ECCELLENZA FEEDER CENTROSUD: VINCE L’OLTRARNO… MA DI MISURA

C’eravamo lasciati in quel di Calcinaia con l’Oltrarno Colmic che conduceva la classifica con un distacco di otto penalità dalla diretta inseguitrice, il Pesca Club Teramo (Milo)e di nove penalità dalla terza, la squadra B della Lomcer.
A vedere la classifica, consapevoli di con chi avevamo a che fare, sembrava che ormai i giochi fossero fatti in favore della forte compagine fiorentina, pronta a marciare su Umbertide in piena scioltezza e invece……(continua in fondo all’articolo)
L’ultima gara, quella che doveva decretare ufficialmente quali sarebbero state le sei promosse nel Campionato Italiano per Squadre, si è svolta appunto nel Tevere a Umbertide, in una delle cornici più belle e suggestive nell’ambito della pesca sportiva; una vera e propria ciliegina sulla torta di ogni campionato, sempre molto gradita e allo stesso tempo temuta, proprio per la sua capacità di mettere a dura prova le coronarie dei concorrenti, mai sicuri di quello che li aspetta.
I grossi barbi e i cavedani umbertidesi sono terribilmente volubili, così com’è volubile il Tevere, pronto ogni volta a stravolgere lo spartito della sua musica, anche nel breve spazio di poche ore, esattamente per come si è verificato in occasione di quest’ultima gara dell’Eccellenza Centro-Sud, quando le condizioni ambientali hanno mischiato le carte del mazzo, rendendo ancor più piccante un appuntamento già di per se molto complesso.
Tuttavia non è certo questo il problema per le competizioni di pesca a feeder che si svolgono a Umbertide, anzi, al contrario direi che è proprio il suo aspetto più accattivante e che, oltre a esaltare le doti dei migliori, rende il Tevere umbertidese un impianto bellissimo, unico nel suo genere, dove ogni occasione è buona per tornare.
Quello che invece lascia l’amaro in bocca è la sensazione (anche qualcosa in più di una sensazione) che in questo campo gara, e sottolineo “campo gara” senza alcun riferimento alla Città e alla gente di Umbertide, il carrozzone del feeder sia mal digerito e ne è palese dimostrazione il fatto che nemmeno in occasione di appuntamenti importanti come il Campionato Italiano e l’Eccellenza (stiamo parlando di due volte l’anno), venga usata la cortesia di lasciare a disposizione, per un solo giorno di prove, 900 m. di spazio in quello che è uno “stadio da pesca” lungo ben oltre tre chilometri.
In concreto, sia per il sabato precedente il Campionato Italiano Individuale che per quello antecedente l’Eccellenza, i concorrenti del feeder, hanno dovuto sottostare alle esigenze (talvolta anche alla prepotenza) di chi ha monopolizzato lunghi tratti di sponda, tra l’altro già picchiettata, per pescare con la roubasienne, impedendo di fatto ai concorrenti la possibilità di provare le proprie zone di pertinenza, già occupate dai tanti “colpisti” sparsi qua e la, lungo l’intero tratto.
A domanda è stato riposto spavaldamente e non solo a me, che i regolamenti non prevedono la riserva del campo per le prove e quindi, regolamenti a parte……….ho il timore che le sensazioni siano spesso il preludio alla verità.
Inciso a parte, passiamo alla cronaca di una gara davvero affascinante sotto il profilo sportivo, ma molto difficile riguardo l’aspetto tecnico, tanto da seminare forte timore fra i papabili, molti dei quali hanno seriamente rischiato di lasciarsi sfuggire dalle mani una qualificazione già sancita e questo a causa del repentino abbassamento della temperatura esterna e di quella dell’acqua, che hanno influito negativamente sull’attività del pesce il quale, almeno nella prima frazione di gara ha stentato molto a rispondere, per poi muoversi un po’ di più quando il sole ha iniziato a metterci del suo.
La pesca corta, già decodificata con profitto durante le prove, è stata quella sulla quale gran parte dei concorrenti hanno basato la propria gara, ma in alcuni picchetti, perlopiù quelli meno soleggiati e con più fondo sotto riva, tale impostazione si è rivelata inconcludente, costringendo molti a cambiare linea di pesca, spostando le insidie più fuori, in acque meno profonde e soleggiate, esattamente al contrario di come di solito avviene nella stagione più calda.
