CAMPIONATO ITALIANO IND. SENIORES 2015 ZONA NORD: AD OSTELLATO ESPLODE LA PESCHETTA
Sul canale Circondariale ad Ostellato valle lepri scoppia la peschetta.
Si avete letto bene, oggi abbiamo visto un canale alternativo e straordinario, comunque diverso da quello conosciuto in passato.
I contendenti dell’italiano individuale zona nord hanno scelto l’approccio “vintage” per fare gara e i risultati sono stati molto buoni.
Oggi i circa 260 concorrenti hanno avuto più di una soluzione per fare gara.
Sulle rastrelliere quasi tutti hanno preparato canne inglesi con waggler da 25 a 35 grammi, roubaisienne per fare la classica pesca delle breme a 13 metri e udite udite le canne fisse per cercare il pesciolame nel sotttoriva.
E’ stato meraviglioso vedere tanti agonisti sfoggiare vecchi cannini che un tempo che fu erano la normalità su questo canale.
Uno di questi, Giovanni Grisenti, ha sfoggiato le vecchie canne di canna, scusate il gioco di parole, che ancora oggi fanno la differenza.
Vedere questi cannini di legno con i cimini in legno tonchino è stato come fare un tuffo nel passato quando ad Ostellato si faceva l’alborella a senso unico.
Un momento di nostalgia che ha però rallegrato i nostri cuori nel vedere che la pesca con questa tecnica c’è stata.
Un forte agionista come Ferruccio Gabba ad esempio che le pesche le sa fare tutte, ha fatto il secondo di settore grazie alla cattura di 304 pesciolini rappresentati da avole, orologi, persichetti, pseudorasbora, carassietti, e plaquette.
Dietro a Ferruccio come sempre era presente il papà Maurizio al quale brillavano gli occhi nel vedere la sua pesca tornare in auge come ai suoi tempi quando su queste sponde gareggiava ai massimi livelli con la squadra della Pasquino, allora Browning, formata da Gabba, Algeri, Fava e Passeri.
Un quartetto vero spauracchio per ogni avversario.
Ho girato il canale attenzionando vari settori e ho notato che questa peschetta la facevano quasi tutti, chi con i cannini, chi con le punte da roubaiseinne a 4, chi a 5 e chi a 6 pezzi.
Nel caso del cannini tutti hanno utilizzato le 2,50 e le 3,0 metri con lenze da 4×14 e da 4 x 16.
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L’innesco del filo di ver de vase ha permesso un pesce al giro con l’alimentazione di un pizzico di terra fumante ogni giro.
Spettacolo, Ostellato è rinato, con un’altra pesca ma è rinato.
Ma la domanda, come diceva Lubrano, sorge spontanea.
Da dove è uscito tutto questo pesciolame?
A dire la verità anche l’anno scorso nel periodo estivo c’è stata questa pesca al pesce piccolo tant’è che ricordo una gara dove con 6 pezzi di rouba si sono fatti anche 350 pesci.
I commenti raccolti qua e la sulla sponda dicevano che il pesce c’è grazie alle nascite della primavera scorsa. Ma la primavera c’era anche gli anni passati ebbene si ma c’erano anche le breme grosse che notoriamente si nutrono anche di uova e quindi il pesciolame mancava proprio per questa selezione naturale.
Poi, purtroppo ci penseranno i cormorani il prossimo inverno a decimare questo pesciolame ma oggi dobbiamo brindare perché su questo pesce si fa gara e si vince senza timori verso la tecnica della roubaisienne.
D’altra parte non tutti si chiamano Giuliano Prandi stratosferico a vincere il settore con una pesca fatta per tre ore a 13 metri alla ricerca delle grosse breme.
Il pescatore della lenza Emiliana, uno dei più forti anzi, a detta di molti, il più forte in circolazione al momento, ha fatto l’assoluto di giornata con delle belle breme.
Dopo i 7210 di Prandi si scende a 3270 il secondo miglior peso di giornata realizzato da Graziano Andreoli della SPS Casaleonese Colmic e via via a scendere con vittorie di settore realizzate tutte con la peschetta.
Per fare un esempio a spalla di Prandi pesca Giacomo Falorni della TCA Firenze Maver che in tre ore a testa bassa di peschetta realizza 2860 punti. Niente male.
E dopo la gara di oggi è giusto domandarsi…ad Ostellato è scoppiata la peschetta ?? Vedremo già domenica prossima con la serie A2 e il regionale est Emilia Romagna.
Campionato Italiano Seniores Selettiva Zona Nord
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