Mirko Ciocchetti è il nuovo Campione Italiano Individuale Under 23 di pesca alla trota in laghetto.

Domenica scorsa sul bellissimo impianto di pesca sportiva del Lago Clitunno, del nostro amico Michele Moscati, forte agonista di feeder fishing, si è svolto il Campionato Italiano di pesca alla trota in laghetto per le categorie Under 14-18 e 23. E proprio di quest’ultima categoria, abbiamo intervistato il nuovo Campione Italiano Mirko Ciocchetti, romano, che ha avuto la fortuna come tanti altri giovani, di ricevere gli insegnamenti di uno dei piu’ forti agonisti italiani Massimo Ardenti, che stima moltissimo. Questo ragazzo, allenato da Luigi Di Livio, attualmente gareggia con la societa’ abruzzese dell’Aspes del presidente Maurizio Leoni e dalle sue “parole” si nota la voglia di migliorarsi e raggiungere traguardi sempre piu’ ambiziosi.
Per M.F.
Natascia Baroni

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Per prima cosa ti faccio i miei complimenti per il tricolore conquistato qualche giorno fa’. Che emozioni hai provato quando sei salito sul gradino piu’ alto del podio?
Ti ringrazio per i complimenti, una sensazione unica che è difficile spiegare finché non la vivi,un’ emozione grande che spero di rivivere altre volte.

Sei riuscito a dormire la notte?
Beh, ha dormire no! Troppe emozioni in due giorni.

Fino ad ora che piazzamenti avevi ottenuto a livello nazionale?
Oltre ad aver vinto quest’anno gli under 23, nel 2012 ho partecipato ai Campionati Italiani Promozionali su a Varese e mi sono piazzato al secondo posto del podio.

Quanti anni hai e di dove sei?
Il 28 di ottobre compio 22 anni e sono di Roma.

A quanti anni hai iniziato a pescare e chi ti ha insegnato?
A pescare ho iniziato da piccolissimo e ad insegnarmi e’ stato mio padre Elio Ciocchetti, ed ora sono sei anni che faccio gare agonistiche. La passione per le gare mi è stata trasmessa da Luigi Di Livio, che ora è anche mio CT.

Ti ricordi la tua prima garetta, ce l’ha racconti?
È stato un sociale con la mia prima società, non avevo nulla, nemmeno le canne da pesca, incominciavo proprio da zero, mi ricordo che feci 26 trote, per me un record ed ero felicissimo, anche se altri erano molto piu’ bravi di me.

Ho visto che qualche volta non disdegni anche la tecnica a roubaisienne?
Beh, ho mio fratello e mio padre che praticano la pesca al colpo con uno dei migliori agonisti al mondo secondo me: Massimo Ardenti, e quando posso mi piace imparare questa tecnica di pesca.

Come mai hai scelto la trota lago come tua passione?
È stato tutto un caso. Ho conosciuto Luigi Di Livio nei laghetti di Roma, e stava formando quell’anno una società di giovani ragazzi e lui mi ha suggerito di provare questa tecnica che a me già piaceva.

Con quali societa’ hai gareggiato fino ad oggi?
Ho iniziato nella Marlin Sport, società di amici e giovani ragazzi, poi sono andato al Club Lago Azzurro, dove ho conosciuto un altro grande pescatore Stefano Roccaro, che mi ha insegnato vari trucchi per pescare al meglio, società durata due anni e poi purtroppo chiusa. Dopo sono andato al Trout Fishing Team che dopo alcuni anni ha cambiato nome in Trotaloca società di Latina, ed ora mi trovo all’ASPES.

Quali sono i ragazzi con cui hai legato di piu’ nella tua societa’ e qual’ è la forza dell’Aspes?
Ho legato con tutti, sono ragazzi bravissimi, ci aiutiamo a vicenda e cerchiamo di migliorare dove magari abbiamo più bisogno, la nostra forza e quella di essere una grande famiglia. Ma ci sono 3 persone in particolare che stimo e penso siano la nostra vera forza: Maurizio Leoni, il nostro presidente, persona sempre presente e pronto a farsi in quattro per la squadra; Gianluca Riccetti, una delle persone più buone e umili che conosco, ha sentito quest’ultima mia gara come se fosse lui a farla e mi ha sempre chiamato e sostenuto nonostante stava facendo lo zonale di pesca al colpo; e poi c’è Luigi Di Livio, colui che mi ha fatto arrivare a questi livelli. Devo tutto a lui, che per scherzo, mi ha fatto iniziare ed ora mi ha portato sul gradino più alto del podio. GRAZIE CT!!

