MONDIALE PLOVDIV (BULGARIA): LA PAROLA AI PROTAGONISTI DEL PASSATO

Tra poco si parte. Il prossimo mondiale di pesca al colpo si disputerà a Plovdiv, in Bulgaria e come sempre noi di Match Fishing saremo presenti per tenervi informati con la ormai consueta “diretta live” che accompagna tutti gli eventi più importanti della pesca al colpo e non solo.

Sbirciando un po’ tra le vecchie foto ed i ricordi abbiamo scoperto che la nostra nazionale aveva già partecipato ad un mondiale proprio a Plovdiv e proprio in questo specchio d’acqua nell’ormai lontano 1989.

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Abbiamo deciso così di fare alcune domande ai protagonisti di allora e farci raccontare quelli che sono i loro ricordi.

Per dovere di cronaca quella volta l’Italia tornò a casa con due medaglie d’argento, quella e squadre e quella individuale di Checco Casini superato solo per il peso dall’inglese Tom Pickering.

A squadre oro per il Galles seguito appunto dall’Italia e medaglia di bronzo per l’Inghilterra.

CHECCO CASINI

medaglia casini

Checco, sbirciando tra i ricordi ho notato che nel 1989 nel mondiale per nazioni l’Italia fù medaglia d’argento sia a squadre che individuale con un certo Casini…. lo conosci?

Sì, mi sembra di conoscerlo….

E che ricordi ha Checco di quel mondiale?

Io ho fatto due campionati del mondo a Plovdiv, quello per nazioni nel 1989 e quello per club con la Lenza Emiliana Tubertini nel 1998 se non mi sbaglio ed ho trovato due pesce completamente differenti. Nella prima gara mangiava solo qualche naso e qualche carpotta e io feci un primo al sabato con cinque pesci di cui tre carpe mentre alla domenica nella parta alta del campo gara con quasi 10kg di pesci persi dallo scozzese che al fischio finale mi superò di poco con una carpa e mi fece perdere il primo posto di settore e, di conseguenza, la medaglia d’oro individuale. Nel mondiale per club trovai una pesca completamente differente con solo qualche gardon e breme. Ricordo che in quella circostanza a un’ora dalla fine ero ultimo schiantato e dopo aver provato diverse volte la pesca all’inglese finalmente mi entrarono i pesci e feci 15 breme da circa 4 etti che mi fecero fare il quarto. Dopo la terza breme sparsi un po’ la voce ed anche i miei compagni di squadra mi seguirono e raddrizzammo la gara mentre nel secondo giorno feci l’assoluto pescando sempre all’inglese.

casini 1

Le ultime notizie ci dicono che grazie anche a dei ripopolamenti ora ci sono diverse carpette e sembra che la pesca sia quella, soprattutto all’inglese. Come vedi i nostri ragazzi se dovesse esserci questa pesca?

Molto bene, li vedo molto bene perchè sono tutti preparatissimi in quel tipo di pesca. Ci sarà comunque da lottare con gli altri.

Ecco, chi vedi pronto a dare battaglia in cima alla classifica?

Se c’è questa pesca all’inglese sicuramente l’Italia, poi la solita Inghilterra e attenti anche all’Ungheria che sono molto forti all’inglese, poi dopo ci sarà sicuramente qualche outsider ma sono un po’ fuori dal giro per dirti di più.

Per la tua esperienza che pesca ci sarà a queste carpe? Solo bigattini incollati “all’italiana” oppure nei mondiali con la grande disponibilità di fouilles e ver de vase potrebbe esserci una pesca diversa?

Ti dico quella che è stata la mia esperienza, quando c’erano carpe e nasi venne fuori una pesca a bigattini a fionda e basta, dati sfusi e pescando sulla linea più lunga di dove arrivava la fiondata, senza colla. Quando c’erano le breme invece si pescò esclusivamente con il fouilles, però tieni presente che a quei tempi non c’era limitazione di nulla.

Hai qualche aneddoto che ricordi di quei luoghi?

Ricordo che nel mondiale per club a causa di un disguido la settimana delle prove non avevamo il fouilles e si pescò per così dire “all’armata brancaleone” , per fortuna per la gara ce ne arrivò in abbondanza e potemmo svolgere regolarmente la competizione. Comunque ho un ottimo ricordo di un campo gara bellissimo. Un bacino di canottaggio e sullo scivolo in cemento misero delle pedane di legno comodissime. In più ci misero un secchio con ghiaccio e l’acqua, ci trattarono davvero bene, bellissimi ricordi.

Grazie mille Checco, devo dire che la memoria non ti difetta, ci hai portato indietro un po’ nel tempo con dei bellissimi ricordi. Grazie davvero per la tua testimonianza.

Grazie a voi.

FULVIO FORNI

medaglia forni

Fulvio, oggi peschi e feeder ma hai un passato da pescatore al colpo e con ottimi risultati. Si prepara il mondiale di Plovdiv in Bulgaria dove tu sei già stato con la nazionale Italiana e con un buon risultato. Secondo te ci potrebbero essere analogie con quello che avete vissuto voi?

Sicuramente è un campo di gara dove la voglia di prendere del pesce è importante. Provo a spiegarmi meglio. E’ un canale cementato dove il pesce non staziona sulla stessa linea ma lo puoi trovare su linee di pesca differenti, quindi bisogna capire dove staziona ed avere voglia di catturarlo, ovunque esso sia. Probabilmente ci saranno da prendere delle carpe, bisognerà saperle pescare utilizzando tutti gli accorgimenti necessari.

