, sia per mettere a conoscenza tutti ovviamente che per sentire l’esperienza di Maurizio ed Antonio, in merito a simili regole applicate in altre discipline.

Vuoi ringraziare qualcuno?

Non ho dubbi, mio padre che mi ha trasmesso questa passione da quando sono nato e la mia società, i Cannisti Prima Porta Shimano che hanno appena 5 mesi di vita e sono stati meravigliosamente compatti, nei risultati e nel fare squadra, tutti, dal primo all’ultimo.

Grazie Francesco ed ancora tanti complimenti, da parte mia e di tutti i tuoi “colleghi” di Match Fishing Italia.

Grazie Natascia, sono sempre più contento di far parte di voi….ora mi toccherà sfidare Scarponi vedrai!

 

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