PELLET WAGGLER TROPHY: VINCE LA MACCHINA DA COMBATTIMENTO MIRKO GOVI

PRESTON INNOVATIONS ITALY e BETTY SPORT, in collaborazione con il negozio di pesca HOBBY PESCA SPORT di Chivasso, hanno organizzato venerdi’ 2 giugno, presso Il Lago OASI VERDE di Bianze’, in provincia di Torino, la prima edizione del “PELLET WAGGLER TROPHY”.

Finalmente per la prima volta, ho  assistito ad una gara con questa tecnica di pesca, che in Inghilterra, il suo Paese natio, risulta essere molto popolare, ma che nelle nostre acque commerciali ancora è poco conosciuta.

ll PELLET WAGGLER, è stato studiato per la pesca a galla soprattutto per catturare carpe,  quindi ideale per divertirsi in questo periodo dell’anno.

Per praticare questa tecnica, bisogna avere una canna da inglese oppure una Pellwt Waggler rod appositamente studiata per la pesca col pellet, e comunque la misura ottimale, visto che si basa sulla cattura di carpe, va dai 3.50-3.60 mt,  da 11” fino ai 12”.

Queste sono le lunghezze perfette, per tutti gli impieghi in impianti commerciali,  visto  che queste canne sono soggette a tante catture e quindi grossi quantitativi di pesce, devono essere anche molto resistenti.

Il Pellet Waggler, si puo’ trovare in commercio in varie grammature, da 4 grammi fino a 10 grammi e oltre, in particolare, come potrete vedere dalla mie foto, i partecipanti alla gara hanno usato soprattutto grammature da 8 e 10 grammi, per lanciare piu’ lontano il floats anche in condizioni di vento persistente.

Infine, per questa  pescata a galla, è fondamentale una pasturazione costante, tramite fionda con i pellets, di varie dimensioni, affondanti o galleggianti, che vanno  anche innescati, tramite l’apposito anellino dura bands, il quale permette di utilizzare l’innesco piu’ volte anche in presenza di numerose catture.

Un’amante della pesca all’inglese come me, vedendo una gara con questa tecnica singolare, non puo’ che rimanerne colpita. Da subito si capisce che la precisione nel lancio e nelle pasturazione è fondamentale.

Ma ritorniamo alla gara, a cui hanno partecipato circa 25 concorrenti, tra cui due ragazze: Stefania Nasari ed Alina Baciu, i quali sono stati dislocati nelle quattro sponde del bellissimo lago.

Nella mattinata, si sono affrontati  in gara “uno contro uno”, pescando per 3 ore e chi vinceva la sfida passava direttamente alla finale del pomeriggio.

Il Lago Oasi Verdi, ha risposto veramente alla GRANDE, regalando tante catture di carpe e qualche amur, ma di piccola taglia, dando il massimo nella finale del pomeriggio con pesi importanti.

Come di consueto nelle gare a doppio turno prima della finale, tutti si sono ritrovati per pranzare insieme, vedere la classifica e rilanciare eventuali sfide.

Alle le 15.15, ha preso  il via la super finale a cui hanno partecipato  12 finalisti tra cui Alina e 2 stoppers, per altre 3 ore di gara.

Sembrava una sfida tra 3 societa’: Team LBFItalia, Montanarese Shimano e New Lago Relax Pescamania.

Sinceramente, mai e poi mai, avrei pensato che i pesci avrebbero risposto in questa maniera, la manches finale, ha messo a dura prova i concorrenti, i quali sembravano delle “macchine da combattimento”, veloci e precisi, nessuno mollava un secondo pur di vincere e sfottere l’amico.

Sulla sponda si rincorrevano le “voci di corridoio”, sui possibili vincitori, ma è difficile tenere i conti quando le mangiate sono davvero cosi’ tante!

Alla fine, è stato Mirko Govi (che fin dalla mattina aveva lanciato la sfida proclamandosi una macchina da combattimento),  ha prevalere con oltre 75 kg. di peso, ottimo secondo posto per Angelo De Pascalis con 66,470Kg, terzo Alfredo Zavagnin con 57590, quarto Salvatore Niro con 54490, quinto Franco Aiello con 52520 e sesto Christian Gadda con 51380.

Sara’ stata la bella giornata soleggiata, il lago, la compagnia, le tante catture, ma sta di fatto che questa prima edizione del PELLET WAGGLER TROPHY, ha riscosso  tantissimo successo e gia’ si sta lavorando per le prossime gare, con questa tecnica.

Provate questa pesca e non ve ne pentirete!!!

Per M. F.

Natascia Baroni

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