Anche la pesca col bigattino è stata messa in discussione in favore di quella più anglofila, fatta a base di pastura, canapa e caster, che ha portato al successo le eccellenze di casa come la squadra dell’Umbertide Feeder Team (Preston Italica), capace di presentarsi al computo finale con ben tre primi di settore e come la squadra B della Lomcer, che ha letteralmente dominato la classifica di giornata.
Così come per i brumeggi, pure riguardo le lenze ci sono state interpretazioni diverse e contro i molti che hanno optato per l’approccio leggero, tipicamente dedicato al cavedano, nell’ordine di finali da 0,10 mm. e ami del n° 20, ci sono stati quelli che, con successo, hanno affidato le loro sorti al compromesso mirato, scegliendo bassi di lenza un po’ maggiorati nei fili e negli ami, tollerati dal cavedano e allo stesso tempo capaci di reggere anche qualche barbo un po’ più collaborativo……in parole povere: fate un po’ quello che volete, tanto quello che conta a Umbertide è pescare per come il pesce tiberino vuol essere pescato in quell’esatto momento…… Più semplice di così.
(continua da secondo capoverso)
Riprendendo quindi da dove ci siamo lasciati con la precedente gara dell’Arno pisano, Umbertide ha un po’ rimescolato le posizioni di testa, con la squadra B dell’Oltrarno Colmic (Asquitti-Bacchiesi-Massatani-Marini) che rimane al comando grazie al vantaggio accumulato, ma con solo mezza penalità di scarto dalla sua diretta inseguitrice e cioè la squadra B della Lomcer (Doriano-Boccaccini-Pistolesi-Del Dottori), capace di rosicchiare in un sol colpo ben otto penalità e mezzo alla capolista, mentre la squadra del Pesca Club Teramo Milo (Rapini-Lori-Cortellucci-Di Giovannantonio) già seconda, precipita in sesta posizione, lasciando spazio per la squadra A dell’Oltrarno Colmic (Pacciani-Morelli-Battellini-Canaccini), che risale al terzo posto e alla squadra A della Lomcer (Batignani-Balduini-Giannini-Migliorini), quarta in classifica, mentre la Nuova lenza Montecatinese Colmic (Arminante-Giacomelli-Bartolozzi-Corbelli) mantiene inalterato il suo quinto posto in classifica.
Riepilogando, le sei squadre dell’Eccellenza Centro-Sud che hanno conquistato l’accesso al C.I.S. 2016 sono nell’ordine: Oltrarno Colmic, squadra B; Lomcer, squadra B; Oltrarno Colmic, squadra A; Lomcer, squadra A; Nuova lenza Montecatinese Colmic e Pesca Club Teramo Milo.
A tutte loro (ma soprattutto a una in particolare) va il mio caloroso “in bocca al lupo” per il primo appuntamento del 3 e 4 settembre prossimo, nell’invaso di Corbara e anche per quello successivo del 22 e 23 ottobre, ad Adria, dove le sei squadre dell’Eccellenza Centro-Sud e le quattordici dell’Eccellenza Nord se le daranno di santa ragione.
Sarà una battaglia epica dove il sogno, perché è di questo che si tratta, è quello di vedere ancora per una volta il mito che traccia la storia del presente, con il piccolo Davide capace di sconfiggere il gigante Golia.
Del resto, se l’Islanda a sculacciato bene, bene i sudditi di Sua Maestà e il Portogallo ha trasformato il gallo francese in un cappone, chissà mai che……..
Ringrazio il Sig. Andrea Rossi per il corredo fotografico gentilmente concesso.

Un saluto agli amici di Match Fishing da
Marcello Corbelli

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ECCO LE CLASSIFICHE

classifica di giornata                    classifica finale

zona A sett. A               zona A sett. B               zona A sett. C             zona B sett. A               zona B sett. B               zona B sett. C         zona C sett. A               zona C sett. B                 zona C sett. C                 zona D sett. A                zona D sett. B               zona D sett. C

Podio classifica finale (FILEminimizer)

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5° classificata giornata (1) (FILEminimizer)

 

4° classificata giornata (2) (FILEminimizer)

 

3° classificata giornata (1) (FILEminimizer)

 

2° classificata giornata (2) (FILEminimizer)

 

1° classiicata giornata (FILEminimizer)

 

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