Quindi ricordi linee di pesca differenti?

Sì, in particolare ricordo la mia gara, avevo gli esterni e prendevano bene con la roubasienne. Io capitai interno del settore, al numero 23 con i primi di gara. Ho aspettao un pochino ad uscire all’inglese, sono uscito l’ultima ora e con nove chili e mezzo ho fatto l’ottavo e come squadra vincemmo l’argento. Calcola che i settori erano lunghissimi ed un ottavo non era un bruttissimo piazzamento ma se uscivo prima potevo fare sicuramente meglio, in ogni caso se restavo sulla roubasienne saremmo arrivati sicuramente lunghi. Per quello ti ho parlato di voglia di prendere del pesce.

Cosa ti ricordi di quel paese? Immagino che nel 1989 fosse un’altra Bulgaria rispetto a quella attuale…

Ricordo che i bulgari avevano tanta voglia di dimostrare all’europa che c’erano anche loro. Noi e gli inglesi eravamo un attimino più attrezzati ma oggi che anche loro sono ai nostri livelli sarà davvero una bella gara, tosta, anche perchè quei pesci lì li sanno prendere anche gli altri.

Hai qualche ricordo particolare?
Ricordo che proprio sul fine gara misi in guadino un carassio da circa un chilo. Ci fù una mezza contestazione ma il pesce era assolutamente valido e lo misi in nassa. Grazie a quello feci un piazzamento molto utile per la squadra perchè la classifica era corta ed i settori erano da 25, con un pesce potevi scalare diverse posizioni.

Facci una previsione… dicci la classifica del prossimo mondiale…

Credo che l’Italia sia molto forte e possiamo fare quello che vogliamo, molto dipende da noi. Poi i soliti Inglesi ma attenti ai paesi dell’est che in queste pesche sono diventati molto molto forti.

Grazie mille Fulvio…

Grazie a voi.

MAURIZIO GABBA

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Maurizio, guardando indietro alle immagini e alle classifiche di quel mondiale di Plovdiv 1989 abbiamo notato la tua presenza, ora ci sarà nuovamente un Gabba a competere nello stesso campo gara per un titolo mondiale. E’ la prima volta che accade?

Guarda, a dire il vero mi sembra di ricordare che è già accaduto con il mondiale per club a Coruche dove poi Ferruccio ha vinto il mondiale sullo stesso campo gara…

Allora speriamo possa essere di buon auspicio…

Speriamo che sia così. Comunque se non ricordo male Ferruccio proprio a Plovdiv ha anche disputato un mondiale per club con la Lenza Emiliana Tubertini nel 98 e se non mi sbaglio avevano anche vinto.

Che ricordi hai della Bulgaria e del campo gara?

Se non ricordo male quella volta avevano messo dei pesci anche grossi, delle carpe, qualche naso e delle breme. La pesca per lo più si svolse all’inglese. Mentre se non erro la volta dopo quando ci andò Ferruccio c’erano da pescare dei carassi.

E del paese invece? Era un altro paese rispetto a quello attuale?

Guarda, io c’ero già stato nel 1981 per una gara internazionale quando c’è stato l’expo81 e quando ci sono tornato per il mondiale dell’89 mi sembrava che non fosse cambiato nulla. Era un paese forse in evoluzione ma nell’89 era ancora distante dai nostri standard. Adesso non saprei, è molto tempo che non ci vado e quindi non saprei dirti. Ricordo che l’hotel dove alloggiavamo era molto bello, con la sala al centro e tutti i tavoli su una specie di soppalco intorno, con l’orchestra che suonava. Un piacevole ricordo.

Dalle informazioni che abbiamo sembra che sia stato fatto un importante ripopolamento di carpe. Se fossi oggi a fare una gara sulla base delle pochissime informazioni che abbiamo cosa faresti?

Bisognerebbe sapere da dove arrivano i pesci. Sai perchè? Questa è una curiosità: nel 1981 pescammo in un lago dove vi erano diverse carpe. I locali erano soliti usare pasture ed esche (ai tempi si poteva innescare la pastella) contenenti farina di girasole. I pescatori del luogo stravinsero la gara utilizzando quella farina. A parte questo deja vu ti direi che potrebbe essere che dopo una settimana di pasturazione le carpe si potrebbero portare a tiro di roubasienne e le pescherei alla maniera classica con bigatti e caster. Il timore è che i pesci dei ripopolamenti tendono solitamente ad imbrancarsi un pochino, speriamo che non sia così.

Qualche altro ricordo?

Bah, consentimi un pensiero ad un compagno di squadra che era con me a quel mondiale ossia Giampiero Barbetta. Ero molto amico con lui, quando andavamo via per il mondiale o per altri incontri sua moglie coi bambini spesso stavano a casa mia con mia moglie. Eravamo molto legati anche come famiglie ed io oltre all’amicizia nutrivo grande stima per lui perchè era dei migliori pescatori in circolazione. Sapeva fare tutti i tipi di pesca, era davvero straordinario e se poi c’era da fare l’alborella o la pesca di ricerca di fino era davvero imbattibile. Un pensiero va senz’altro a lui.

Grazie mille Maurizio per l’intervista che ci hai rilasciato e grazie anche per questo bel ricordo…

Grazie a voi.

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