Nuovo ranking internazionale: Jozsef Varga in pole, Francesco Reverberi miglior azzurro

Ed eccoci… con l’attesa classifica di ingresso del nuovo Ranking Internazionale, per il quale abbiamo inserito anche i risultati dei Campionati Europei, in quanto – anche su suggerimento di numerosi addetti ai lavori – ci è sembrato giusto tenere in considerazione questa manifestazione che, quanto a difficoltà non è certo inferiore al Mondiale, anzi…

Il canal bianco durante la disputa della prima manche dell’ultimo Europeo

 

Così, la Griglia di Partenza del 2104-18 prende in esame otto competizioni (per complessive 16 gare), di cui 4 Mondiali (Croazia, Slovenia, Bulgaria e Belgio) ed altrettanti Europei (Belgio, Bielorussia, Olanda e Italia), con un minimo di 6 gare disputate, in modo che, prendendo parte a tutte le gare sia agli Europei che ai Mondiali 2018, un garista possa raggiungere a fine anno il numero minimo fissato in dieci presenze nel quinqeunnio 2014-18 che ci sembra, statisticamente, un dato significativo per valutare il rendimento di un atleta.

Venendo ad esaminare i nomi presenti in griglia non può stupire che in pole position ci sia quel Varga che il Rendimento Mondiale lo ha già fatto suo per ben quattro volte, segnando l’era che va dal 2009 al 2013. Da quel momento Jozsef è stato impiegato in maniera meno continua in nazionale, ma quando chiamato in causa ha dato il suo apporto determinante alla formazione magiara: un 2 ed un 3 nel C.E. Belgio 2014, un 4 ed un 1 nel C.M Slovenia 2015 e poi un 3 e un 4 nel C.M. Belgio dell’anno scorso. Certo è che Varga dovrà prendere parte a tutte e quattro le prove del 2018 (cosa tutt’altro che scontata…), altrimenti uscirà di scena.

Joszef Varga, dopo aver dominato la scena internazionale a cavallo degli anni 2010 (qui lo vediamo nel mondiale di Ostellato), torna a riproporsi in pole position nel Ranking Internazionale 

 

Steve Hemingray, vincitore dell’ultimo Ranking Mondiale (ancora senza i risultati degli Europei), nei quattro anni considerati non ha mai preso parte alla competizione continentale e per di più è pesantemente penalizzato dallo scarto di due primi della Polonia 2013 dove fu argento alle spalle di Delannoy e davanti a Scotthorne, per cui il suo Rendimento sale da 2,50 a 3,00, che gli valgono comunque la seconda piazza. Anche per lui arrivare a 10 in fondo alla stagione, comporterà non fare assenze nella quattro gare in programma nel 2018.

Steve Hemingray ha vinto le ultime due edizioni del Rendimento Mondiale e parte in seconda posizione in griglia 2018

 

Stesso discorso vale per il terzo classificato (o per meglio dire secondo a pari merito) che è una new entry assoluta: lo svizzero Jean Jacques Iseli che, per quanto vanti già dal 2004 le prime presenze in rossocorciato al Mondiale in Belgio, solo quest’anno riesce a raggiungere il numero minimo ed irrompe con la bella media di 3,00 al pari di Hemingray.

Lo svizzero Jean Jacques Iseli entra in classifica al secondo posto ex aequo con Hemingray

 

Sempre sei sole gare per Stephane Linder, transalpino che, però dal suo debutto nell’Europeo del 2016 non ha saltato una sola gara e quindi mostra una continuità superiore a quella degli avversari. Per lui, che rappresenta un pò il segno della rinascita dell’agonismo francese, la media di 3,67, con la ciliegina dei due primi che gli sono valsi l’argento l’anno scorso al Mondiale belga, alle spalle di Luc Thijs.

Il francese Stephane Linder entra in classifica dopo sei presene consecutive con la media di 3,67 che lo colloca al quarto posto nella griglia di partenza

 

L’olandese Ramon Pasmans, specialista del Campionato Europeo (dove fu terzo in Bielorussia alle spalle degli scatenati Konopasek), è in quinta posizione con 8 gare per 3,75 e precede il grande Will Raison, per il quale invece la Bielorussia (dove l’Inghilterra dette clamorosamente forfait, insieme ad altre forti nazioni occidentali) segna le uniche due caselle vuote di una carriera che lo vede sistemeticamente colonna del Team England con 14 prove al suo attivo per un eloquente 3,86.

L’olandese Ramon Pasmans a destra sul podio della Bielorussia 2015, insieme ai fratelli Josef e Ladislav Konopasek, tutti grandi protagonisti del Ranking Internazionale

 

Il grande Will Raison è l’attuale capofila degli agonisti inglesi: per lui una sesta posizione con 3,86.

