PESCA IN MARE CON GALLEGGIANTE: PORTOGALLO 2017, CRONACA DI UN TRIONFO AZZURRO

La cittadina di Oeiras, vicino Lisbona, ha ospitato l’undicesima edizione del campionato europeo di pesca col galleggiante in mare, “sea float fishing”; teatro della manifestazione la scogliera antistante il bel lungomare, tra l’altro frequentata assiduamente anche dai locali amanti del fitness, footing e bicicletta.

La caratteristica principale di queste acque atlantiche è la ridotta profondità, max circa 2 mt, il fondale prevalentemente sabbioso, con torbidità più o meno accentuata secondo le zone e soprattutto con una importante escursione di marea (oltre tre metri) che influenza in modo significativo l’attività delle specie presenti in questo litorale.

Queste ultime sono rappresentate prevalentemente da muggini, sia dorati che “testoni”, di taglia anche ben oltre il kg, nonché di saraghi, di aguglie di taglia medio grande, di grosse boghe e di più rare spigole maculate e pesci balestra.

Venendo alla cronaca dell’evento, come sempre, nella prima giornata si è assistito alla sfilata delle nazioni partecipanti che quest’anno sono state cinque, rappresentate da dodici squadre: tre ciascuno per Portogallo e Spagna e due per Italia, Francia e Grecia.

Dopo l’esibizione delle atlete della locale società di pattinaggio artistico su rotelle, sul palco si sono avvicendati i team dei vari paesi, con relativi inni; a seguire l’intervento del rappresentante della FIPS MER, presidente della commissione tecnica, Carlos Baptista, che ha aperto ufficialmente i campionati.

Il giorno successivo la prova ufficiale, dove, come prassi in queste occasioni, alcune squadre hanno volutamente inutilizzato alcune tecniche, allo scopo di giocare sull’effetto sorpresa in sede di gara ufficiale; per la cronaca ad aggiudicarsi questa giornata è Spagna B, davanti a Portogallo A ed Italia A.

Il campo gara conferma le sue non eccelse doti di uniformità, anche per il fatto di presentare delle interruzioni tra i vari settori; inoltre nelle zone A e B il fondale si presenta più basso e a tratti prevalentemente sabbioso, tanto che in condizioni di corrente di marea, le acque si intorbidiscono notevolmente, limitando la pesca a quella dei soli saragotti nel sottoriva.

Finalmente nella giornata di venerdì arriva il momento della verità; in ciascuno dei cinque settori da dodici, vengono inseriti due italiani, tre portoghesi, tre spagnoli, due francesi e due greci.

Alle 10 il segnale di inizio delle quattro ore di gara, che si dipanerà poi, come previsto, con catture prevalenti di muggini che, essendo anche di taglia notevole, finiranno per influenzare pesantemente il risultato finale.

Nel settore A, dove operano Mora per Italia A e Mengozzi per Italia B, il primo non riesce ad andare oltre il 9° posto, mentre il secondo si difende meglio, ottenendo un buon 4°; a vincere sarà Jorge di Portogallo A.

Nel settore B, un grande Mungai vince il proprio settore con 1414 grammi per 10 pesci, mentre Rizzo fa il 7°.
Nel settore C, vinto da Gutierrez di Spagna C, 6° per Lacerenza ed 8° per Bacchiani.

Nel settore D, ottimo 2° per Collavoli dietro a Sequeira di Portogallo A, con sesta posizione per Di Paola.

Infine nel settore E, il più pescoso, Meloni ottiene un 4° nel picchetto terminale ed Alessiani fa 7°; a vincere è Rodenas di Spagna A, che con 5428 grammi per 12 pesci, fa l’assoluto.

Alla luce di questi risultati a vincere la prova, tenendo conto dei quattro migliori piazzamenti di giornata in classifica generale, è Portogallo A con 42 penalità, davanti a Portogallo C con 48 e Italia A con 59; Italia B è settima con 111.

Il giorno seguente, sulla base dei risultati della prima prova, il ct Redamo Ravaioli decide di puntare tutto sulla squadra A, con l’obiettivo minimo del podio finale; il compito ora affidato ai membri della squadra B, con l’avvicendamento di Alessiani con l’altro esordiente, Sergio, è quello di togliere piazzamenti utili agli avversari, portoghesi e spagnoli in primis.

Gara fotocopia della precedente, quella del sabato, con il settore E ancora sugli scudi in termini di catture.
Passando al dettaglio dei vari raggruppamenti, in quello A è il francese Buis a prevalere, con Lacerenza 6° e Rizzo 7°; nel settore B vince Pedro Silva di Portogallo B, Collavoli fa il 5° e Di Paola il 10°; nel C ottimo 3° di Meloni e 9° per Bacchiani con vittoria di Pinheiro di Portogallo B; nel D, vinto da Manuel Silva di Portogallo C, Mora, pur perdendo alcune catture importanti, riesce a strappare un 4°, mentre Sergio fa il 7°; nel settore E, Mungai, è primo fino a pochi istanti dalla fine, ma poi è costretto a cedere la posizione di vertice ad Alos di Spagna C, ultimo di campo gara, mentre Mengozzi fa 9°.

Al termine della gara, mentre la classifica individuale appare già stabilita con la vittoria di Pinheiro con un 3° ed un 7° assoluto, davanti a Manuel Siva con un 4° ed un 6° e ad uno sfortunato Mungai con un 5° ed un 6°, più complicato prevedere il piazzamento finale di Italia A.

Il podio, grazie agli ottimi piazzamenti dei nostri in questa seconda giornata, sembra sicuro, ma per sapere su quale gradino si sistemerà, è necessario attendere i conteggi finali.

Fortunatamente è la Spagna B ad aggiudicarsi la seconda prova con 56 penalità, togliendo punti preziosi alle squadre portoghesi, davanti ad una grande Italia A con 62 ed a Portogallo B con 63; il Portogallo C non va oltre il 5° posto, mentre il Portogallo A è relegato addirittura al 7°.

Alla luce di questi risultati è Italia A a vincere l’Europeo 2017 con un 3° ed un 2°, prevalendo su Spagna B con un 6° ed un 1° e Portogallo C con un 2° ed un 5°; 4° e 5° rispettivamente per Portogallo A e B; 8° posto finale per Italia B, davanti alle due squadre francesi ed alle due greche.

Grande euforia per tutto il team italiano, mentre alla premiazione è tangibile la delusione delle squadre portoghesi che puntavano alla vittoria finale specialmente con il locale club schierato nel team C.

Concludendo un campionato estremamente difficile ed equilibrato e per questo appare ancora più grandiosa l’impresa dei nostri che, come tiene a sottolineare il ct Ravaioli, qui al suo esordio, hanno messo in atto un esemplare gioco di squadra, che alla fine è stato preziosissimo.

Alessio Alessiani

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