La pesca alla trota richiede una velocita’ notevole nello slamare e portare nel cestino le prede, di solito dove vai a pescare e quanto tempo dedichi agli allenamenti?
Di solito vado a pescare nei “Laghi delle Colline”, appena ho due ore libere, li è dove sono cresciuto e dove tutt’ora continuo ad allenarmi, in pratica sono nato li è la mia seconda casa.

Hai gia’ girato diversi campi di gara, qual’ è quello che ti è piaciuto di piu’?
Si ne ho girati un bel po’, non ho preferenze di laghi ad essere sincero, basta che ci sia l’acqua e due trote, per me va più che bene!!

C’è un campione del mondo della pesca sportiva italiana che ammiri e perche’?
Si, c’e’ un campione che ammiro molto ed è: Massimo Ardenti, secondo me una delle poche persone complete in tutti i tipi di pesca, ed è una persona umilissima, a cui piace insegnare a noi ragazzi. Anche se non pratico la pesca al colpo, le basi di questa tecnica me le ha insegnate lui!

Ed ora vorrei parlare di questo titolo italiano, innanzitutto dove hai gareggiato ed un tuo parere sul lago?
Ho gareggiato nel bellissimo paesaggio dell’Umbria, al “Lago Clitunno”, un impianto bellissimo gestito veramente bene da Michele Moscati, tenuto al top e ci permette di fare gare sempre bellissime.

Come si sono svolte le tue due gare e come le hai impostate?
Il sabato è stata una gara stressante secondo me, è piovuto molto e per l’emozione non riuscivo ad innescare, infatti ho sbagliato molto. La seconda gara ero più tranquillo ed ho pescato quasi alla perfezione sbagliando davvero poco. In entrambi i giorni, ho affrontato la gara, nei primi 3 turni con un piombo da 4 gr., quindi aggressivo, già dal quarto turno le trote iniziavano a diventare diffidenti quindi ho deciso di alleggerirmi usando catenelle da 2.5 gr. e vetrini da 4 gr., utilizzando un diametro di filo più piccolo 0.14. Mentre negli ultimi turni ho preferito pescare con bombardine galleggianti da 8 gr.- Aff. 1 o 10 gr.- Aff. 0.50 o vetrini da 3 gr. per cercare di catturare qualche trota nel sottosponda.

C’era un ragazzo in particolare di cui avevi “paura”?
Paura no, anche perché mi piace confrontarmi con nuove persone, e sinceramente non conoscevo molti ragazzi, chi conoscevo e sapevo che erano forti sono Riccardo Cattaneo, che aveva due primi come me, ma a differenza di pesci si è classificato secondo sul podio, e l’altro è Marco Ianiro, Campione Italiano Under 23 nel 2014, che nella seconda gara mi ha fatto sudare per aggiudicarmi il titolo 2015.

Ma qual’ è stata la cosa fondamentale che secondo te ti ha permesso di vincere lo scudetto 2015?
Secondo me, è stata la velocità nei primi 3-4 turni che mi ha permesso di stare sempre primo di settore in tutte e due le gare, infatti negli ultimi anni mi sono allenanto molto nel pescare veloce e sicuramente mi sono trovato più sicuro nel momento in cui bisognava catturare più pesci.

Con quali materiali peschi?
Ultimamente grazie alla mia società sponsorizzata “Colmic”, sto utilizzando molte attrezzature di questa ditta e devo dire che ci sono molti prodotti di qualità: dal filo da bobina che sto usando molto, fino alle canne, che a mio avviso sono ancora un po’ da migliorare, ma comunque sono ad buon punto.

Perche’ un tuo coetaneo dovrebbe praticare questo hobby?
Un mio coetaneo dovrebbe praticare questo hobby perché è molto rilassante e poi ti permette di stare sempre in mezzo alla natura, invece di trascorrere il proprio tempo libero nelle citta’ piene di smog e confusione.

Dopo questo titolo italiano, cosa sogni ora?
Dopo questo titolo spero di arrivare ancora più in alto, magari a vincere qualche Italiano a Box , a Coppie, a Squadre o magari tutti e tre, cosa difficile ma non impossibile!!

Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?
Voglio ringraziare tutti per i complimenti che mi hanno fatto, poi i miei genitori : Elio Ciocchetti e Daniela Massi, che ogni domenica girano tutta l’Italia con me, per andare a fare le gare di pesca.

Ti ringrazio per aver accettato questa intervista ed in bocca al lupo per le future gare!

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