 

Il citato Luc Thijs, mondiale in casa l’anno scorso e secondo all’Europeo di Adria alle spalle del nostro Prandi, simboleggia la grande rinascita del Belgio, affidata ad un profondo rinnovamento del team, per lui un quattro netto su dieci gare con ben quattro primi di settore, appesantito solo da un 10 e da un 11.

Luc Thijs, grande protagonista degli ultimi due eventi internazionali, qui con il dirigente belga Roland Marcq

 

Arrivano poi i fortissimi agonisti della “armata Ceca” con il giovane Ondrej Pokorny ad aprire la fila con 4,50, al pari del navigato Ladislav Konopasek, mentre il fratello Josef è pco più in là a 4,80. Chiude la Top Ten il russo Siptsov che ricordiamo sul gradino più alto del podio in Slovenia.

Eppoi eccolo… il nostro Francesco Reverberi, per il quale si preannunciava un grande ingresso non appena avesse raggiunto il numero minimo di gare e così è stato, a premiare non solo il talento, ma anche la grande serietà del giovane reggiano, che entra in classifica con sette presenze e una media di 4,71, costituita da piazzamenti forse non eclatanti ma di grande regolarità, come si confà allo spirito azzurro, che punta prima di tutto alla squadra e poi, se capita, alla medaglia individuale.

Questo giovane azzurro ha chiesto educatamente il permesso di presentarsi nella elite internazionale: piacere, mi chiamo Francesco Reverberi, 7 gare per una media di 4,71…

 

Per gli azzurri sono ben messi in classifica anche Andrea Fini (10 – 4,90) e Ferruccio Gabba (13 – 5,08), che occupano rispettivamente la 14a e 15a posizione e che hanno già raggiunto il minimo per entrare in classifica a fine anno, dove tutti  due scarteranno discretamente bene.

Andrea Fini è sempre lì a giocarsela coi migliori, attacca la stagione quattordicesimo con 4,90 su 10 gare

 

A livello internazionale, Ferruccio Gabba è sempre un bel “martello” e una sicurezza per la nostra nazionale: quindicesimo assoluto con 5,08.

 

C’è poi Jacopo Falsini, che è l’attuale azzurro col maggior numero di presenze (ha saltato solo la seconda prova in Bulgaria) e vanta ben 15 gare con un 5,57, che risente pesantemente della Croazia 2014, che per fortuna Jack scarterà l’anno prossimo…

Jacopo Falsini aspetta lo scarto del nefasto 2014. Senza quei risultati in Croazia, il fiorentino avrebbe oggi una media di 4,04 che lo collocherebbe ampiamente fra i dieci migliori.

 

Croazia che appesantisce anche Gianluigi Sorti, con l’ulteriore “carico” di Adria, per cui il campione bergamasco deve sopportare una zavorra che lo fa scivolare al 60° posto, una classifica che è ampiamente menzognera circa il valore dell’agonista della Ravanelli Trabucco.

Sessantesimo posto per Gianluigi Sorti sembra davvero una “bestemmia” ! Eppure purtroppo è così, pesano tremendamente i risultati della Croazia 2014, che però saranno rapidamente scartati, e di Adria 2017.

 

In 40a posizione c’è poi il capofila del rendimento nazionale Giuliano Prandi che peraltro, grazie ai due primi con cui ha trionfato nel Canal Bianco, ha fatto un balzo in avanti scendendo a 6,50, ma anche lui attende con ansia il 2019 per poter scartare il nefasto impatto delle acque della Drava.

Il Campione europeo in carica Giuliano Prandi. Anche lui sconta il “peccato della Drava”. Senza il 2014 avrebbe una media di 5,10…

 

Ma anche nelle altre nazionali ci sono  nomi altisonanti, che non se la passano proprio benissimo. Se Tamas WalterGoran Radovic ed Alan Scotthorne navigano a mezza costa, Stephane PotteletJo AdrioloVictor Walczack e Sean Ashby hanno il piatto che piange…

Il grande Tamas Walter sembra che si sia un pò nascosto, ma è lì pronto, come un ciclista che sta al riparo in attesa della volata finale…

 

In tre, per la cronaca, hanno fatto il pieno con 16 presenze in questo quadriennio: il ceco Peter Klasek, il russo Ilya Yakushin e gli ucraini Sergii Burdak (nostra vecchia conoscenza) e Jurii Garaschenko. Colonne insostituibili delle loro nazionali o scarso turn over… ?

Nel frattempo, però ci sono due importanti appuntamenti nel 2018: Europeo a Radece nella Sava, campo che ci consegnò uno dei più memorabili titoli iridati, appena nel 2015, dove però la concorrenza è fortissima… e Mondiale nelle acque portoghesi dove comunque, a parte i cefali di Coimbra… ci siamo sempre ben comportati.

Incrociamo le dita e diamoci appuntamento più avanti…

Ecco la classifica di ingresso dei primi 50 in pdf (le classifiche complete, come sempre saranno incluse nel volumetto annuale Pasinetti – Pool Master).

Ingresso 2014-2018

 

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