MONDIALE DISABILI 2016: A PARDUBICE E’ ANDATA COSI’

A Pardubice per assistere al mondiale della categoria disabili c’era anche il nostro amico Francesco Lombardi titolare del negozio Nemo Pesca di Chiaravalle di Ancona il quale ci ha fatto un breve resoconto di questo evento visto dal suo osservatorio. Successivamente abbiamo fatto alcune domande ad uno dei CT della nazionale, Maurizio Fedeli, il quale ci ha raccontato alcuni dettagli tecnici riguardo la trasferta in repubblica Ceca. Sentiamo prima il commento del nostro nuovo inviato, l’amico Francesco Lombardi che ha approfittato della competizione per una gita in terra straniera vicino agli agonisti che hanno condiviso con lui le selezioni per questa nazionale.

“”Inizio con il dire di avere visto un campo gara bellissimo con tanti pesci per tutti, ma tanti che le punte massime di pescato hanno raggiunto anche i 24 kg.
Le breme sono state la specie prevalente e l’abbondante presenza di questi pesci faceva vagamente immaginare il vecchio Ostellato ma con caratteristiche diverse visto che l’acqua andava. Si potevano prendere con qualsiasi tecnica ma le più utilizzate sono state roubasienne e bolognese. Ho visto un gruppo di persone nel team Italia molto carico e motivato anche se purtroppo il risultato non ci ha premiati.
Ovviamente sono state premiate quelle squadre che hanno una profonda conoscenza delle breme e i padroni di casa che sono arrivati secondi ce lo hanno dimostrato.
Secondo me ha svolto un ruolo fondamentale la pasturazione, il tipo di prodotto per questo tipo di canale, la scelta di dare la roba più o meno ricca. Era il primo mondiale che seguivo così da vicino e vedendo, per quanto riguarda l’Italia un gruppo così bello e coeso e vedere in tutte le nazionali atleti dedicare così tanto impegno e così tanta passione al nostro sport mi ha fatto subito montare dentro il sogno di poter far parte un giorno di questo gruppo.”

Ringraziamo l’amico Francesco per il contributo e “passiamo la parola” a una persona che questo mondiale l’ha vissuto da dentro, Maurizio Fedeli:

Maurizio, partirei dalla domanda più classica ovvero una tua impressione sul campo gara. Calcolando che si trattava di una gara di tre ore direi che il campo gara è stato decisamente pescoso…

Sicuramente è stato uno dei campi gara, se non il campo gara più pescoso che io abbia mai visto. C’era davvero tantissimo pesce e forse il momento stagionale giusto ha favorito le catture con il fatto che le alborelle non hanno infastidito la pesca e le breme hanno rappresentato la preda principale intervallate da qualche naso e qualche siluro.

Secondo te è paragonabile a qualche posto nostrano?

Forse è paragonabile ad Adria o Medelana quando mangiano molto le breme ma solo per quanto riguarda la pescosità perché per il resto il campo gara era diverso. Era diviso in due zone, quella in alto dove c’era il settore D la pescosità era più elevata con pesci più grossi infatti il primo giorno vincono con 28 kg ed il secondo con 23kg. Negli altri tre settori i pesci erano di taglia più piccola ed infatti nel secondo giorno si sono vinti settori anche con 12/13 kg.

Per quanto riguarda la pesca ci vuoi raccontare qualcosa?

La pescata sembrava dovesse essere con il mulinello ma forse non ci si aspettava una pescosità così elevata ed infatti il primo giorno a parte i padroni di casa della Repubblica Ceca gli altri hanno pescato tutti con la roubasienne, mentre nel secondo giorno anche un paio di atleti Cechi hanno ripiegato sulla canna francese. Noi abbiamo impostato la pesca con la vela fermi appoggiati sul fondo solo che questo tipo di pesca da quando cominciavi a forzare la pasturazione con i vermi durava mezz’ora quarantacinque minuti al massimo. In quel tempo attaccavi 5 o 6 breme grosse che ti valevano 7/8 kg, solo che vincendo i settori con 20 kg non bastavano. In un paio di settori dove sembrava fossimo rimasti indietro abbiamo provato a forzare la pesca ed abbiamo attaccato diversi pesci grossi ma abbiamo pagato qualche slamatura di troppo. Diciamo che nei due settori dove la pescosità era alta non siamo andati male ma abbiamo pagato dazio negli altri due settori dove la pesca era a passare abbastanza leggero.

Il risultato però non ci sorride ed in questi casi l’altra classica domanda è “dovessi rifare la gara domattina cosa cambieresti?”

Bah, difficile risponderti poiché in quel tipo di pesca a passare c’erano quattro nazioni che erano veramente fortissime ovvero Rep Ceca, Inghilterra, Croazia e Belgio. Se tieni conto che dalla quarta alla quinta ci sono 16 punti capirai che loro hanno fatto mondiale a sé. Noi abbiamo provato a fare una pescata diversa poiché la pescata non ci era particolarmente congeniale. I nostri ragazzi si sono impegnati al massimo e sono stati bravi ma nello specifico tipo di pesca quelle quattro nazionali erano davvero un passo avanti.

Ma queste breme straniere sono così diverse dalle nostre?

Non particolarmente, assomigliano un pochino a quelle di Adria e Medelana ma sono due campi gara che hanno una accessibilità non particolarmente agevole e di conseguenza non avevamo una particolare specializzazione in materia.

In ogni caso un grande impegno e un grande gruppo, al di là di una parentesi sfortunata, non può che avere un grande futuro…

Guarda, questi ragazzi dopo la gara erano un po’ demoralizzati ma sono da lodare per l’impegno che ci hanno messo ed in più hanno una forza d’animo straordinaria. Non appena troveremo un campo gara più congeniale alle nostre caratteristiche sono sicuro che faremo grandi cose. In più se me lo permetti vorrei ringraziare pubblicamente tutti quelli che ci hanno accompagnato e ci hanno aiutato in questo importante evento poiché senza di loro non sarebbe stato possibile vivere questa straordinaria esperienza.

Certo Maurizio, noi ringraziamo te e ci aggiungiamo ai ringraziamenti verso gli accompagnatori. In più facciamo un grosso in bocca al lupo a te e ai ragazzi per i prossimi impegni…

Grazie mille, crepi il lupo.

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