Agonismo Venezia: ASD Team Riviera, parla il Presidente Marino Negri

L’agonismo della pesca al colpo in Italia è radicato e diffuso per tutta la penisola.

Ogni fine settimana sono tanti gli appassionati che imbracciano le canne per sfidare amici e pesci in fiumi, laghi e canali.

Sono tante le società che raggruppano gli agonisti alcune più famose perché partecipano ai campionati di vertice o perché vi militano i grandi campioni altre meno conosciute ma che fanno parte della grande maggioranza che alimentano il sistema pesca.

Match Fishing, che da sempre è un sito popolare, offre a tutti lo spazio per esprimere commenti od opinioni.

Questa volta, grazie all’amico Moreno COIN di Venezia, tocca alla società ASD Team Riviera di Venezia e per questo abbiamo dato voce al Presidente Marino Negri.

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Presidente buona sera, volevamo approfittare di questa pausa agonistica, per fare una chiacchierata con te, e ripercorre la tua storia d’agonista e quella della società che tu da tanti anni rappresenti. Ma partiamo da te e dai tuoi trascorsi di pescatore. Da quanti anni sei agonista?

Negri: Intanto buona sera a te e vi ringrazio di darmi la possibilità di parlare di me e sopratutto della società di cui orgogliosamente sono presidente. Per quanto mi riguarda, ho iniziato a far gare nel 1970 Inizialmente con la Nettuno Mira (storica società della riviera del brenta, che purtroppo non c’è più), e ci ho militato per tredici bellissimi anni. Nel 1984 fui uno dei principali fondatori dell’Oriago 84. Società che per molti anni fu un vero e proprio riferimento per molte società della parte ovest di Venezia. Una compagine che durante la sua storia si distinse sia a livello provinciale che a livello regionale sino alla serie A. Annoverava tra le sue file fior di pescatori che quando te li trovavi in settore erano duri da digerire. Alcuni di questi ora sono dei punti di forza del Team Riviera.

Marino, spiegaci, o meglio raccontaci come nacque il Team Riviera.

Negri: Il Team Riviera nacque nel 2003 per la fusione di una storica società della riviera, la Tritone Dolo, e l’Oriago 84. La Tritone era una società composta da molti giovani che avevano già vinto alcuni campionati a livello provinciale (serie C e Provinciale per Società) ed un buon numero di primi posti a livello individuale. Un società con buone potenzialità ma con scarsa esperienza fuori provincia. L’unione delle due compagini andava a creare una associazione molto competitiva, che aveva solo la necessità di amalgamarsi e di crescere, travasando l’esperienza a chi ancora non ne era provvisto.

Presidente come venne questa idea della fusione? Quali sono stati i motivi principali?

Negri: Diciamo che i motivi furono molteplici. Le due società già da prima erano molto amiche sia a livello sportivo che a livello umano. Ma l’idea scoccò soprattutto per cercare di creare una associazione più competitiva, che potesse competere anche con realtà al di fuori della provincia, puntando ad obiettivi più ambiziosi, quali la serie B (anche se l’Oriago 84 il regionale già lo aveva vinto), e la serie A. Serie che il Team Riviera non ancora testato solo per motivi non sportivi, visto che le nostre squadre sono ogni anno nei primi posti della classifica del Regionale, ma per motivi economici e soprattutto per mancanza di tempo. Non puoi affrontare la A2 se mon ti puoi permettere d’andare a provare almeno il venerdì ed il sabato. Per il momento i nostri agonisti non hanno questa disponibilità. Più avanti si vedrà. La scelta della fusione fu comunque quella giusta, ed in un momento di così grande crisi l’unione ci ha aiutato ad essere sempre competitivi in tutti i campionati disputati.

Presidente la nuova stagione agonistica si avvicina e il passato ormai è passato, ma quello andato e stato davvero un anno speciale per il Team Riviera.

Negri: A dire il vero potevamo andare ancora meglio. Nel Campionato Regionale Veneto siamo arrivati quinti a sette penalità dai primi, ma nella prima gara in Idrovia ci siamo portati a casa un 11 a causa di un gravissimo lutto che nella notte ha colpito uno dei nostri agonisti. Ed a Ostellato, un’ingenuità di uno dei nostri ragazzi, arrivato quarto nel suo settore, lo ha portato a trovarsi con un cappotto, e quindi 9.5, per aver gettato il pescato prima della fine della pesatura. Due eventi questi, specialmente l’assenza, che senza i quali si sarebbe potuto brindare alla vittoria. Ma con i se non si vince. Comunque nello stesso campionato, uno dei nostri ragazzi è arrivato primo assoluto a pari merito, ma con un peggior piazzamento. E questo è il secondo anno, su tre, che Flavio Scarpa arriva primo a pari merito. Non è sicuramente un caso, qui siamo davvero di fronte ad un agonista di categoria superiore.

