QUALE FUTURO PER L’A/2?

Terminato il Campionato di A/2 ci si interroga sul destino di questo torneo che, nel 2018, sarà ridotto ancora di altre dieci squadre, dalle quaranta che vi partecipavano quest’anno a trenta.

Una riduzione che relega questo torneo ad una misera competizione tra pochi intimi. E pensare che fino al 2016 le squadre partecipanti erano cinquanta. Cosa ha determinato una riduzione così drastica delle squadre ammesse? La ragione ufficiale è quella che dai Trofei Regionali di competenza erano molte le squadre che rinunciavano a salire, questo però non ha mai compromesso il raggiungimento del numero previsto di partecipanti all’A/2. Perché quindi penalizzare quelle squadre di società che accettavano di partecipare a questa competizione?

In un periodo storico come questo, dove il calo degli agonisti è sempre più evidente, togliere anche degli stimoli a chi ancora ha la volontà di gareggiare in competizioni di livello superiore, mi sembra proprio un grosso errore.

Ridurre a così poche squadre la partecipazione in questo torneo, in zone come l’Emilia Romagna ed il Veneto, dove gli agonisti sono ancora presenti in numero consistente, non mi sembra una buona idea, tutt’altro!
Ora poi è emerso un fatto nuovo che potrebbe, se accolto dagli organi federali, modificare la struttura di alcuni Tornei di Seria A.

Il Comitato Regionale FIPSAS dell’Emilia Romagna ha infatti chiesto al Comitato di Settore di unificare la regione sotto un unico Torneo. Come si sà attualmente la Regione è divisa in due gruppi: Regionale Est e Regionale Ovest. Il primo gruppo di società ha come obiettivo salire in A/2, il secondo in A/3. La richiesta ipotizza di staccare il gruppo ovest dall’A/3 e inserirlo nell’A/2 portando il numero di squadre partecipanti a 50 come erano fino al 2016.

L’ipotesi è molto interessante perché permetterebbe ad una regione come l’Emilia Romagna, molto importante per numero di agonisti presenti sul territorio, di avere una competizione molto competitiva e di alto livello tecnico, cosa che potrebbe stimolare molte società ad un impegno maggiore nei confronti di questo Torneo.

Mi auguro che i componenti del Comitato di Settore recepiscano questa opportunità e favoriscano questa fusione che, proprio per il fatto che la richiesta è venuta dalla base, costituisce un ottimo viatico per una immediata modifica dei regolamenti.

Capisco che cambiare le regole precedentemente stabilite è sempre difficile, perché si corre il rischio di penalizzare qualcuno, ma in questo caso le eventuali modifiche non penalizzerebbero nessuno, anzi darebbero maggiore impulso ad un Torneo che, così come è ora, perde interesse ogni anno di più.

Umberto Tarterini

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