FEEDER FISHING AI CEFALI OCEANICI CON FRANCO GALLIANI

Trascorrere una giornata di pesca con chi ha fatto la storia della pesca sportiva, prima come garista e poi come capitano e Presidente di una delle società di pesca più titolate al mondo la Lenza Emiliana Tubertini non capita tutti i giorni, stiamo parlando del mitico Franco Galliani, con noi ci sarà anche suo fratello Gigi, due pescatori che di esperienza ne hanno da vendere, ed avvicinarli e farli conoscere il feeder fishing per me è stato un onore oltre che un vero piacere.

La location prescelta per questa sessione di feeder fishing ai cefali è sicuramente suggestiva e intrigante siamo, infatti, in uno dei tanti porti che si affacciano sull’Oceano Atlantico, e con più precisione ad Hondarribia una località turistica sita nella parte alta della Spagna a pochi chilometri dalla Francia, separata dalla vicina Hendaye soltanto dal fiume Bidasoa che divide le due nazioni. Siamo in Atlantico e qui il coefficiente di marea ha valori altissimi con dislivelli tra alta e bassa che superano i due metri, per questo motivo la scelta dell’orario è fondamentale per la buona riuscita della giornata di pesca, anche se la scelta di un ambiente portuale con la presenza di numerosi pescherecci dediti alla pesca della sardina, ci aiuterà moltissimo, in quanto i grossi cefali essendo continuamente pasturati dagli scarti di pesce gettati in acqua, saranno più propensi ad alimentarsi anche fuori dagli orari più proficui, corrispondenti di solito con il cambio di marea dalla bassa all’alta o viceversa.

Nella prima parte sfruttando l’arrivo in porto di alcuni pescherecci insidieremo i cefali in superficie con la tecnica del floating feeder, riempiendo i chompers con della pastura Cefalo Bianca ed innescando la pastella pronta “Hobby Line” al formaggio e sarda. Come montatura opteremo per la classica running rig, in modo da consentire all’esca di fluttuare ed affondare lentamente. In considerazione della mole dei cefali un terminale costruito con lo 0,20 del Next Flourine ed un amo della serie 7 del numero dieci è il minimo sindacale. Per questo tipo di assetto pescante la nuova Concept Sea 12” ad azione Medium-Light è sicuramente l’attrezzo più indicato.

Nel corso della pescata quando le abboccate in superficie saranno sempre più rare passeremo al Method, utilizzando quindi un Round Inline da 40 grammi e come pastura un mix di Mare Nostrum e Cefalo Bianca. In questo caso essendo l’amo nascosto all’interno della pastura possiamo passare ad un terminale lungo circa dieci centimetri dello 0,25 con un amo della serie 229 numero 8, e come canna sempre della serie Concept Sea useremo la 13” ad azione Medium.
Con Franco e Gigi prima di iniziare l’azione di pesca assistiamo all’arrivo in porto di alcuni pescherecci pronti a scaricare il loro prezioso carico di sardine, che verranno subito lavorate negli adiacenti capannoni per essere spediti in tutta Europa. Rimaniamo colpiti da uno di questi in particolare, che ha delle vasche per il vivo sul ponte, in ognuna delle quali c’è una taglia differente di sgombri, sugarelli e boghe. Aiutandoci con uno spagnolo molto arrangiato chiediamo informazioni sul tipo di pesca ad uno dei presenti, che scopriremo in seguito essere l’armatore di quel peschereccio, che dopo aver tentato di spiegarcelo in spagnolo, alla fine ha un’idea geniale, ci fa vedere un video postato su youtube, scopriamo cosi che con una tecnica molto particolare pescano i ricercatissimi tonni rossi. Grazie ad un getto d’acqua a pressione creano una zona di turbolenza, all’interno della quale lanciano dei pescetti vivi per attirare i tonni ed indurli alla frenesia alimentare, per poi catturarli con delle potenti canne in vetroresina, con le quali con un cordino ed un amo dalle generose dimensioni, lanciano in acqua gli sgombri vivi di taglia più grande, per poi issare a bordo i tonni di peso, mentre gli esemplari più grossi vengono portati sottobordo ed arpionati. Ma è giunta l’ora di tentare anche noi la cattura dei grossi cefali che in questo porto superano anche i tre chilogrammi di peso.


Sotto gli occhi un po’ increduli di Franco effettuo i primi lanci con il chompers, la cui scia odorosa attira subito un gruppo di cefali, nonostante peschiamo in un porto l’acqua è trasparente, e quindi possiamo osservare a vista l’arrivo di alcuni grossi esemplari che puntano la nostra esca, e senza indugiare uno di questi apre la bocca e fa sparire alla nostra vista il voluminoso innesco di esca pronta, immediata ferrata è la mia Concept Sea si piega sotto le ripartenze poderose di quello che ha tutte le carte in regola per essere un over due chilogrammi. Con l’aiuto di Franco e Gigi, che con la bassa marea non hanno vita facile, riusciamo finalmente a guadinarlo. Dopo altre catture recuperate dai fratelli Galliani, che hanno così la possibilità di apprezzare l’eccezionale azione della nuova serie dedicata espressamente al feeder in mare, passiamo al method, con la speranza di catturare le enormi sagome che intravediamo sul fondo.

Questa tecnica che abbiamo testato con successo in quasi tutti i mari italiani non ci delude nemmeno nelle acque oceaniche, e cosi abbiamo la possibilità di immortale questi divertentissimi momenti con dei esemplari di cefalosauri degni di nota, peccato che l’avanzare della bassa marea ha reso necessario sollevare di peso i cefali allamati per alcuni metri, prima di poterli guadinare, e per questo motivo gli esemplari più grossi li abbiamo persi.

Possiamo comunque ritenerci fortunati questi “banani” di cefali, cosi li avrebbe definiti l’amico Marco Volpi, nel frattempo impegnato a vincere l’ennesimo Mondiale insieme al resto dei ragazzi della Lenza Emiliana Tubertini Canna da Natante nelle acque antistanti Hondarribia, ci hanno regalato alcune ore di puro divertimento. Non ci resta che ringraziare di cuore Franco e Gigi Galliani e l’amico Paolo Testoni per la compagnia, e noi vi salutiamo rimandandovi alla prossima avventura di Tubertini Feeder con la speranza, anzi certezza che molto presto oltre alle roubasienne o bolognese vedremo il mitico Franco impugnare una canna da feeder e noi saremo lì a fotografarlo ahahhahahah…..

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