Ok, presidente, è mancata un po’ di fortuna alla squadra del Regionale, ma mi sembra che a livello provinciale tu ti possa ritenere più che soddisfatto.

Negri: Chiariamo subito che io sono molto soddisfatto anche dei ragazzi del Regionale. Un quinto posto assoluto è sempre una bella soddisfazione. Anche perché poi quei ragazzi hanno contribuito a vincere il Campionato Provinciale per Società 2015. Una soddisfazione enorme per me e per tutti i soci. Un campionato difficile combattuto sino alla fine e con una prova di forza stupenda, proprio nell’ultima gara, dove abbiamo, e mi sia concessa la parola, stravinto.

Ma anche i ragazzi della Serie C non hanno deluso.

Negri: Ragazzi fantastici, tutti. Abbiamo già vinto il campionato l’anno scorso e l’anno prima e con due squadre diverse. Quest’anno è stato il terzo titolo consecutivo. Se vinci per tre anni consecutivamente il Promozionale della tua Provincia, significa che in questo momento sei indiscutibilmente il più forte. In passato ci furono altre compagini del Sandonatese a dettar legge. In questo momento i nostri agonisti, in questo campionato, sono gli uomini da battere. Vorrei anche ricordare che nel Campionato Provinciale Individuale abbiamo piazzato quattro atleti ai primi quattro posti. Insomma una annata quasi unica.

Marino se dovessi fare un plauso, o un ringraziamento, a chi lo faresti?

Negri: Questa è una risposta facile. Un plauso a tutti i soci del Team Riviera, dal primo all’ultimo dal più bravo a quello meno fortunato. Dal campione che ci fa vincere tanto, a colui che non pesca ma da anni, da dietro le quinte ed aiuta, con il suo impegno, ad andare avanti. Ragazzi sempre presenti ed attaccati alla propria società. Un ringraziamento lo devo obbligatoriamente fare alla Trabucco, da alcuni anni è sponsor tecnico della nostra associazione. Un’azienda che ha creduto su di noi e che anche grazie ai loro ottimi prodotti ci permette di crescere anno dopo anno.

Presidente, una domanda delicata. Quando si hanno degli agonisti cosi forti c’è la possibilità che qualcuno li “tenti”? C’è stato pesca mercato in società? Entrate ed uscite?

Negri: Si è vero, alcuni dei ostri associati sono stati contattati ed hanno avuto delle offerte molto interessanti, addirittura tutta la squadra del Regionale in blocco. Ma non solo, anche alcuni ragazzi del Promozionale hanno avuto la possibilità di fare esperienze nuove. Ma questo è normale e succede tutti gli anni. La realtà è che noi siamo una piccola società con un budget molto limitato. Ma nonostante questo nessuno dei nostri ragazzi ha abbandonato l’avventura Team Riviera Trabucco, e nessuno è entrato. Il nocciolo duro resiste ed è pronto per un altra battaglia.

Presidente chiudiamo questa bella chiacchierata con una previsione per il 2016?

Negri: No, no, nessuna previsione. L’anno passato ci ha visti vincenti, ma questo non ci deve far pensare d’avere tutto facile. Il 2016 e un nuovo anno, ed il passato non conta. Conta solo, il lavoro, l’impegno, la costanza, l’interscambio tra di noi, e non deve mancare un po’ di fortuna che non guasta mai. Il nostro primo obiettivo resta il Campionato Provinciale per Società, e poi chissà migliorare quanto fatto l’anno scorso. Ma la vedo dura. Comunque noi ce la metteremo tutta.

Marino come chiudiamo questa lunga chiacchierata?

Per finire vorrei ricordare ai mi soci di essere sempre rispettosi nei confronti delle altre società, così come sempre hanno fatto. Vorrei una società sempre competitiva come in questi ultimi anni. Ma soprattutto mi auguro d’essere e di restare il presidente di una società serena dove domina l’armonia e la sportività, perché la sportività è una cosa seria, alla quale personalmente tengo in modo particolare.

Grazie Pesidente ed alla prossima.

Grazie a voi.

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