I GIUSTI CONSIGLI PER PESCARE LA PALAMITA

Dal nostro amico e collaboratore Marco Vicidomini di Livorno, giovane ma già grande pescatore in mare dalla barca, apprendiamo alcuni giusti consigli per affrontare in modo corretto la pesca della palamita.


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PALAMITA: tecnica e attrezzature giuste da impiegare con successo.
La palamita è un pesce molto conosciuto e diffuso in tutto il nostro mare; denigrate e non apprezzate in passato, oggi le sue carni sono presenti in ristoranti e pescherie, e sono molto richieste dai consumatori perché molto gustose, ricche di omega 3 e dal costo accessibile.
Molte sono le tecniche di pesca sia professionale che sportiva che vengono messe in pratica, a seconda del tipo di fondale, del periodo dell’anno e delle tradizioni locali, per catturare questo pesce. Una di queste è il light drifting, una tecnica tutto sommato semplice e molto divertente ma che necessita di poche ma importanti regole da seguire.

CHE ESCA UTILIZZARE
Per comodità l’esca più diffusa è la classica sarda congelata, da innescare a tocchetti, “scapata” o intera, anche se il potere attirante dell’esca fresca rimane sempre maggiore.

QUALE AMO SCEGLIERE?
L’amo è la prima componente a diretto contatto col pesce e per questo deve essere perfetto, leggero ma resistente, affilato ma che non si spunti al primo pesce. Una serie molto valida sono i KATANA C 002 ami leggeri ma molto resistenti, con una punta micidiale e dalla forma perfetta per il light drifting e bolentino.

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NYLON O FLUOROCARBON?
La seconda componente della nostra lenza, seconda dopo l’amo, ma non in ordine di importanza, è il filo da impiegare. Tradizionalmente il nylon veniva impiegato per le sue grandi doti di elasticità in allungamento e morbidezza, due caratteristiche che si sposano bene con il light drifting alle palamite; con la tecnologia raggiunta ai giorni d’oggi siamo riusciti a ottenere fluorocarbon di ottima qualità, che uniscono le molto maggiori doti di invisibilità e resistenza all’abrasione tipiche del fluorocarbon alla morbidezza del nylon, superando di gran lunga resistenza all’abrasione e invisibilità dei migliori nylon in commercio. Due ottimi fluorocarbon da finali sono lo SMART e lo SMART ZERO FLUOROCARBON, due ottimi fili, completamente made in Japan, il che è sempre una garanzia.

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LA CANNA GIUSTA
Terza ma non meno fondamentale è la scelta della canna da mettere in pesca: per le palamite, pesci che tirano molto e che sprigionano fughe e ripartenze fin quando non sono nel guadino, sono necessarie canne potenti ma paraboliche al tempo stesso, in grado di “ammortizzare” come si dice in gergo ogni movimento e fuga del nostro pesce in canna. ELITE BOAT 4.50. Se poi volete esagerare col divertimento e con l’adrenalina dovreste provare a pescarle con una bolognese, magari con una INVINCIBILE…e ho detto tutto.

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